Caso Fiorello e bilancio creativo. L'assessore Perna e i consiglieri: "Fatti gravi. Vogliamo chiarezza"

Caso Fiorello e bilancio creativo. L’assessore Perna e i consiglieri: “Fatti gravi. Vogliamo chiarezza”

Rosaria Brancato

Caso Fiorello e bilancio creativo. L’assessore Perna e i consiglieri: “Fatti gravi. Vogliamo chiarezza”

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giovedì 28 Gennaio 2016 - 17:38

Di scena a Palazzo Zanca il caso Fiorello e il dipendente burlone del Vittorio Emanuele. A chiedere chiarezza adesso sulla delibera 53 e sui bilanci è l'assessore Perna: "una serie di gravità". I consiglieri rilanciano: "vogliamo capire se ci sono estremi di reato". Pronto un documento replica.

La vicenda Fiorello & bilanci creativi con annessi e connessi non può essere liquidata come uno spettacolo sul quale il sipario si è abbassato. Sia l’assessore alla cultura Perna che i consiglieri comunali vogliono vederci chiaro, anche perché, ancora una volta, invitati ad intervenire in sede di Commissione, i vertici del Teatro Vittorio Emanuele non si sono presentati.

Assenze, quelle del presidente Puglisi e del sovrintendente Saija che pesano ancora di più dopo le dichiarazioni al vetriolo del direttore artistico Ninni Bruschetta a proposito del ruolo dell’Aula (leggi qui) e che sono state viste come uno “schiaffo” ai consiglieri e all’Istituzione che rappresentano.

Sul caso Fiorello e sui rapporti tra vertici del Teatro e Comune i riflettori si sono appena accesi. Anche perché, oltre ai consiglieri, che trasmetteranno un documento al’Ente, a chiedere chiarezza sulla questione è l’assessore Perna. L’Ente Teatro, è stato sottolineato in Commissione, non è una “Repubblica autonoma”, e men che mai i vertici nominati dal sindaco (Presidente e 3 componenti del Cda), possono dimenticare il ruolo che ha Palazzo Zanca, compreso il fatto che il Comune è proprietario dello stabile ed eroga anche risorse. All’orizzonte, se non si farà chiarezza, c’è l’ombra dei rischi di estremi di reato per la questione bilancio-Fiorello.

“ Sento il dovere di tutelare l’istituzione consiglio comunale che è stata schernita, vilipesa- ha dichiarato il presidente di Commissione Piero Adamo replicando a Bruschetta a nome dei consiglieri- Il direttore artistico del Teatro, che dovrebbe occuparsi della stagione teatrale, non so a che titolo ci ha invitato al Vittorio Emanuele per discutere di cultura. Bruschetta ha preso lucciole per lanterne. Non conosce né le dinamiche né i ruoli. La commissione consiliare ha il potere di convocare e di invitare, cosa che abbiamo fatto “richiedendo la partecipazione” come da regolamento. Non volevamo discutere di cultura, non ci compete, ma volevamo chiarire fatti gestionali, dopo le preoccupazioni espresse dallo stesso assessore Perna ad inizio gennaio”.

Alcuni consiglieri comunali, come Pippo De Leo e Daniela Faranda si sono soffermati sull’inusualità dell’intervento del direttore artistico sia alla conferenza stampa sul bilancio che con gli interventi a gamba tesa nei rapporti con Palazzo Zanca, entrambi di competenza “politica” quindi del Presidente Puglisi. La Faranda, destinataria dei fendenti lanciati lunedì in quanto ex vicepresidente ha chiarito alcuni aspetti: “Se oggi il Teatro può vantare interventi di manutenzione lo deve a quelli che c’erano prima come me. Noi ci siamo battuti per le maestranze, i tecnici, le sarte. Abbiamo fatto tanto senza voler abbandonare la nave. Secondo la logica di Bruschetta noi non dovremmo occuparci di Teatro e quindi neanche di Atm, di Fiera. Il teatro appartiene a Messina se lo ricordi”.

Il portavoce di Grande Sud Daniele Zuccarello si è soffermato sulla delibera 53 del 30 novembre, quella relativa all’assestamento di bilancio contenente la pagina con gli eventi di dicembre 2015, compreso Fiorello e lo spettacolo a pagamento a Piazza Duomo. “ Dovrebbe essere lei assessore Perna a chiedere chiarimenti. Nel sito ufficiale c’è una delibera votata dal Cda con il parere positivo dei revisori dei conti. In quell’atto ufficiale c’è, a firma del sovrintendente Saija, una pagina con la quale si parla della necessità di reperire le somme mancanti per far quadrare il bilancio con lo spettacolo di Fiorello ed il concerto a 20 euro a fine anno con il comune. E’ di questo che deve chiedere conto, di un atto ufficiale, perché il parere dei revisori è legato al fatto che Saija prevede quegli spettacoli. Non può l’Ente dire che è stato un dipendente burlone ad inserirlo nel sito, lei sarebbe dovuto saltare dalla sedia sentendo queste cose e avrebbe dovuto chiedere conto al Cda. Quanto a Bruschetta che ci dice quello che secondo lui dovremmo fare rispondo che io non gli dico come dovrebbe fare i film con Checco Zalone”.

