Rocca (Avis): "In provincia di Messina mancano 3mila sacche di sangue"

Rocca (Avis): “In provincia di Messina mancano 3mila sacche di sangue”

Redazione

Rocca (Avis): “In provincia di Messina mancano 3mila sacche di sangue”

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mercoledì 16 Giugno 2021 - 09:03

L'appello del neo presidente. “Nel Messinese, con 19 Avis comunali e più di 8 mila donatori, mancano all’appello circa 3000 sacche di sangue per essere autosufficienti. È questo l’obiettivo verso cui tendere, grazie ai donatori storici e ai giovani”

In coincidenza con la Giornata mondiale del donatore di sangue, il vicepresidente vicario dell’Avis Comunale di Capo d’Orlando e consigliere del Cesv – Centro Servizi per il Volontariato di Messina Marco Rocca, è stato eletto alla guida dell’Avis Provinciale di Messina. Un riconoscimento, ma anche un grande onere, che arriva proprio nel venticinquesimo anniversario del suo impegno a favore della donazione di sangue, a cui è seguito, a distanza di qualche anno, quello nell’Admo – Associazione Donatori Midollo Osseo, per cui è sia donatore che componente del consiglio direttivo regionale.

«Esattamente 25 anni fa, grazie all’attuale vicepresidente dell’Avis comunale di Capo d’Orlando – sottolinea Marco Rocca – ho cominciato a donare. In qualità di presidente provinciale il mio impegno sarà indirizzato a raggiungere l’obiettivo dell’autosufficienza nell’approvvigionamento di sacche di sangue. Ancora oggi, a livello regionale e nazionale, ci sono territori in cui si dona di più e altri in cronica carenza. Nel Messinese, dove operano 19 Avis comunali e possiamo contare su più di 8 mila donatori, ad oggi mancano all’appello circa 3000 sacche di sangue per essere autosufficienti e rispondere ai bisogni di ospedali e sale operatorie. È questo l’obiettivo verso cui tendere, provando ad implementare il numero di Avis comunali ma anche dei donatori».

Un traguardo difficile ma non impossibile da raggiungere, considerando l’enorme sensibilità mostrata da volontari e operatori in piena pandemia, quando, a fronte di una preoccupazione diffusa circa la possibilità di mantenere i numeri di sacche dell’anno precedente, i donatori hanno risposto presente all’appello delle associazioni e degli ospedali, senza aggiungere il problema della carenza di sangue alle difficoltà in cui si dibatteva la sanità.

«In linea con l’estate scorsa, oggi la tendenza delle donazioni continua ad essere positivo – aggiunge il neo presidente dell’Avis provinciale – grazie all’impegno di tutti i donatori che si sono impegnati in piena emergenza Covid, quando sembrava assolutamente impossibile raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Invece, non solo gli abitanti della città metropolitana di Messina hanno continuato a donare ma soprattutto stiamo vedendo che molti giovani si stanno avvicinando alla donazione. Un esempio? Quest’anno siamo stati invitati direttamente dagli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “F.P. Merendino” di Capo d’Orlando a parlare di donazione, a ulteriore dimostrazione di come l’esigenza di saperne di più e poter dare il proprio contributo parta direttamente dai ragazzi».

Insieme a Marco Rocca sono stati eletti nel Consiglio direttivo dell’Avis provinciale: Agatino Di Blasi (Avis Alì Terme), Giovanni Garufi Visalli e Basilio Buttà (Avis Messina), Francesco Urdì (Avis Milazzo), Antonino di Blasi (Avis Falcone), Claudio Biviano Natoli (Avis Lipari), Maria Josè Mensa (Avis Sant’Angelo di Brolo), Rosaria Di Pietro (Avis Mistretta), a cui si aggiungono Patrizia Cascio (Avis Alì Terme), Marco Crisafulli (Avis Falcone) e Maurizio Crisafulli (Avis Messina) quali componenti del collegio dei revisori dei conti.

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