Messina. Rifiuti, dal Pnrr 27 milioni per l'impianto di Mili

Messina. Rifiuti, dal Pnrr 27 milioni per l’impianto di Mili

Redazione

Messina. Rifiuti, dal Pnrr 27 milioni per l’impianto di Mili

lunedì 03 Ottobre 2022 - 10:09

Ammessi a finanziamento, ma bisognerà aspettare la verifica della disponibilità finanziaria, anche il potenziamento dell'impianto di Pace (2,4 milioni) e la realizzazione di un impianto a Monforte (23,7 milioni)

Messina in cima alle graduatorie per l’ottenimento dei fondi di cui alla linea di investimento 1.1, nell’ambito della Missione 2, Componente 1 del Pnrr, che prevede la realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e l’ammodernamento di impianti esistenti.

LA Srr Messina Area Metropolitana, a febbraio scorso aveva proposto diversi interventi che, accompagnati da livelli di progettazione elevati in termini di premialità ed in termini di punteggio, oggi occupano i primi posti della graduatoria approvata con decreto del Ministero della Transizione Ecologica numero 183 del 30 settembre 2022.

27 milioni per l’impianto di Mili

E’ stata infatti approvata la graduatoria stilata dalla commissione di valutazione del ministero che pone ai primi posti il seguente intervento che risulta certamente finanziato in quanto ottavo in graduatoria nazionale:

  • Impianto di trattamento della Forsu (Frazione organica del rifiuto solido urbano) e di supporto al ciclo depurativo impianto di Mili (Messina) per un finanziamento ottenuto pari a 27.184.133 euro su un importo complessivo di 33.472.434.

Impianti di Pace e Monforte ammessi a finanziamento

Ammissibili tutti gli altri interventi proposti dalla Srr per i quali si avrà la certezza del finanziamento alla verifica della disponibilità finanziaria a secondo della loro posizione in graduatoria in relazione agli importi degli altri interventi proposti ed ammessi in ambito nazionale ed in particolare:

  • al 33imo posto il Potenziamento dell’impianto di selezione della frazione secca dei rifiuti urbani di Pace (Messina) per un finanziamento richiesto pari a 2.397.446 euro su un importo complessivo di 3.028.041.
  • al 42imo posto l’Impianto di trattamento della Forsu nel comune di Monforte San Giorgio (Me)
    per un finanziamento richiesto pari a 23.758.000 euro su un importo complessivo di 31.717.714.
  • al 73imo posto le Stazioni di trasferenza nelle tre aree servizi del Comune di Messina
    per un finanziamento richiesto pari a 1.726.122 euro su un importo complessivo di 2.091.915.

Altri interventi non finanziati

Risultano ammessi, ma più staccati in graduatoria e quindi con poche probabilità di finanziamento se non con estensione della graduatoria altri interventi su Roccafiorita, Mongiuffi Melia e Messina e che riguardano il compostaggio di prossimità per un totale di circa 7 milioni di euro richiesti.

Musolino: “Messina sarà autosufficiente per il trattamento dell’umido”

“Il lavoro e l’impegno paga sempre – dice l’ex presidente della Srr (si è dimessa pochi giorni fa), Dafne Musolino, neo eletta al Senato -. Negli ultimi anni Messina ha dimostrato come la programmazione e la corretta pianificazione permettono di raggiungere i risultati sperati. Ringrazio i tecnici che si sono prodigati nella progettazione degli interventi che hanno permesso di raggiungere risultati cosi importanti. In particolare, il finanziamento dell’impianto di Mili permetterà l’autosufficienza d’ambito per quanto riguarda il trattamento della frazione umida proveniente dalla raccolta differenziata la quale oggi deve essere trasferita in provincia di Catania e per diverso tempo è stata conferita nel nord Italia. L’impianto finanziato permetterà di produrre anche energia elettrica dalla decomposizione dell’umido in biogas per un impianto tecnologicamente all’avanguardia. Speriamo che la Regione Siciliana velocizzi le procedure amministrative relative all’autorizzazione ancora oggi in corso di rilascio presso il competente Assessorato Regionale al Territorio ed Ambiente. La realizzazione dell’impianto di Mili è stata una battaglia sulla quale mi sono concentrata, lottando spesso contro le pastoie della burocrazia regionale, che a parole dichiarava di essere pronta a finanziare la realizzazione dell’impianto, ma nei fatti non emetteva alcun provvedimento di finanziamento. Per questa ragione, non appena sono stati pubblicati i bandi per il Pnrr, ho proposto al CdA di presentare i progetti per la realizzazione degli impianti e l’ampliamento ed efficientamento di quelli esistenti, ottenendo un via libera che mi ha consentito di indirizzare il lavoro degli uffici e dei tecnici verso l’obiettivo prefissato”.

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