Ricordare Beppe Alfano: il dovere della memoria

Ricordare Beppe Alfano: il dovere della memoria

Marco Olivieri

Ricordare Beppe Alfano: il dovere della memoria

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mercoledì 08 Novembre 2023 - 07:00

La polemica a Barcellona e la necessità di recuperare un patrimonio di documenti e ricerca della verità contro ogni mafia

Beppe Alfano dimenticato tra le vittime illustri di Barcellona Pozzo di Gotto in una diretta social dell’assessora alla Cultura. La polemica, innescata dall’indignazione della figlia Sonia Alfano e dei suoi fratelli (“Via la salma di nostro padre da questa terra”), ha il merito di fare riflettere sulla qualità della memoria. Sulla necessità di coltivare una memoria antimafia e di ricordare chi ha pagato con la vita il proprio spirito libero.

Del giornalista Alfano, come di Giuseppe Fava e delle altre vittime delle organizzazioni criminali, bisogna recuperare gli scritti, l’enorme patrimonio di documenti e ricerca della verità. I “santini” e le esaltazioni eroiche lasciamole a certe fiction. Quello che conta, invece, è non disperdere un’eredità etica e culturale. Un impegno e un dovere per chi rimane.

“A futura memoria (se la memoria ha un futuro)” è il titolo di un libro di Leonardo Sciascia, che raccoglie i suoi articoli  pubblicati dal 1979 al 1988. Oggi, più di 30 anni dopo l’assassino mafioso del cronista che scriveva per La Sicilia, dobbiamo tutti, operatori dei media, politica e cultura, lavorare perché la memoria abbia un futuro.

La Vardera: “Necessario un gesto pubblico”

Ma torniamo alla vicenda. Ha dichiarato Ismaele La Vardera, deputato regionale di Sud chiama Nord: “Durante una diretta al cimitero l’assessora alla Cultura (Angelita Pino, n.d.r.) ha deciso di non nominare Beppe Alfano come vittima illustre. Non posso che essere con la famiglia quando dice di voler spostare la salma. Beppe, grande giornalista del passato, è stato ucciso dalla mafia e non si può dimenticare. Chiedo, da vicepresidente della Commissione antimafia all’Ars, che il sindaco Calabrò intervenga immediatamente e che faccia le sue scuse alla famiglia. Necessario un gesto pubblico riparatorio per colmare un’incomprensibile dimenticanza. Vorrei inoltre ricordare al primo cittadino, che qualunque cosa faccia la sua Giunta, anche lui ne è responsabile. Voglio sperare che si sia trattato solo di una clamorosa gaffe e invito Calabrò a portare un fiore sulla tomba di Beppe Alfano, assieme alla famiglia. Forse solo così si potrà evitare che il corpo venga spostato, come giustamente hanno richiesto i familiari”.

Nella foto in evidenza Beppe Alfano, dalla pagina Fb della figlia Sonia.

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