Cinque anni dall’Alluvione. «Giampilieri torni ad essere un centro di vita». LE FOTO

Cinque anni dall’Alluvione. «Giampilieri torni ad essere un centro di vita». LE FOTO

Gabriele Quattrocchi

Cinque anni dall’Alluvione. «Giampilieri torni ad essere un centro di vita». LE FOTO

giovedì 02 Ottobre 2014 - 06:07

A cinque anni dal nubifragio del 2009, Giampilieri ricorda le 37 vittime della tragedia. Un momento di profonda commozione e silenzio ha unito il Sindaco, le Autorità locali e regionali a quella comunità che vive nella speranza di tornare alla normalità. LE FOTO

Un nome, un rintocco. Sono le 17.30 quando Giampilieri si stringe intorno al ricordo delle vittime dell’alluvione. Ieri, Uno ottobre 2014, a cinque anni da quella tragica sera, un momento di profonda commozione e silenzio ha legato chi è rimasto nello storico borgo messinese e chi, tra mille difficoltà, ha ritrovato la sua quotidianità altrove.

Difficile individuare una sintesi delle impressioni e degli umori della folla, divisa tra coloro che guardano con soddisfazione lo stato dei lavori che proseguono e quanti invece ritengono che il tempo della rinascita di Giampilieri sia ancora lontano. Invero, il piccolo villaggio messinese sembrerebbe vivere sospeso, in una dimensione transitoria, tra rovina e speranza. Colpisce l’immagine del nuovo bar in via Puntale, quella ancora squarciata dalla forza di fango e detriti spinti dall’acqua. Lì, tra il locale ed il cantiere recintato, quattro sedie ed altrettante chiacchiere. Si parla del più e del meno, anche della commemorazione.

«37 morti, 37 storie, 37 amici», così il parroco rompe il silenzio della comunità riunita davanti al monumento di Piazza Pozzo, invitando Giampilieri a vivere ancora, nonostante tutto. «Questo ci chiedono i nostri amici, che Giampilieri torni ad essere un centro di vita».

Una breve processione segna poi il passo della cerimonia che ha il suo momento più toccante in Chiesa. Ad unire la Piazza e la chiesa di San Nicolò, Via Puntale, luogo simbolo dell’alluvione e della memoria. In testa al corteo, sono presenti il sindaco Renato Accorinti, il parlamentare regionale del Pd Filippo Panarello e l’assessore comunale alla Protezione Civile Filippo Cucinotta.

L’Assessore giudica positivamente gli interventi post-alluvianali di messa in sicurezza finora eseguiti. «Il finanziamento erogato dalla Regione, che ammontava a circa 200 milioni di euro, è stato utilizzato per opere, gestite dalla Protezione Civile regionale, dal Genio Civile e da altri enti, che sono andate avanti in maniera molto spedita ed il territorio oggi è certamente più sicuro. Non si può dire altrettanto di altre aree della città, dove restano grandi lacune». Sugli alluvionati, invece, Cucinotta assicura che «si è sbloccata la situazione di coloro che hanno chiesto la delocalizzazione, 28 famiglie che hanno bisogno di un nuovo alloggio a fronte di un’abitazione nella zona rossa ormai irecuperabile». L’Assessore rimarca inoltre il ruolo delle Istituzioni. «L’Istituzione ha due compiti: estendere il ricordo a chi non ha vissuto direttamente l’accaduto e, allo stesso tempo, mantenere quel ricordo vivo per se stessa, cioè porre la messa in sicurezza del territorio al primo posto attraverso politiche coerenti».

Per Panarello, «le Istituzioni sono importanti non solo perché rassicurano la popolazione sull’impegno per la messa in sicurezza ma assistono anche coloro che non possono più tornare a casa. Occorre completare quel percorso che consenta alle persone provate da un evento così tragico di poter guardare al futuro con serenità. L’appalto del cantiere di via Puntale, uno dei più consistenti, affidato già da alcuni mesi, prevede la consegna dei lavori entro 18 mesi. Speriamo che si possa anticipare. É il punto più delicato ed è normale che sia l’ultimo ad essere consegnato poiché era necessario che venissero completate le opere a monte».

