Pronte le proposte da consegnare a Sindaco e Consiglio comunale, la protesta continua

Pronte le proposte da consegnare a Sindaco e Consiglio comunale, la protesta continua

Francesca Stornante

Pronte le proposte da consegnare a Sindaco e Consiglio comunale, la protesta continua

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lunedì 13 Gennaio 2014 - 01:43

Soddisfatto il Comitato promotore dell'iniziativa di ieri mattina che però definisce colpevole l'assenza dell'amministrazione e del Sindaco Accorinti. In questi giorni presenteranno un manifesto per chiedere la sospensione della prima rata.

Hanno sperato che il Sindaco scendesse in piazza insieme a loro a protestare contro una tassa che lui stesso, sabato mattina in conferenza stampa, aveva definito troppo pesante e ingiusta. Madri e padri di famiglia, pensionati, disoccupati, messinesi “normali” sono scesi in piazza a dire che è giusto pagare le tasse, ma non questa Tares che rischia di affossare centinaia di famiglie e imprese. Il popolo no Tares che ieri si è riunito davanti Palazzo Zanca sa bene che questa tassa non è un’invenzione dell’amministrazione Accorinti e proprio per questo avrebbero voluto avere accanto il Sindaco, per condividere con lui la rabbia e l’angoscia di tante famiglie e consegnargli in mano le proposte nate dalla manifestazione.

Soddisfatto per la riuscita dell’iniziativa il “Comitato 12 gennaio” che però ha definito “colpevole” l’assenza dell’amministrazione e del sindaco Accorinti, che era stato ripetutamente invitato a partecipare. “I messinesi non erano mai scesi in piazza per protestare contro un atto dell’amministrazione comunale ritenuto ingiusto” scrive il comitato.

A questo punto i membri del comitato spontaneo si augurano che il sindaco possa fare proprie le proposte che vengono dalla gente. Chiedono un provvedimento d’urgenza che sospenda il pagamento della prima rata, in scadenza il prossimo 24 gennaio. “Ai cittadini riuniti spontaneamente non interessa di chi siano le colpe politiche presenti e passate, vogliono invece che vengano risolti i problemi per via di un regolamento contraddittorio. I cittadini vogliono pagare la Tares ma a condizione che sia equa e giusta”.

Le richieste saranno raccolte in un manifesto che ha trovato già la sottoscrizione di un migliaio di cittadini. “Se il sindaco e la giunta non dovessero accogliere le richieste il comitato chiederà al Consiglio comunale di deliberare la sospensione immediata della prima rata della Tares” chiarisce il comitato che è dunque pronto a compiere ulteriori passi, iniziando dal chiedere ai cittadini di essere presenti alla prossima seduta del Consiglio comunale.

Difficile però credere che l’amministrazione possa accogliere queste richieste. Il vice sindaco Guido Signorino è stato chiarissimo sabato mattina, impossibile pensare ad una sospensione, sì invece allo slittamento di seconda e terza rata per concedere un po’ di respiro ai cittadini. Intanto il 24 gennaio si avvicina, la prima scadenza è ormai alle porte.

Francesca Stornante

14 commenti

  1. Prima u vuliti , ora non vi piaci……….ouh chemu a fari deciditivi!!!

    Tradotto: ricordo ai 3quarti di quelli presenti ieri in piazza sopratutto quelli che volevano buttare giu i cancelli , che questo………….lo hanno votato loro!!!

    Chi é buddace pianga se stesso

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  2. accorinti ha risposto con una intervista, classico modo da politico doc

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  3. cambiano i suonatori ma la musica è sempre la stessa.La specialità è succhiare sangue al cittadino fino al dissanguamento e su questo anche il “nuovo” sta facendo la sua parte.

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  4. Renato resisti… tanto il 70% delle persone erano i tirapiedi dei classici partiti forse li hanno pagati .. o adddirittura li comprano con i beni della comunità europea… L’assenza dell’imu nei comuni crea un voragine inaudita… Ho visto gente che non paga gas, la luce si attacca ai pali… Il bollo e chi è??? 🙂 una tassa sulla frutta… IL CONSIGLIO COMUNALE é RESPONSABILE TUTTI, IL CONSIGLIO è RESPONSABILE…Specialmente chi ha piu di 1 anno che seduto lì…

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  5. CastorinaCarmelo 13 Gennaio 2014 08:28

    Strumentalizzare il malcontento popolare è fin troppo facile,gestire il Governo di una città è cosa più complessa e difficile.Fermo restando che le proteste civili e democratiche come quella di ieri sono le benvenute,non lo sono invece le apparizioni sornione e fuori luogo di certe figure che definirei approssimandole per eccesso “politiche”,ma meglio definirle figure bieche di meri “Yes-man” al soldo della consorteria massonico politica della nostra città.
    L’odiosa TARES lo ricordo per tanta gente che l’ha dimenticato è il frutto generato dalla tecnocrazia turboliberista del Signor Monti che pensando bene di far pagare sempre ai poveri il peso di questa crisi invece di proporre una patrimoniale per i ricchi che sempre tali sarebbero rimasti,ha caricato sugli enti locali:(Regioni e Comuni) l’onere gravoso di riscuotere con nuove tasse vedi (la TARES) i soldi che mancavano dal mancato trasferimento di risorse statali.
    Risultato finale: “Pagano sempre i soliti fessi”.

