Rifiuti, l’affondo di Ripepi: ko i superesperti di Falcomatà da 30mila euro

Rifiuti, l’affondo di Ripepi: ko i superesperti di Falcomatà da 30mila euro

mario meliado

Rifiuti, l’affondo di Ripepi: ko i superesperti di Falcomatà da 30mila euro

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lunedì 11 Ottobre 2021 - 13:43

Pizzimenti: venga proclamata l’emergenza sanitaria e si chieda urgentemente l’intervento delle Forze armate per ripulire Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – Non finiscono più – com’era facilmente prevedibile – le giaculatorie a proposito dei rifiuti e della grama vita che attende fino a fine 2021 i cittadini reggini.

Da Coraggio Italia stoccata ai “superesperti”

Se la prende col «consueto dilettantismo» che dimostrerebbe il sindaco Giuseppe Falcomatà insieme alla sua compagine la new entry di Coraggio Italia, Massimo Ripepi.

Il sindaco «si compiace di regalare trentamila euro a tre super commissari – queste le parole del consigliere comunale di minoranza –  per gestire una gara che possa selezionare, attraverso un bando, un ente esterno idoneo a ripulire finalmente la città. E invece che succede? Persino il Tar lo taccia di incompetenza, accogliendo il ricorso di Ecologia oggi. Infatti la società che il primo cittadino aveva selezionato, insieme ai suoi costosissimi tecnici e con tempi biblici, non è in grado di fornire il servizio richiesto».
Alquanto incredibile, a fronte di un appalto dal controvalore di 118 milioni di euro.

…Dal primo novembre, che accadrà?

Ad avviso dei magistrati amministrativi lo scavalcamento in graduatoria di Ecologia oggi sarebbe infatti avvenuto benché la vincitrice Teknoservice non possedesse i requisiti «necessari per espletare il servizio», osserva Ripepi.
Il problema è che l’Avr avrebbe dovuto “fare staffetta” con la società vincitrice della gara il 15 settembre scorso, adesso invece «bisogna attendere la nuova udienza del 15 dicembre, come ha stabilito l’organo giudicante, per riaprire forse la gara. Nel frattempo l’Avr ha un mandato che scade il 31 ottobre, ma da questa data in poi e fino al 15 dicembre o molto oltre – s’interroga l’oppositore –, chi si occuperà di ripulire la città, già messa alle strette da un sistema di raccolta mal funzionante da anni?».

Doppio fallo

La rete (primo piano) di un campo da tennis

Tennisticamente parlando, saremmo di fronte a un doppio fallo.
«Da una parte, Falcomatà gettava fumo negli occhi dei suoi elettori promettendo mare e monti, mentre in seconda battuta – stigmatizza il presidente della Commissione consiliare di Controllo e garanzia – decideva d’esternalizzare il servizio di raccolta con una procedura arbitraria e costosa per le casse del Comune».

L’interrogativo che si pone l’esponente di Coraggio Italia è molto preciso: «Ma quale altro misfatto deve commettere il signor sindaco affinchè capisca che è ora di dimettersi e di lasciare la città nelle mani di qualcuno più esperto, più maturo e soprattutto più capace? Non ne possiamo più di subire angherie e atti di arroganza politica perpetrata da amministratori incapaci che, con la presunzione di sapere tutto, abusano della fiducia dei reggini che nel frattempo annegano nel disagio quotidiano».

Pizzimenti: si dichiari l’emergenza sanitaria e intervenga l’Esercito

Si scaglia contro i vertici di Palazzo San Giorgio anche il movimento Cittadini per il cambiamento.

«Il sindaco Falcomatà non può e non deve dire che i cittadini devono soffrire a causa delle sue scelte sbagliate – asserisce il presidente del movimento, Nuccio Pizzimenti –, poiché va ricordato che essi pagano la tasse sui rifiuti, a fronte della quale non ricevono un buon servizio di raccolta e pertanto vanno risarciti».

La verità, stando a Pizzimenti, siede sopra le «montagne di spazzatura non raccolta dall’Avr, a cui si aggiunge la palese situazione d’emergenza sanitaria, che registra il gravissimo silenzio dell’Asp, che non interviene a salvaguardia della salute pubblica. Falcomatà non può e non deve fare la vittima«», dicono da Cittadini per il cambiamento. La cui esortazione al primo cittadino è di «dichiarare urgentemente lo stato d’emergenza sanitaria su tutto il territorio comunale, come stabilisce la normativa vigente in materia in base al combinato disposto degli articoli 50, comma 5 del Tuel e dell’articolo n° 191 del Dlgs n° 152/2006 e di chiedere l’intervento dell’Esercito per ripulire la città».

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