Rifiuti, 27 milioni per l'impianto di Mili. Finanziamento definito ma manca un parere

Rifiuti, 27 milioni per l’impianto di Mili. Finanziamento definito ma manca un parere

Redazione

Rifiuti, 27 milioni per l’impianto di Mili. Finanziamento definito ma manca un parere

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lunedì 05 Dicembre 2022 - 08:00

Arriva la conferma da parte del ministero ma manca ancora l'ultimo parere da parte della Regione

MESSINA – Un impianto a Mili Marina nel campo della raccolta differenziata. La notizia era arrivata già due mesi fa ma ora il ministero dell’Ambiente e per la Sicurezza energetica, con decreto 198 del 2 dicembre 2022, ne conferma la realizzazione grazie ai fondi del Piano nazionale per la ripresa e resilienza (Pnrr). Si tratta di un finanziamento pari a 27.184.133 euro su un importo complessivo di 33.472.434 euro per un impianto di trattamento della Forsu (Frazione organica del rifiuto solido urbano) e di supporto al ciclo depurativo. “L’impianto permetterà di trattare direttamente a Messina la frazione umida della raccolta differenziata con notevoli risparmi di costi dovuti sia al trasporto fuori provincia, sia al trattamento presso impiantistica privata”, fa sapere l’amministrazione comunale.

Per il sindaco Federico Basile e l’assessore Francesco Caminiti, “Messina si conferma così in vetta alle graduatorie per l’ottenimento dei fondi Pnrr, in particolare sesta a livello nazionale e seconda in Sicilia, per il punteggio ottenuto nella linea di investimento 1.1, nell’ambito della Missione 2, Componente 1 del Pnrrr, che prevede la realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e l’ammodernamento di impianti esistenti. L’istanza, formalizzata dalla Srr Messina Area Metropolitana a febbraio dello scorso anno, che ha proposto il progetto redatto dal Comune di Messina con un livello di progettazione definitivo, ha permesso insieme alle soluzioni tecnologicamente avanzate previste nello stesso, di ottenere un risultato elevato sia in termini di premialità che di punteggio. La struttura prevede il trattamento della Forsu (frazione organica derivante dalla raccolta dei rifiuti) secondo biodigestione anaerobica e produzione di biogas che convoglieranno in una turbina per la produzione di energia elettrica da utilizzare per gli impianti di depurazione e pompaggio, con scambio sul posto dell’energia prodotta”.

Gara d’appalto in capo alla Srr

“Sarà compito della Srr (Società regolamentazione rifiuti) procedere alla gara d’appalto per la realizzazione dell’opera, previa acquisizione di ogni utile autorizzazione regionale – evidenziano Basile e Caminiti – in quanto il progetto è in attesa dell’ultimo parere necessario da parte della Regione Siciliana, che sarà sollecitata già a partire della prossima settimana. Inoltre, intendiamo riconoscere i meriti del lavoro svolto dalla senatrice Dafne Musolino, in qualità di presidente della Srr ai tempi della progettazione e partecipazione al bando utile ad ottenere i finanziamenti. Si ringraziano poi i tecnici che hanno permesso di raggiungere risultati così importanti e che dovranno, fin da subito, procedere a predisporre ogni utile documentazione finalizzata all’appalto delle opere”.

Altri progetti finanziabili

Risultano, inoltre, ammissibili in via definitiva tutti gli altri interventi proposti dalla Srr per i quali si potrà avere finanziamento secondo un eventuale scorrimento della graduatoria a seconda della disponibilità finanziaria, ed in particolare: al 33esimo posto il “Potenziamento dell’impianto di selezione della frazione secca dei Rifiuti Urbani di contrada Pace” per un finanziamento richiesto pari a 2.397.446 euro su un importo complessivo di 3.028.041 euro; al 42esimo posto “Impianto di trattamento della Forsu nel Comune di Monforte San Giorgio (ME)”, per un finanziamento richiesto pari a 23.758.000 euro su un importo complessivo di 31.717.714 euro; al 73esimo posto le “Stazioni di trasferenza nelle 3 aree servizi del Comune di Messina”, per un finanziamento richiesto pari a 1.726.122 euro su un importo complessivo di 2.091.915 euro.

Progetti ammessi ma non finanziati

Risultano poi ammessi, ma più staccati in graduatoria e quindi con poche probabilità di finanziamento, se non con estensione della graduatoria, altri interventi su Roccafiorita, Mongiuffi Melia e Messina e che riguardano il compostaggio di prossimità per un totale di circa 7 milioni di euro richiesti.

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