Sul pulpito, il presidente del Comitato ‘Salviamo Giampilieri’, Corrado Manganaro, nel ringraziare il governo regionale, il dirigente della Protezione Civile regionale Calogero Foti e l’ex ingegnere capo del Genio Civile Gaetano Sciacca, presenta “Unottobre”, documentario sulla tragedia, che si avvale dell’interpretazione di un attore del calibro di Luigi Maria Burruano.

Al termine della proiezione, l’intervento di Giusy Furnari, assessore regionale ai beni culturali, che mostrando solidarietà e vicinanza alla comunità di Giampilieri, ha impegnato il proprio assessorato al recupero e restauro di un pregevole dipinto custodito all’interno di San Nicolò.

Appena fuori, sul sagrato della Chiesa, Antonino Lonia, attende l’inizio della messa. «Cantieri e zone deserte, a distanza di cinque anni non è bello vedere Giampilieri in queste condizioni», racconta amareggiato Lonia che nel nubifragio ha perso i due figli e la moglie. «Sul futuro di Giampilieri sono incerto, tutto dipende dalla serietà dei lavori. Se Giampilieri deve rinascere, deve farlo all’insegna della sicurezza. Poi c’è la questione di coloro che non possono tornare a casa che è tutta da risolvere. Senza sussidio, le persone a basso reddito non possono permettersi un affitto. Ho parlato con l’assessore Furnari e con l’on. Panarello per sollecitare un incontro col Presidente della Regione per discutere la situazione delle vittime dell’alluvione».

Giampilieri, così come gli altri paesi alluvionati, commemora le vittime del disastro mostrando le ferite provocate dal fango, sospeso ad un passo dalla ripresa, nella speranza che quelle sirene installate all’indomani dell’alluvione non debbano mai suonare.

Gabriele Quattrocchi

6 commenti

  1. Lo scandalo è stata la totale assenza di consiglieri comunali. Non c’era nessuno! Avete già dimenticato?o le elezioni sono troppo lontane?

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  2. Lo scandalo è stata la totale assenza di consiglieri comunali. Non c’era nessuno! Avete già dimenticato?o le elezioni sono troppo lontane?

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  3. Un cuore distrutto dal dolore per la perdita di un caro è un sopravvissuto: ecco perché, noi angeli, siamo esperti nel dare assistenza e consolare. L’oscurità che assale un’anima triste viene illuminata nel momento in cui facciamo leva con forza sulla sua consapevolezza della vita eterna. Tuttavia, anche il dolore ha il suo posto nell’universo ed è degno di onore come parte della tua scala emozionale. Il lutto esiste tra tutte le creature per il ciclo della vita, il flusso e il riflusso degli eventi. Lo sconforto per ciò che avrebbe potuto accadere. Una tristezza e un’ansia prigioniere dentro al cuore e il desiderio di ritornare a casa.CIAO FRATELLI NON VI DIMENTICHEREMO MAI

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  4. Un cuore distrutto dal dolore per la perdita di un caro è un sopravvissuto: ecco perché, noi angeli, siamo esperti nel dare assistenza e consolare. L’oscurità che assale un’anima triste viene illuminata nel momento in cui facciamo leva con forza sulla sua consapevolezza della vita eterna. Tuttavia, anche il dolore ha il suo posto nell’universo ed è degno di onore come parte della tua scala emozionale. Il lutto esiste tra tutte le creature per il ciclo della vita, il flusso e il riflusso degli eventi. Lo sconforto per ciò che avrebbe potuto accadere. Una tristezza e un’ansia prigioniere dentro al cuore e il desiderio di ritornare a casa.CIAO FRATELLI NON VI DIMENTICHEREMO MAI

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  5. Se ne frecano altrettanto,mica sono parenti loro.

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  6. Se ne frecano altrettanto,mica sono parenti loro.

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