Decreto “Sblocca Italia”. Ecco quali opere messinesi potrebbero beneficiarne

Decreto “Sblocca Italia”. Ecco quali opere messinesi potrebbero beneficiarne

Ma. Ip.

Decreto “Sblocca Italia”. Ecco quali opere messinesi potrebbero beneficiarne

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Ma. Ip. |
mercoledì 04 Giugno 2014 - 21:35

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha scritto ai sindaci italiani chiedendo di indicare le opere appaltate ma bloccate per problemi burocratici. Il lungo elenco della provincia di Messina

4950 operai licenziati dal 2008 ad oggi, il monte salari ha perso oltre 40 milioni di euro in 5 anni, la cassa integrazione ha avuto un incremento del +305% rispetto al 2008, il lavoro nero dilaga in tanti cantieri edili, 19 cantieri sono stati sospesi solo negli ultimi 12 mesi a causa del lavoro irregolare lì presente, gli appalti pubblici sono crollati dai 432 del 2007 agli 80 del 2013.

Sono i dati forniti, lo scorso 28 febbraio, al congresso della Fillea Cgil. Un quadro sconfortante che però potrebbe essere meno nero se iniziassero i lavori relativi a quelle opere già appaltate ma mai avviate. Fra la città e la provincia ci sono in ballo diverse centinaia di milioni di euro. Il tutto è sfociato nella protesta di venerdì scorso, a palazzo Zanca, nel corso della quale Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil hanno rivendicato con forza il diritto al lavoro.

Ma quali sono queste opere già appaltate che potrebbero dare respiro all’edilizia e, una volta realizzate, migliorare la qualità della vita dei cittadini messinesi? A Messina, si parte dal porto di Tremestieri, per il quale sono disponibili 80 milioni di euro, in attesa del via libera per la Valutazione d’Impatto Ambientale. Il completamento dello svincolo di Giostra è bloccato da lunghe valutazioni che il Comune sta effettuando insieme ad Anas sulle effettive disponibilità finanziarie. Solo una volta completato questo lavoro, si potrà mettere mano alla messa in sicurezza del viadotto Ritiro per il quale sono disponibili fino a 60 milioni di euro. Sempre sull’autostrada Messina – Palermo, si attende da tempo l’avvio dei lavori per il restyling delle gallerie Tindari e Capo d’Orlando. Nel frattempo, si viaggia pericolosamente a doppia corsia. C’è poi la realizzazione della nuova via don Blasco, finanziata con 26 milioni di euro. Obiettivo appalto entro luglio ma prima bisogna risolvere il nodo espropri. Vicino l’appalto da 5 milioni per la ristrutturazione dei padiglioni fieristici, mentre i 18 milioni per il secondo palagiustizia restano in stand by fin quando non verrà stabilita la sede in cui realizzarlo. Ed ancora, i lavori Iacp, alcuni già in corso d’opera ma bloccati per i soliti intoppi burocratici. Sbloccati, di recente, i lavori per un breve tratto della Santo Stefano Camastra – Gela, si resta ancora in attesa dell’avvio per i porti di Capo d’Orlando e Sant’Agata Militello. Ed ancora altri piccoli lavori che subiscono la stessa sorte dei grandi appalti.

Tutti andranno inseriti in un elenco da stilare per il decreto “Sblocca Italia”, così come richiesto dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi. E da sbloccare, in provincia di Messina, c’è tanto. Sarà la volta buona?

14 commenti

  1. Questo è il principale risultato della grande vittoria dei NoPonte: chi stava male sta molto peggio e chi aveva la villa al Faro se ne f…. E’ questa la sinistra?

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  2. Questo è il principale risultato della grande vittoria dei NoPonte: chi stava male sta molto peggio e chi aveva la villa al Faro se ne f…. E’ questa la sinistra?

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  3. IH-870 I-ITGI 5 Giugno 2014 05:20

    Speriamo solo che non si arrivi, con questo sistema a …. sbloccare “la costruzione del Ponte”. Piuttosto servirebbe di piu’ valorizzare luoghi come Ganzirri, Torre Faro ed i litorali messinesi lungo lo Ionio, lo Stretto ed il Tirreno. Per esempio, una lunga pista ciclabile da “Giampilieri fino a Ponte Gallo”.
    Non solo : far ridiventare l’Oasi del Peloro quello che era agli inizi, vale a dire “OASI”.

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  4. IH-870 I-ITGI 5 Giugno 2014 05:20

    Speriamo solo che non si arrivi, con questo sistema a …. sbloccare “la costruzione del Ponte”. Piuttosto servirebbe di piu’ valorizzare luoghi come Ganzirri, Torre Faro ed i litorali messinesi lungo lo Ionio, lo Stretto ed il Tirreno. Per esempio, una lunga pista ciclabile da “Giampilieri fino a Ponte Gallo”.
    Non solo : far ridiventare l’Oasi del Peloro quello che era agli inizi, vale a dire “OASI”.

