Furci. Comune in rosso, il sindaco rinuncia all'indennità e mette in vendita compattatore e lavacassonetti

Furci. Comune in rosso, il sindaco rinuncia all’indennità e mette in vendita compattatore e lavacassonetti

Carmelo Caspanello

Furci. Comune in rosso, il sindaco rinuncia all’indennità e mette in vendita compattatore e lavacassonetti

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sabato 12 Marzo 2016 - 08:30

Gli assessori non rinunceranno all’indennità di carica per intero come ha fatto il primo cittadino Sebastiano Foti, ma hanno palesato l’intenzione di devolvere alla causa il 30 per cento delle spettanze

Il Comune di Furci è in rosso e mette in vendita l’autocompattatore ed il lava cassonetti. Il primo perché è vecchio e occorrono parecchi soldi per ripararlo; il secondo – viene spiegato in municipio – in quanto viene usato solo in un periodo limitato dell’anno, quello estivo. Il compattatore è stato motivo, negli ultimi anni, di gravi disagi igienico-sanitari, a causa dei continui guasti. Di recente il Comune ha fatto ricorso al noleggio di un mezzo, in attesa che giunga in porto l’iter per l’avvio dell’Aro (in sinergia con il Comune di Roccalumera), che dovrebbe cambiare radicalmente la gestione del settore rifiuti. Per l’autocompattatore (un Renault premium 260, immatricolato nel 1998 e con 462mila e 578 chilometri sul groppone ) è stata fissata una base d’asta di 9mila e 500 euro. Per il lava cassonetti (un Fiat Iveco 120, immatricolato nel ’97 e con 8mila e 723 chilometri) la base d’asta è di 12mila e 500 euro.

La scorsa settimana il sindaco, Sebastiano Foti, vista la delicata situazione economica, ha deciso di rinunciare all’indennità di carica che inciderà sul Bilancio del Comune per circa 26mila euro in un anno. La somma sarà utilizzata per il pagamento degli stipendi dei dipendenti, fortemente a rischio per la delicata situazione finanziaria in cui versa l’ente. Oppure qui soldi saranno destinati per la garanzia di servizi essenziali. “Il mio – ha spiegato il primo cittadino – vuole essere un segnale all’intera comunità, viste le ristrettezze che attanagliano il Comune”. L’ente sarebbe stato spinto nell’impasse da Stato e Regione “che oltre ad aver ridotto sensibilmente i trasferimenti, inviano le somme con notevole ritardi”. In parole povere si crea una carenza di liquidità che mette alle corde l’intera macchina amministrativa. Anche gli assessori contribuiranno alla causa. Non rinunceranno all’indennità di carica per intero come ha fatto il sindaco Foti, ma hanno palesato l’intenzione di devolvere alla causa il 30 per cento delle spettanze”.

Carmelo Caspanello

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