A Fondo Saccà la pulizia ordinaria non esiste. Gli abitanti costretti al “fai da te”. FOTO

A Fondo Saccà la pulizia ordinaria non esiste. Gli abitanti costretti al “fai da te”. FOTO

Marco Ipsale

A Fondo Saccà la pulizia ordinaria non esiste. Gli abitanti costretti al “fai da te”. FOTO

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martedì 05 Maggio 2015 - 22:15

Rifiuti, erbacce, inerti e amianto. Stessi problemi di sempre nonostante gli interventi straordinari degli scorsi anni. In attesa di un risanamento che tarda a decollare. LE FOTO del DEGRADO

Hanno scelto un modo di protestare diverso, più civile e meno “rumoroso”. La loro esasperazione, però, è sempre la stessa. In due occasioni, a luglio 2013 e ad aprile 2014, gli abitanti di Fondo Saccà hanno bloccato la via La Farina, piazzandosi in mezzo alla strada con cassonetti e suppellettili per impedire il passaggio dei mezzi. Scene da terzo mondo ma da terzo mondo è anche il luogo in cui vivono.

Hanno provveduto, per quel che è possibile, ad una pulizia fai da te. “Siamo stanchi delle promesse senza riscontro dalle autorità competenti – ci scrivono – e abbiamo disinfestato a nostre spese l’area intorno alle casette. Non possiamo permettere che i nostri bambini giochino tra i rifiuti, le erbacce e le strutture abbandonate. Ma il nostro lavoro non basta, qui c’è bisogno di interventi radicali. Abbiamo il diritto di essere considerati in quanto cittadini messinesi”.

Il problema nasce a settembre del 2011, quando fu finalmente possibile il trasferimento nelle nuove case popolari di San Filippo. Non c’erano abbastanza alloggi per tutti, però. E così per 38 famiglie iniziò una vita nuova, per altre continuava l’inferno. Anzi, ci si è ritrovati in una situazione ancora peggiore della precedente perché si è operato uno sbaraccamento parziale e sono rimaste in piedi alcune strutture abbandonate tra erbacce, rifiuti e tetti in amianto.

Fondo Saccà fa parte dell’ambito D del risanamento e, come altri, attende che il Comune acquisti nuove case da adibire ad alloggi popolari. E’ questa la nuova politica intrapresa da palazzo Zanca, in accordo con la Regione, con l’arrivo previsto di 42 milioni destinati allo scopo. Un sistema “inaugurato” con l’acquisto di 39 alloggi da affittare ai “baraccati” di Fondo Fucile, per i quali mancano ormai solo gli atti notarili. Le famiglie che vivono in quella “baraccopoli”, però, sono più di 39 e si stanno studiando soluzioni per evitare un altro sbaraccamento parziale, con le logiche conseguenze del caso.

Tutto ruota intorno agli attesi 42 milioni ma ancora non si sa né come né quando arriveranno. Nel frattempo, gli abitanti delle casette di Fondo Saccà chiedono che si provveda alla rimozione degli inerti rimasti e delle erbacce e, soprattutto, alla pulizia ordinaria. E’ quella a scarseggiare, perché gli interventi straordinari, ad onor del vero, non sono mancati. Ma è lo stesso modus operandi che si riscontra in altre zone, anche del centro città: quello di inseguire l’emergenza perché non si riesce a garantire l’ordinario.

Le prime forti proteste risalgono a luglio del 2013, quando un bambino venne punto da una zecca. L’intervento del Comune fu immediato, con una pulizia straordinaria, ma non bastò. In tutta la zona ci sono problemi all’impianto fognario e all’illuminazione, oltre ad una grande quantità di inerti, rifiuti ed erbacce. In quell’occasione arrivò anche il sindaco Accorinti, neoeletto, che promise la liberazione dell’area e la costruzione di un campetto di calcio.

Trascorsero pochi mesi e, ad aprile 2014, i residenti bloccarono nuovamente via La Farina. I problemi sempre gli stessi: perdite d’acqua dal vicino cantiere abbandonato, presenza di inerti, fognature traboccanti e allagamento della centralina elettrica. Nuovi sopralluoghi di rappresentanti di Comune, Amam e Polizia Municipale, poi tutto come prima.

Adesso, a distanza di un anno, il nuovo grido d’allarme. E la sensazione è che sia un problema infinito: almeno fin quando non si completerà lo sbaraccamento dell’area.

(Marco Ipsale)

2 commenti

  1. fondo Saccà? ma tutta la città è fondo Saccà!

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  2. fondo Saccà? ma tutta la città è fondo Saccà!

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