Risanamento a Messina, Gioveni e M5s chiedono il modello Capacity

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Redazione

Risanamento a Messina, Gioveni e M5s chiedono il modello Capacity

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domenica 24 Ottobre 2021 - 07:10

I consiglieri comunali chiedono una migliore analisi del territorio prima di stabilire gli interventi: "Preferibile riqualificare senza sradicare le famglie"

MESSINA – “Più soluzioni ci sono in campo per la commissaria per il Risanamento, meglio è per raggiungere l’obiettivo di sbaraccare entro la data ultima fissata dalla Legge 76/2021, prevista con la proroga al 31 dicembre 2023, e fra queste soluzioni non si possono non considerare sia il progetto Capacity sia il project financing”.

E’ questa la proposta del consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, che chiede la concreta valutazione di queste altre due opzioni per il raggiungimento degli obiettivi di legge in tema di Risanamento.

“Il percorso del progetto Capacity – ricorda Gioveni – ha già dato importanti risultati a decine di famiglie di Fondo Saccà e a qualcuna di Fondo Fucile che hanno scelto di acquistare un alloggio di proprietà avvalendosi di un contributo economico “una tantum” pari al 75% del costo dell’appartamento (fino a un massimo di 80.000 euro), facendosi carico del restante 25%, rappresentato o da un processo di autorecupero o da un finanziamento ipotecario”.

“Posso tranquillamente testimoniare – prosegue il consigliere – che vi sono dei nuclei (soprattutto del rione Taormina) che, per realizzare il sogno di vivere in una casa dignitosa, auspicano proprio questa soluzione rappresentata dai capitali di capacitazione; ecco perché credo che, anche alla luce delle ingenti risorse a disposizione, si debba pensare anche a questa soluzione”.

“Così come ribadisco, avendolo proposto già in passato – insiste l’esponente di FdI – l’importanza di valutare concretamente la soluzione del “project financing” (strumento previsto peraltro nello Statuto di Arisme, soggetto attuatore di cui si avvale la commissaria), che darebbe modo ai privati di investire nel nostro territorio realizzando alloggi, servizi e infrastrutture, attraverso lo strumento a costo zero della “permuta, che genererebbe risvolti positivi anche sul versante sociale, in quanto, oltre allo sviluppo occupazionale nel campo dell’edilizia, permetterebbe anche quella necessaria integrazione sociale fra famiglie di diversa estrazione socio-culturale”.

Sulla stessa linea i consiglieri comunali del Movimento 5 stelle di Messina. “Dal mese di agosto sono in corso interlocuzioni tra il Prefetto, i rappresentanti della Fondazione di Comunità, il Deputato Francesco D’Uva e gli altri parlamentari e rappresentanti territoriali del MoVimento 5 Stelle per replicare il modello Capacity nel processo di riqualificazione delle baraccopoli – scrivono i consiglieri – siamo infatti convinti che il prototipo, così come strutturato dalla Fondazione, rappresenti un percorso virtuoso di rigenerazione dei luoghi e capacitazione dei nuclei familiari coinvolti”.

“Riteniamo questo approccio – continuano – più idoneo rispetto a quello promosso da Arisme, che prevede l’acquisto di immobili di privati da parte del Comune, già in profonda difficoltà nella gestione del suo patrimonio immobiliare per la manutenzione ordinaria e straordinaria senza alcun riscatto sociale per le famiglie”. I consiglieri spiegano quanto sia necessario valutare le caratteristiche delle singole aree prima di procedere ai progetti di risanamento: “Siamo convinti che, laddove sia possibile promuovere opere di prima e seconda urbanizzazione, sia preferibile optare per una riqualificazione in loco senza alcun sradicamento dei nuclei familiari dai loro luoghi di origine. Valutazione che, ad esempio, può essere posta in essere per alcune zone come quella di Bisconte”.

“Parliamo di intere famiglie – concludono – precarie da più di 60 anni, quattro generazioni in attesa di un’abitazione dignitosa. In questo momento ai cittadini di Messina servono risposte chiare. Finalmente abbiamo delle risorse messe a disposizione anche dal Governo. Usiamole con intelligenza e nel rispetto dei bisogni dei cittadini”.

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