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  6. Finalmente una manifestazione vera,delle persone vere,senza nessuna bandiera politica. Ad alcuni comunistelli brucia che questa manifestazione ha avuto più successo di tante organizzate con il loro amico Renatino contro il ponte.Dove i partecipanti si potevano contare sul palmo della mano.
    I difensori di Renatino brucia che finalmente è scesa in campo la gente qualunque, stanca di proclami e finte buone intenzioni.La verità è che Renato Accorinti è come i suoi predecessori se non peggio.

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  7. Dopo quarantanni di ruberie non puoi certamente accusare Accorinti che non c’entra nulla.

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  8. IL SISTEMA MIGLIORE DI RIDURRE I COSTI CARO ACCORINTI E’ QUELLO DI ELIMINARE IL CONSIGLIO D’AMMINISTRAZONE CHE ASSORBE UNA BUONA PARTE DELLA TARES.

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  9. CHE BELLO E FACILE RACCOGLIERE PERSONE CON LO SCOPO DI NON PAGARE LE TASSE. Tasse dovute per mantenere le assunzioni clientelari delle passate amministrazioni.

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  10. Questa era una manifestazione “vera” com’è vero che a Messina si è vista una mandria di buoi che volavano sopra il duomo!!!
    Che bello!!!In questa amena città c’è ancora gente che crede a Babbo Natale, alla Befana e alle proteste “spontanee”… ma organizzzate!!!

    S V E G L I A G E N T E!!!

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  11. da tutto questo trambusto potrebbe nascere una soluzione…

    chiudere con coraggio messinambiente e rivedere nel minor tempo possibile il sistema.

    7/8 mesi sono passati senza vere novità… a quando il momento di dimostrare qualcosa…

    vorrei tanto che ci si dimostrasse che non siamo in mano a nessuno come invece sembra.

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  12. Non ce lo dobbiamo avere con Accorinti anche se c’era Calabro’ non cambiava nulla,e che lo Stato non da piu’ aiuti alle citta’indebitate in cui le vecchie amministrazioni hanno fatto uso senza scrupoli per molti anni, ora il governo italiano ci dice di cavarcela da soli.

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  13. Il Comune di CATANIA, governato dal PARTITO DEMOCRATICO, il sindaco è Enzo BIANCO, bravo anche lui a strumentalizzare la TARES, preso ad esempio dai suoi compagni di partito messinesi, che abbiano trasformato una manifestazione spontanea, di chi voleva chiarimenti e fare proposte, nella cagnara di ieri, ha mantenuto il regime TARSU, una beffa per i catanesi. Un catanese a Messina, con abitazione di mq 81 e due componenti il nucleo familiare, avrebbe pagato TRIBUTO mq81x1,80=€145(quota fissa)+ €170,59(quota variabile) = €316,39; TRIBUTO PROVINCIALE 316 x 0,05= €15,6; MAGGIORAZIONE mq 81×0,30= €24,3. TOTALE € 356. Il catanese dell’esempio a Catania,in regime TARSU, ha pagato due rate di acconto di €112 cadauno, in totale €224, pari al 70% della TARSU dell’anno precedente, nei mesi di luglio e settembre 2013, mentre a dicembre il saldo è stato di €152 (128+24(maggiorazione).Facciamo la somma, in totale €376, €20 in più rispetto a Messina. Il vero problema per la Sicilia è l’elevato COSTO DEL SERVIZIO, a fronte di città sudicie per favorire gli oscuri interessi della discarica e la raccolta differenziata dei privati, che giustamente abbiano coperto il vuoto lasciato dai Comuni. Caro Sindaco in pectore, Felice CALABRO’, PRENDI INCASSA E PORTA A CASA.

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  14. La mia è una proposta politica, potrebbe essere l’oggetto di un referendum per rendere forte chi poi la deve attuare. L’articolo 4 della legge regionale n°9 del 2010 assegna ai Comuni le funzioni di cui all’art.198 del D.lgs. n°152 del 2006, e relativamente al proprio territorio, a stipulare il contratto di appalto per l’affidamento del SERVIZIO RIFIUTI con i soggetti individuati dalle S.R.R, di prossima costituzione. La mia proposta: AFFIDARE AI PRIVATI TUTTO IL CICLO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA, vista la conclamata incapacità e i costi onerosi di MessinAmbiente e ATOME3. La ricaduta finanziaria per il Comune è la liberazione dai costi della raccolta differenziata, nel Piano Finanziario 2013 sono pari a € 4.936.301, a fronte del 3,8% di RD, fonte ISPRA 2012, non credo alle percentuali di MessinAmbiente e ATOME3, così distribuiti: PERSONALE €3.066.411, AUTOMEZZI €301.123, ATTREZZATURE € 34.279, SPESE GENERALI €408.217, IVA 381.003, TRATTAMENTO RD+ALTRE PIATTAFORME €337.260, più i COSTI DI FUNZIONAMENTO SU SMALTIMENTI E TRATTAMENTI gestiti da ATOME3 €408.006. Questi € 4.936.301 pagati oggi dai messinesi per non ricevere niente, sono una delle cause della rabbia strumentalizzata di ieri, di oggi, di domani, saranno risparmiati dopodomani dai messinesi per ricevere in cambio la RD. La ricaduta economica è di tipo occupazionale, di buona occupazione. Sono SESSANTATRE i dipendenti occupati a vario titolo nella raccolta differenziata, 7 sorveglianti, 12 autisti,44 operatori ecologici, ognuno costa mediamente € 78.354, sono coinvolti personalmente nel fallimento gestionale, insieme ai vertici della loro MessinAmbiente, se sono capaci non avranno problemi di inserimento mel nuovo mercato del lavoro. PARLIAMONE.

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