Se De Leo ha sottolineato la stranezza di un direttore artistico che si arroga il ruolo politico che spetta al presidente, Nicola Cucinotta ha aggiunto: “il Cda dovrebbe lodare quel consiglio comunale che nel 2014 ha stanziato 150mila euro per il Teatro”. A proporre un documento di replica ai vertici del Teatro è stato Gino Sturniolo “ho seguito la conferenza stampa, quel che mi ha colpito è l’atteggiamento di arroganza nei confronti dei loro interlocutori o dei giornalisti contestati perché fanno domande che non piacciono. Ricordo che è il sindaco che nomina il Presidente e 3 consiglieri del Cda, ma Bruschetta si lascia andare alla logica degli esperti nominati, e giudica gli altri con spocchia in base al numero di mi piace sui post su facebook. I consiglieri comunali devono rispondere ai cittadini così come i nominati devono ricordarsi che non sono al di sopra di tutto. Che significa poi che l’elite culturale della città va al Teatro? E gli altri? Quelli ai quali non piace il cartellone di Bruschetta non sono colti? La cultura è solo ciò che decidete voi?”. A ruota ha affondato il colpo Nina Lo Presti: “Non siamo mai entrati nel merito delle proposte artistiche, ma ’accusa a chi non va a teatro e guarda solo tv spazzatura fa dimenticare che Bruschetta è figlio di questa tv trash, fa le sit commedy, le fiction. E poi a Messina accusa chi non va a teatro di essere ignoranti. Si sta facendo passare il messaggio che il Teatro aveva chiuso per incapacità degli ex amministratori, non è così, è falso. Avevano tagliato i fondi. Adesso invece c’è un vero e proprio regime del sovrintendente, un caporalato che distruggerà il Teatro”.

Determinato a fare chiarezza è soprattutto l’assessore Perna che non lascia alibi al Teatro: “E’ gravissimo che il Teatro non abbia contattato il Comune prima d’inserire in quella pagina il concerto di fine anno. Ha ragione Zuccarello quella delibera, l’ho letta, è coerente: siccome ci sono problemi per far quadrare il bilancio mettiamo questi eventi, Fiorello, il concerto. Grazie a questi eventi c’è il parere dei revisori. Voglio chiarezza soprattutto perché a novembre c’erano quei problemi col bilancio, invece un mese dopo, in base a quello che ho letto nei giorni scorsi, l’Ente dichiara che sono aumentati incassi e spettatori. A questo punto voglio capire meglio. Qui non stiamo parlando né di cultura né del dipendente burlone, ma della gestione dell’Ente e dei bilanci. Ribadisco che Saija ha riferito che quella pagina con Fiorello l’ha inserita un dipendente. Ma è grave anche il fatto che oggi Saija e Puglisi non siano qui, chi è convocato non dovrebbe scappare.”

A dare man forte ha pensato la capogruppo di Sicilia Futura Elvira Amata che ha tirato le somme: “dalle parole dell’assessore e da quanto emerso mi sento in dovere di dire che dobbiamo capire, come pubblici ufficiali, se si possono ravvisare estremi di reato, come ad esempio il falso in bilancio. Dobbiamo seguire un percorso e i vertici del Teatro non possono rifiutarsi di fornire chiarimenti”.

In merito alle competenze del Consiglio comunale, per fugare ogni dubbio il capogruppo di Forza Italia Giuseppe Trischitta ha chiesto parere al segretario generale ed ha concluso: “forse Bruschetta non ha tollerato che i consiglieri invitano il Cda dell’ente e ci ha chiamati tutti al Vittorio Emanuele perché è rimasto ancora nella parte che fa nel film di Zalone, quella del ministro…. Ma questa è la realtà, non è una finzione”.

Rosaria Brancato

8 commenti

  1. Ma i direttori artistici non dovevano essere presi a titolo gratuito?

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  2. Ma i direttori artistici non dovevano essere presi a titolo gratuito?

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  3. Arroganza smisurata! Forse i compari di merenda Bruschetta e Puglisi credono che non debbano dare spiegazioni?
    La storia di Fiorello e di Piazza Duomo è talmente ridicola, che solo per questo tentativo di presa per i fondelli, questi personaggi andrebbero cacciati immediatamente. Il Teatro non è loro. Accorinti se ci sei batti un colpo!

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  4. Arroganza smisurata! Forse i compari di merenda Bruschetta e Puglisi credono che non debbano dare spiegazioni?
    La storia di Fiorello e di Piazza Duomo è talmente ridicola, che solo per questo tentativo di presa per i fondelli, questi personaggi andrebbero cacciati immediatamente. Il Teatro non è loro. Accorinti se ci sei batti un colpo!

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  5. da grandi amici a compagni di merenda ….. certo che con i Nuovi Stili di Vita non ci vuole niente a voltare le spalle

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  6. da grandi amici a compagni di merenda ….. certo che con i Nuovi Stili di Vita non ci vuole niente a voltare le spalle

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  7. Invitatelo veramente e dategli un premio per avere scritto un tweet quando Messina era senza acqua.Grazie Fiorello

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  8. Invitatelo veramente e dategli un premio per avere scritto un tweet quando Messina era senza acqua.Grazie Fiorello

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