Quota 15 assessori. Dopo la Provincia, il Comune

Quota 15 assessori. Dopo la Provincia, il Comune

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lunedì 09 Luglio 2012 - 11:09

Rinviata a domani la presentazione della nuova giunta provinciale, mentre impazzano le polemiche. Il centro destra completerà la missione al Comune, dove le tre caselle dell’Udc Ardizzone e degli Mpa Romano e Aliberti sono rimaste scoperte

Stretto tra due fuochi, gli alleati che pressano e la polemica che monta sul ritorno a 15 assessori, Ricevuto rinvia a domani la presentazione dei nuovi ingressi in giunta. Nel comunicato si legge in politichese: “per via dell’impossibilità di procedere con il completamento di utili incontri e necessari adempimenti nello scorso week end si rende obbligatorio il rinvio della conferenza stampa di presentazione”.
Tradotto in lingua comune, ci sono i nomi, ma mancano le deleghe, perché ogni delega, compresa la vicepresidenza (reclamata da Naro per Carmelo Torre, assessore all’ambiente), ha un peso specifico diverso e in vista di una campagna elettorale d’autunno rovente ogni corrente vuole il suo uomo nei Palazzi.
Il fatto che riportare a 15 il numero degli assessori provinciali in periodo di crisi possa rappresentare uno schiaffo alle famiglie che non arrivano a fine mese, non sfiora minimamente gli alleati di centro destra che hanno un solo timore: le urne che potrebbero condannarli ad una vita da cittadini comuni.
Allora via libera al vecchio metodo spartitorio nella speranza che ancora una volta i messinesi non si ribellino. Il week end è stato un susseguirsi di incontri e pressing sul presidente per far quadrare conti e conticini con una coperta che dovrà riuscire a coprire anche Palazzo Zanca. Finito il rimpasto alla Provincia infatti il centro destra completerà la missione al Comune, dove le tre caselle dell’Udc Ardizzone e degli Mpa Romano e Aliberti sono rimaste scoperte ed è tempo di porre rimedio e riportare anche Palazzo Zanca a quota 15 assessori.
Non è una questione d’indennità, a parole possono anche dimezzarsi gli stipendi, ma d’immagine, quella di una classe abbarbicata alle poltrone, perché una poltrona in più, anche a metà prezzo, vale oro in campagna elettorale.
Pdl e Udc a tavolino con Ricevuto hanno studiato corrente per corrente, come saldare una “santa alleanza” che copra i due Palazzi da ottobre in poi, e scongiurare il rischio di lasciare scoperto con un commissariamento il Comune nel 2013 in piene politiche e amministrative (con Buzzanca che salta il giro delle regionali per candidarsi alle politiche).
In questo quadro gli assessori devono tornare 15 a Palazzo dei Leoni, a meno che Ricevuto non intenda sacrificare uno dei suoi fedelissimi,come Bisignano. Poi la cura ricostituente toccherà a Palazzo Zanca.
Il Pd domani dirà la sua in conferenza stampa subito dopo la presentazione della nuova giunta. Il partito d’opposizione in questi giorni non si è fatto sentire, probabilmente perché tra i neo assessori ci sono gli uomini dell’Udc di D’Alia, ed è meglio non solleticare troppo le ire di un possibile futuro alleato, che però in riva
allo Stretto sta fin qui dimostrando di non voler cambiare partner.
Salvatore Mammola, Idv, commenta ironico: “Per la prima volta è il caso di dire, in dialetto: la giunta è più del rotolo… Ricevuto può anche nominare mille assessori, tanto, visti i risultati, non riuscirebbero a far nulla ugualmente”.
Stesso tenore per il segretario cittadino del Pd Peppe Grioli, per nulla convinto della bontà di un accordo Pd-Udc che commenta: “Il Pdl in grande difficoltà porta avanti operazioni elettoralistiche per accontentare pezzi di ceto politico e recuperare l’emorragia elettorale. Un modus operandi che è la prova di come il partito non comprenda più una società che chiede un altro modo di far politica”.
Difficile che in 24 ore Ricevuto faccia marcia indietro, perché quest’operazione vale la saldatura dell’alleanza, se salta un anello, salta tutto. A meno che Ricevuto non sia disposto a sacrificare i suoi fedelissimi in giunta per salvare capra e cavoli, ma questa è fantapolitica. (Rosaria Brancato)

6 commenti

  1. 15 BUONI MOTIVI…
    per mandarli a casa tutti. Ma come è possibile pensare alle poltrone ed alle deleghe quando gli italiani devono fare i conti con le bollette, la benzina alle stelle, le banche che non finanziano, i figli senza futuro…in una Regione con debiti fino al collo dobbiamo anche sopportare i giochetti di partito tra pdl mpa udc ccp ddt tric e trac…ma andate a fare nel…

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  2. È quanto mai urgente e necessario che noi cittadini ci organizziamo per una rivoluzione sociale e ci mobilitiamo per la presa delle Bastiglie e portare alla ghigliottina questi politici papponi che ci hanno rubato il presente ed ai nostri figli il futuro. Credo che siano maturati i tempi per riappropriarci della nostra sovranità.

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  3. l’ennesimo schifo e presa per i fondelli alla faccia delle difficoltà economiche. Ma tanto questi esseri sanno bene che il messinoto ignorante,focacciaro e apatico, li rivoterà per un piatto di lenticchie.

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  4. mancia che di lu toi manciamu.

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  5. ci vedremo alle prossime elezionise hanno il coraggio di farsi vedere per cercare voti, saranno presi a calci nel c…0

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  6. È inutile, vota e giria sempre i soliti papponi e manciafranchi largo ai giovani ma non i figli i sti ma…….cci.

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