Un centinaio di case per Fondo Fucile, il Comune deve decidere quali comprare

Un centinaio di case per Fondo Fucile, il Comune deve decidere quali comprare

Francesca Stornante

Un centinaio di case per Fondo Fucile, il Comune deve decidere quali comprare

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venerdì 16 Maggio 2014 - 22:50

Aver allungato di un mese i termini per la presentazione delle offerte ha portato al Comune circa un centinaio di proposte. Adesso ci saranno i sopralluoghi e si deciderà quali acquistare per destinare i nuovi alloggi alle famiglie di Fondo Fucile.

Questa volta non ci dovrebbero essere nuove proroghe. Il tempo a disposizione è finito, il bando è scaduto, adesso si apre una nuova fase per il risanamento di Fondo Fucile. E’ scaduto giovedì il termine per presentare le offerte di vendita di alloggi da destinare alle famiglie che così lasceranno finalmente le baracche. L’amministrazione Accorinti ha deciso di affrontare il problema delle case in cui trasferire le famiglie per dare il via allo sbaraccamento di una delle zone simbolo del degrado messinese, acquistando le case sul mercato piuttosto che costruire di sana pianta. Due mesi fa è stato pubblicato il bando per reperire gli alloggi da comprare, chiunque ha potuto presentare la propria offerta, naturalmente rispettando i criteri e le clausole inserite nel bando. Sono state circa un centinaio le proposte che il Comune ha ricevuto, un centinaio di case che Palazzo Zanca adesso deciderà se acquistare. L’assessore al Risanamento Sergio De Cola si è dichiarato soddisfatto della risposta ricevuta ed è fiducioso sull’iter che adesso seguirà questa già importante fase.

Già da lunedì dovremmo iniziare i sopralluoghi negli appartamenti che ci sono stati offerti. Abbiamo creato un gruppo di lavoro unendo le risorse del Dipartimento Lavori Pubblici ed Edilizia, i nostri tecnici valuteranno che gli alloggi rispondano alle caratteristiche che abbiamo richiesto” ha spiegato De cola.

Già scandito anche il cronoprogramma di ciò che accadrà adesso. Entro il 30 giugno ci sarà dunque questa attività di istruttoria delle offerte, secondo ordine cronologico di presentazione, controllo dei requisiti dei soggetti proponenti e degli immobili proposti in vendita, sopralluoghi tecnici, valutazione dei prezzi. Ogni immobile che verrà scelto dovrà essere corredato da perizia asseverata da un tecnico, documentiche il Comune invierà alla Regione per sbloccare le somme destinate a questo progetto. Entro il 31 luglio, infatti, l’amministrazione Accorinti procederà con la richiesta di impegno delle somme all’Assessorato regionale Infrastrutture e Trasporti in base agli immobili ritenuti idonei. A disposizione ci saranno 7,4 milioni di euro per comprare gli alloggi e 773.250 euro per demolire le baracche e riqualificare l’area.

Abbiamo incontrato una delegazione delle famiglie che vivono a Fondo Fucile, abbiamo spiegato loro cosa accadrà adesso e quali sono i nostri progetti, li abbiamo rassicurati sul fatto che nessuno rimarrà senza un tetto sulla testa” ha poi spiegato l’assessore che però tiene ad una precisazione: “Abbiamo deciso di fare qualunque sforzo per rispondere all’emergenza abitativa ma rispettando le regole del gioco”. Dunque tutti troveranno una vera casa, ma l’amministrazione non consentirà alcun abuso. “Per individuare i nuclei che avranno diritto ad un nuovo alloggio il Comune si baserà sul censimento effettuato dalla Polizia Municipale nel 2002, ma considerato che sono trascorsi parecchi anni si proverà comunque ad esaminare i vari casi per evitare qualsiasi tipo di errore”.

Nel selezionare gli alloggi il Comune terrà conto di una serie di requisiti: dovranno essere abitabili immediatamente, essere nel territorio del Comune di Messina, avere una superficie massima di 95 mq, essere liberi da cose o persone al momento della compravendita, essere situati in stabili provi di barriere architettoniche. Verrà data preferenza alle offerte che propongono la vendita di complessi, andranno bene anche quelli ancora in costruzione ma che saranno ultimati entro sei mesi dalla pubblicazione del bando, quindi a settembre. Verranno poi tenuti in considerazione la vicinanza a Fondo Fucile, la maggiore economicità e i tempi di consegna.

Da lunedì si comincia. E questo primo esperimento potrebbe essere replicato anche per risanare le baraccopoli di Bordonaro e Minissale. Al momento sono solo ipotesi, l’assessore De Cola chiederà alla Regione il via libera. Intanto però si pensa a Fondo Fucile.

Francesca Stornante

8 commenti

  1. Quali comprare?
    Semplicissimo.
    Quelle di qualche amico palazzinaro cui sono rimaste sullo stomaco e non riesce a vendere ai privati.
    Facile no?

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  2. Quali comprare?
    Semplicissimo.
    Quelle di qualche amico palazzinaro cui sono rimaste sullo stomaco e non riesce a vendere ai privati.
    Facile no?

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  3. Ma sai leggere??
    Mi sa che ancora non sai neanche camminare!!

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  4. Ma sai leggere??
    Mi sa che ancora non sai neanche camminare!!

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  5. Mi sa che è Lei ad avere qualche nervo scoperto.

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  6. Mi sa che è Lei ad avere qualche nervo scoperto.

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  7. Conta il risultato…. non mi interessa di chi sono gli appartamenti !

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  8. Conta il risultato…. non mi interessa di chi sono gli appartamenti !

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