Inceneritori, via libera del Ministero alla proposta di Crocetta. Previsti sei piccoli impianti

Inceneritori, via libera del Ministero alla proposta di Crocetta. Previsti sei piccoli impianti

Giovanni Passalacqua

Inceneritori, via libera del Ministero alla proposta di Crocetta. Previsti sei piccoli impianti

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lunedì 12 Settembre 2016 - 10:10

Dopo le tensioni degli ultimi giorni, torna il sereno tra Roma e il governatore. Il nuovo Piano rifiuti prevede la realizzazione di due grossi impianti a Catania e Palermo, mentre quattro più piccoli saranno realizzati in altre aree dell'isola; tra queste, l'hinterland messinese...

L’ultima puntata della soap opera dei rifiuti in Sicilia è andata in onda a Roma, al Ministero dell’Ambiente, dove si sono riuniti il ministro Gian Luca Galletti, il presidente Rosario Crocetta, l’assessore regionale ai rifiuti Vania Contrafatto e il dirigente regionale Maurizio Pirillo. Proprio quest’ultimo ha illustrato al ministro come la Regione vorrebbe distribuire i termovalorizzatori richiesti dal governo: due impianti, di maggior capacità, sarebbero collocati vicino a Palermo e Catania; a questi dovrebbero aggiungersi altri quattro impianti di tecnologie diverse dalla combustione, di cui uno nell’hinterland messinese.

“È stato un incontro costruttivo, propedeutico all’elaborazione del Piano rifiuti” – ha dichiarato Pirillo – “non siamo sotto esame da parte del Ministero, e non riceveremo alcun commissariamento. I ritardi nella presentazione del Piano sono di qualche giorno, e dipendono dal fatto che i Comuni non hanno ancora inviato i dati sulla raccolta differenziata, mostrando scarsissima sensibilità istituzionale. Spesso i Comuni si lamentano, ma è difficile fare un’adeguata pianificazione se non si rispettano gli impegni”.

La colpa dei ritardi sarebbe dunque degli enti locali; nonostante la cronica mancanza, in Sicilia, di una chiara politica in materia, e degli impianti di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti (TMB), fondamentali per chiudere il ciclo dei rifiuti. Il risultato è che la Regione è ben lontana non solo da quel 65% di raccolta differenziata che è l’obiettivo minimo per la messa in pratica del Piano rifiuti, ma anche dal miglioramento del 3% richiesto dal governo nazionale in occasione dell’intesa firmata a giugno, al termine dell’ennesima emergenza. Sul punto il Ministero ha chiesto di essere più concreti, procedendo ove necessario anche alle diffide e ai commissariamenti.

La riunione, a detta dei protagonisti, è stata dunque pacata e proficua. Il Ministero ha chiesto maggior celerità nell’invio delle relazioni, e ha dato il via libera alla proposta del dirigente Pirillo di realizzare più inceneritori; sono state inoltre avviate “ulteriori verifiche tecniche su problemi specifici”. Il prossimo incontro è previsto martedì, quando i due direttori generali, Maurizio Pirillo e Mariano Grillo, incontreranno i tecnici dell’Ispra per fare il punto sulla raccolta dei dati dei Comuni. Intanto, sembra tornato il sereno nella giunta Crocetta, dopo le tensioni che nelle ultime settimane avevano contrapposto il presidente della Regione (e i dirigenti amministrativi) all’assessore ai rifiuti e all’energia Vania Contrafatto.

E, nella valle del Mela, resta solo un dubbio: l’impianto di “tecnologie diverse dalla combusione” da 60/80.000 tonnellate che il governo regionale ha previsto nel messinese è lo stesso da 700.000 tonnellate che A2A vorrebbe realizzare per la riconversione della centrale termoelettrica di San Filippo del Mela?

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