Il sindaco Alessandro Rasconà terrà per sè il 50% dell'indennità "per far fronte alle spese dei viaggi istituzionali", mentre da parte della giunta rinuncia totale
Il sindaco di Fiumedinisi Alessandro Rasconà ha rinunciato per l’anno in corso a metà della sua indennità di carica che ammonterebbe a € 1.458 mensili. Degli oltre 17 mila euro che dovrebbe percepire nell’anno, Rasconà ne prenderà dunque il 50%, esattamente € 8.748 per “far fronte alle spese dei viaggi istituzionali”, come si legge nella delibera di giunta in questione.
A fare compagnia al sindaco ci sono inoltre il vicesindaco e assessore Giovanni De Luca e il resto della giunta comunale composta da Giuseppe Crocetta, Giovanni Freni e Franchina di Ciuccio i quali hanno invece deciso di rinunciare interamente alla propria indennità. Al vicesindaco toccherebbero € 9.622 all’anno (€ 801,90 al mese), mentre per gli assessori l’indennità di carica da corrispondere sarebbe di 656 euro mensili per un importo annuale di € 7.873,20 ciascuno.
Il comune di Fiumedinisi risparmierà in questo modo poco più di 42 mila euro che costituiranno una risorsa aggiuntiva preziosa “in un momento come quello attuale segnato dai tagli dei finanziamenti di cui usufruiscono i Comuni e da una forte contrazione dei mezzi finanziari comunali”. Una scelta di responsabilità “per il raggiungimento del bene comune in una fase di profonda crisi economica e sociale” e per “contribuire in prima persona alla riduzione della spesa pubblica e dei costi della politica a carico dei cittadini”.
Giusy Briguglio