Ritardi nei referti istologici, è morta Maria Cristina Gallo

Ritardi nei referti istologici, è morta Maria Cristina Gallo

Alessandra Serio

Ritardi nei referti istologici, è morta Maria Cristina Gallo

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venerdì 10 Ottobre 2025 - 10:30

Si è spenta la docente di Mazzara del Vallo che denunciò la mala gestio all'Asp di Trapani. Il caso costò la nomina al messinese Croce

“È stata una mamma tenerissima, una moglie esemplare, un’insegnante innamorata. È stata una combattente irriducibile. Non il caso e neppure la fatalità hanno deviato il corso della sua esistenza: Cristina è diventata simbolo, suo malgrado, di uno di quei casi che si definiscono di malasanità. Pur essendo provata dalla sofferenza, non si è mai arresa. Ha combattuto la malattia e insieme una battaglia per cercare verità e giustizia. Ha combattuto soprattutto per aiutare gli altri”. Così il vice presidente della Camera Giorgio Mulè descrive sui social Maria Cristina Gallo, che denunciò i ritardi nella consegna degli esami istologici da parte dell’Asp di Trapani dando il via al caso che travolse gli allora vertici dell’azienda sanitaria.

Il caso Ferdinando Croce

La docente 56enne è scomparsa dopo mesi di lotta con la malattia che non le ha lasciato scampo. Cristina Gallo raccontò che la biopsia le venne consegnata dopo 8 mesi. Troppo tardi per una cura adeguata. Richiesto nel dicembre del 2023 dopo un intervento di isterectomia, l’esito dell’esame istologico le fu consegnato nell’agosto 2024, quando il quadro clinico era già compromesso da metastasi diffuse. Nell’indagine della Procura di Trapani figurano 10 medici. A pagare politicamente il prezzo di quello scandalo fu il dg di allora, il messinese Ferdinando Croce, messo alle strette dalla Regione e costretto alle dimissioni. Leggi qui “La verità di Ferdinando Croce”

Guerriera e simbolo di un caso di malasanità

“Oggi piango la morte di un’amica e di una implacabile guerriera dolcissima. Abbraccio Giorgio che con il suo amore è stato con i figli la vera àncora di Cristina. Per consegnare a tutti un briciolo della straordinaria persona che era – aggiunge ancora Mulè -, riporto un messaggio che ho ricevuto da Cristina quando era già consapevole che il suo destino era segnato: «purtroppo… se io avessi avuto il referto del mio banale fibroma subito non avrei avuto metastasi, non sarei stata al quarto stadio, con il rischio di morire… tuttavia il bene che ne verrà mi dà sollievo e spero ci sia anche giustizia. Speriamo tutto questo possa servire a cambiare le cose per i nostri figli e per chi non ha voce”, scrive ancora l’esponente di FI.

2 commenti

  1. CHE CRUDELTÀ NON AVERE AVUTO LA POSSIBILITÀ DI CURARSI PER SALVARSI 🥺…. MI SONO TANTO DISPIACIUTA NEL LEGGERE L” ENNESIMA STORIA DI MALASANITÀ CHE HA PORTATO ALLA MORTE QUESTA BELLISSIMA DONNA….E QUESTO PERCHÉ NELLA SANITÀ C’È MANCANZA DI ATTENZIONE, SUPERFICIALITÀ,, MENEFREGHISMO, TAGLI,….. NIENTE POTRÀ MAI RIPAGARE LA VITA PERDUTA DI QUESTA DONNA, MOGLIE, E MADRE…. VERGOGNA!!!!!!

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  2. Ma il ponte è più importante degli ospedali!

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