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  5. l’unica salvezza di questa inutile città scordata da Dio sarebbe il ponte, l’unica opera che realmente la potrebbe togliere dalla marginalizzazione di cui soffre.
    Ma il messinese classico scansafatiche, svogliato, lamentoso, perdi giorno, convinto che i problemi economici si risolvano con i gratta e vinci, le finanziarie ed i sussidi di disoccupazione non può capire un’opera simile.
    Strappatevi i capelli per la pista ciclabile che tanto non avendo un cavolo da fare tutto il giorno almeno saprete dove passeggiare..
    Le cose non cambieranno mai qui anche per colpa di chi non capisce una ceppa di come va ormai il mondo, il lavoro i soldi lo fanno girare non le piste ciclabili e gli abbellimenti.
    I vostri figli scappano perchè in questa terra non ci sono opportunità di realizzarsi, e state pur certi che tutte ste cagate che adorate e tanto bramate a nulla serviranno.
    Godetevi l’oblio ed il declino (e le centinaia di immigrati che appestano la città) non si può aver pietà di chi respinge l’innovazione…

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  6. l’unica salvezza di questa inutile città scordata da Dio sarebbe il ponte, l’unica opera che realmente la potrebbe togliere dalla marginalizzazione di cui soffre.
    Ma il messinese classico scansafatiche, svogliato, lamentoso, perdi giorno, convinto che i problemi economici si risolvano con i gratta e vinci, le finanziarie ed i sussidi di disoccupazione non può capire un’opera simile.
    Strappatevi i capelli per la pista ciclabile che tanto non avendo un cavolo da fare tutto il giorno almeno saprete dove passeggiare..
    Le cose non cambieranno mai qui anche per colpa di chi non capisce una ceppa di come va ormai il mondo, il lavoro i soldi lo fanno girare non le piste ciclabili e gli abbellimenti.
    I vostri figli scappano perchè in questa terra non ci sono opportunità di realizzarsi, e state pur certi che tutte ste cagate che adorate e tanto bramate a nulla serviranno.
    Godetevi l’oblio ed il declino (e le centinaia di immigrati che appestano la città) non si può aver pietà di chi respinge l’innovazione…

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  7. Il commento di alo è forse troppo duro, ma sostanzialmente esatto. La controprova si ha nel commento di IH-870-ITGI: la soluzione per lui è “valorizzare i luoghi come Ganzirri … etc.”. Per farlo ci vogliono soldi e il Comune non ha nemmeno 80 € per un cero alla Madonna della Lettera, ma questo non è importante. Chiediamoli alla Regione, allo Stato o all’Europa. Una cultura accattona che legittima il disprezzo dei leghisti nei nostri confronti. Le risorse, prima di spenderle bisogna crearle, lo dovrebbero sapere tutti ma, evidentemente, non è così. Quello che più colpisce, però, è la premessa: speriamo che non si arrivi a sbloccare il Ponte … Insomma, chi se ne frega se i giovani scappano, se i disoccupati aumentano, se i negozi chiudono e le aziende falliscono, quello che conta è non fare il Ponte.
    Classico ragionamento da dipendente (o pensionato) pubblico. Auguri

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  8. Il commento di alo è forse troppo duro, ma sostanzialmente esatto. La controprova si ha nel commento di IH-870-ITGI: la soluzione per lui è “valorizzare i luoghi come Ganzirri … etc.”. Per farlo ci vogliono soldi e il Comune non ha nemmeno 80 € per un cero alla Madonna della Lettera, ma questo non è importante. Chiediamoli alla Regione, allo Stato o all’Europa. Una cultura accattona che legittima il disprezzo dei leghisti nei nostri confronti. Le risorse, prima di spenderle bisogna crearle, lo dovrebbero sapere tutti ma, evidentemente, non è così. Quello che più colpisce, però, è la premessa: speriamo che non si arrivi a sbloccare il Ponte … Insomma, chi se ne frega se i giovani scappano, se i disoccupati aumentano, se i negozi chiudono e le aziende falliscono, quello che conta è non fare il Ponte.
    Classico ragionamento da dipendente (o pensionato) pubblico. Auguri

