Inceneritori, l'attacco di Formica: "Un favore di Renzi ad A2A per arricchirsi sulle spalle dei cittadini"

Inceneritori, l’attacco di Formica: “Un favore di Renzi ad A2A per arricchirsi sulle spalle dei cittadini”

Giovanni Passalacqua

Inceneritori, l’attacco di Formica: “Un favore di Renzi ad A2A per arricchirsi sulle spalle dei cittadini”

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sabato 23 Gennaio 2016 - 08:51

Il presidente della Commissione d'indagine sulla valle del Mela non usa mezzi termini: "Invece di chiudere una centrale obsoleta, bonificando il sito, i proprietari potranno bruciare i rifiuti di mezza Italia e prendere gli incentivi per le rinnovabili. Un paradosso, frutto di anni di malagestione dei rifiuti"

L’accelerazione imposta dal governo Renzi sui termovalorizzatori da realizzare in Sicilia continua a suscitare dure reazioni. Particolarmente critica è Forza Italia, che ha ripercorso le fallimentari vicissitudini della gestione rifiuti nell’isola negli ultimi anni; per il deputato Ars Santi Formica, il progetto di riconversione altro non sarebbe che “un progetto finanziario per arricchirsi sulla pelle dei cittadini”, bruciando non solo “i rifiuti di mezza Sicilia”, ma anche quelli provenienti da buona parte d’Italia. Con la complicità del governo Crocetta.

“Da quasi dieci anni, dopo la bocciatura dei termovalorizzatori previsti dal governo Cuffaro (siamo tornati a Cuffaro?), abbiamo visto innumerevoli fallimenti delle varie soluzioni proposte dagli ultimi governi, senza che nel frattempo fosse predisposto di un piano rifiuti degno di questo nome” – spiega Formica – “Tra commissarienti e flop annunciati, si è arrivati alla quasi saturazione delle vecchie, care discariche e quindi alla ineluttabilità di un nuovo commissariamento della Sicilia dell’intero governo regionale”.

I motivi dell’inutilità di un termovalorizzatore nel territorio della valle del Mela sono ben chiari al deputato: “La centrale elettrica Edipower va essere dismessa sia perché obsoleta e altamente inquinante ,sia perché, con l’entrata in funzione dell’elettrodotto Terna e del raddoppio del cavo sottomarino nello stretto di Messina, cessa la funzione sostitutiva e di riserva di energia che aveva caratterizzato l’esistenza della centrale. A questo punto A2A dovrebbe chiuderla e, soprattutto, procedere alla costosa bonifica del sito”.

Ma così non sarà. “Ecco allora venir fuori il coniglio dal cilindro: A2A, evidentemente con il placet di Renzi e del governo Crocetta, presenta un progetto di riconversione della centrale per fare un termovalorizzatore che dovrebbe bruciare i rifiuti di mezza Sicilia, beccarsi gli incentivi dello Stato, il tutto senza procedere alla bonifica del sito e anzi guadagnando una ottantina di milioni di euro all’anno”.

Questo nonostante alcune obiezioni, spiegate senza mezzi termini da Formica: “Come si può pensare di ubicare un inceneritore in un territorio altamente conurbato ed inquinato, praticamente dentro le città di Milazzo, San Filippo del Mela e Pace del Mela, all’interno di un comprensorio densamente abitato e con una viabilità insufficiente, che dovrà accogliere il transito di ulteriori 10.000 camion all’anno?” – insiste il deputato – “come si pensa di ubicare un mega inceneritore senza che ci sia una discarica in loco, tale da accogliere gli scarti che saranno prodotti dalla combustione? Ancora, come potranno le provincie della Sicilia orientale sostenere i costi necessari a conferire i propri rifiuti a San Filippo del Mela? E dove abbancheranno queste tonnellate di rifiuti?

L’approvigionameno di combustibile è uno dei temi chiave del progetto di riconversione; è già stato fatto notare che la capacità del termovalorizzatore A2A sarebbe ben superiore alla quantità di rifiuti ricavabile dalla sola Sicilia orientale. “E allora viene un altro sospetto: che si vogliano bruciare a Milazzo le famigerate eco-balle, rimaste accatastate da anni in Campania?” – aggiunge, con una provocazione, il deputato – “se Renzi vuole favorire la milanese A2A intanto attui in Sicilia, dopo anni di ritardo e fallimenti, la raccolta differenziata, e istituisca gli impianti di compostaggio, riducendo così al minimo il trasporto in discarica; poi, se ancora ci sarà necessità di costruire un impianto di incenerimento, lo si faccia tenendo conto di dimensioni e ubicazione baricentrica, e soprattutto lo si realizzi dove c’è già una discarica. In caso contrario, Renzi mostrerà ancora una volta il suo vero volto: quello di un “rapinatore di democrazia”, con tanti “amici commensali”che gli girano attorno”.

Formica si è reso promotore di una mozione, approvata dall’Ars, per l’isituzione di una Commissione di indagine ambientale sul comprensorio della valle del Mela, di cui sarà presidente; con il sostegno del M5S, si era poi impegnato il governo regionale a stoppare qualsiasi ipotesi di incenerimento nel comprensorio. “Auspico che la Giunta regionale rispetti, almeno questa volta , il voto del Parlamento siciliano” – conclude il deputato – “Intanto, invito tutti i Sindaci del comprensorio, le associazioni ambientaliste ed i comitati di cittadini, i Parroci e i cittadini tutti a serrare le fila per impedire questo scempio”.

Giovanni Passalacqua

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