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  9. IH-870 I-ITGI 6 Giugno 2014 12:30

    se gmollica riflette anche un solo istante, non potra’ non accorgersi che non è che “il fare il Ponte” possa essere la totale panacea alla fame di lavoro che attanaglia la nostra città. Piuttosto, senza un serio studio di impatto ambientale si corre il rischio di provocare una ulteriore compromissione di un sito come quello dei Laghi di Ganzirri, tale da determinare non solo la fine dell’esistente attività turistica e commerciale, ma anche creare un problema serio nella migrazione periodica delle specie migratorie, per le quali i laghi sono una fondamentale stazione di transito. Evidentemente, non si tratta, altresì di essere dipendenti pubblici o pensionati, quanto piuttosto di avere una mentalità aperta ed in sintonia con i problemi di ecologia ambientale. Resto sempre dell’idea che, tanto per incominciare, la classe politica messinese dovrebbe essere piu’ vicina al proprio elettorato, e riflettere su scelte possibili ed in grado di generare ricchezza e lavoro, piuttosto che poverta’ e disoccupazione. Si pensi ad esempio alla zona di Mortelle : che senso ha pretendere che i lidi balneari d’estate chiudano alle 18.30 ?

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  10. IH-870 I-ITGI 6 Giugno 2014 12:30

    se gmollica riflette anche un solo istante, non potra’ non accorgersi che non è che “il fare il Ponte” possa essere la totale panacea alla fame di lavoro che attanaglia la nostra città. Piuttosto, senza un serio studio di impatto ambientale si corre il rischio di provocare una ulteriore compromissione di un sito come quello dei Laghi di Ganzirri, tale da determinare non solo la fine dell’esistente attività turistica e commerciale, ma anche creare un problema serio nella migrazione periodica delle specie migratorie, per le quali i laghi sono una fondamentale stazione di transito. Evidentemente, non si tratta, altresì di essere dipendenti pubblici o pensionati, quanto piuttosto di avere una mentalità aperta ed in sintonia con i problemi di ecologia ambientale. Resto sempre dell’idea che, tanto per incominciare, la classe politica messinese dovrebbe essere piu’ vicina al proprio elettorato, e riflettere su scelte possibili ed in grado di generare ricchezza e lavoro, piuttosto che poverta’ e disoccupazione. Si pensi ad esempio alla zona di Mortelle : che senso ha pretendere che i lidi balneari d’estate chiudano alle 18.30 ?

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  11. Prima di tutto, ti ringrazio per il garbo della tua replica. Devo però aggiungere che analizzo il problema da più di 10 anni e ti assicuro che ci sono tutti gli studi di impatto ambientale possibili e immaginabili. Pensa che c’è un interessantissimo approfondimento, fatto da una società svizzera che ha tracciato le rotte di tutti i tipi di migratori che passano sullo Stretto, individua le (pochissime) specie che volano a quote tali da rendere possibile un impatto e le percentuali che scendono al di sotto dei 400 m. Per il monitoraggio ambientale nel suo complesso la società ha speso 30 milioni di euro. Il Ministero dell’Ambiente, nel 2003, aveva approvato il progetto preliminare mentre sul definitivo non si è pronunciato né a favore né contro (in attesa di disposizioni governative). Quello che è sconfortante è che questi studi, insieme a centinaia di altri sul rischio idrogeologico, andranno persi perché nessun ente locale si azzarda a farseli fornire dal commissario liquidatore, per paura di essere accusato di … collusione col diavolo. E’ o non è stupidità?

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  12. Prima di tutto, ti ringrazio per il garbo della tua replica. Devo però aggiungere che analizzo il problema da più di 10 anni e ti assicuro che ci sono tutti gli studi di impatto ambientale possibili e immaginabili. Pensa che c’è un interessantissimo approfondimento, fatto da una società svizzera che ha tracciato le rotte di tutti i tipi di migratori che passano sullo Stretto, individua le (pochissime) specie che volano a quote tali da rendere possibile un impatto e le percentuali che scendono al di sotto dei 400 m. Per il monitoraggio ambientale nel suo complesso la società ha speso 30 milioni di euro. Il Ministero dell’Ambiente, nel 2003, aveva approvato il progetto preliminare mentre sul definitivo non si è pronunciato né a favore né contro (in attesa di disposizioni governative). Quello che è sconfortante è che questi studi, insieme a centinaia di altri sul rischio idrogeologico, andranno persi perché nessun ente locale si azzarda a farseli fornire dal commissario liquidatore, per paura di essere accusato di … collusione col diavolo. E’ o non è stupidità?

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  13. IH-870 I-ITGI 9 Giugno 2014 18:54

    Concordo : è certamente stupidità. Questo approfondimento tecnico svizzero è presente sulla rete ?

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  14. IH-870 I-ITGI 9 Giugno 2014 18:54

    Concordo : è certamente stupidità. Questo approfondimento tecnico svizzero è presente sulla rete ?

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