Aumento tasse, la replica di Argiroffi: "Scelta obbligata, pena il dissesto"

Aumento tasse, la replica di Argiroffi: “Scelta obbligata, pena il dissesto”

Aumento tasse, la replica di Argiroffi: “Scelta obbligata, pena il dissesto”

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martedì 26 Novembre 2013 - 19:46

Botta e risposta tra il gruppo di minoranza "Per Roccalumera" e il sindaco Gaetano Argiroffi sull'aumento delle tasse, decisione presa per "ovviare" alla situazione debitoria dell'ente. Di seguito la nota integrale del primo cittadino

Dopo le recenti affermazioni del gruppo di minoranza sull’aumento dei tributi deciso nell’ultima seduta consiliare (Irpef, Imu, Tares) arriva la replica del primo cittadino di Roccalumera, Gaetano Argiroffi. Riceviamo e pubblichiamo:

“I componenti della minoranza sono allievi ben riusciti dell’ex Sindaco e dell’ex Assessore ai Lavori Pubblici, maestri impareggiabili nel rivoltare le frittate ed addebitare ad altri le colpe della loro insipiente gestione amministrativa. Dico questo perché l’aumento delle tasse deciso dal Consiglio Comunale è frutto di un fardello debitorio nell’ordine di 5 milioni 632 mila euro ereditato dalla passata amministrazione, contro il quale per porvi riparo non si è potuto far altro che incidere sulla imposizione fiscale. Scelta certamente dolorosa ma obbligata, pena il fallimento di Roccalumera con relativo dissesto e aumento massimo delle tasse, licenziamento del personale e cancellazione di ogni tipo di servizio sociale ed assistenziale a minori ed anziani quali la mensa scolastica ed il servizio di assistenza domiciliare agli anziani. Roccalumera oggi paga gli squilibri finanziari in cui è incorsa per essere trascorso il 2012 senza un bilancio di previsione ed un bilancio consuntivo, né alcun tipo di assestamento ai fini degli equilibri di bilancio. La Corte dei Conti con nota prot. 16745 dell’8.11.2013 ha scritto che Roccalumera ha debiti fuori bilancio ingiustificabili per 1 milione 283 mila euro e “la Sezione si riserva di verificare, nei successivi controlli ad essa demandati, l’avvenuto riconoscimento ed i mezzi di finanziamento impiegati anche ai fini di valutare il ripristino degli equilibri di bilancio dell’ente”. Pertanto, la manovra finanziaria concertata da me insieme agli Assessori ed ai Consiglieri Comunali di Maggioranza nasce dall’ordine della Corte dei Conti. Se la minoranza si fosse informata, forse si sarebbe risparmiata la brutta figura di apparire, malgrado l’intento lodevole del controllo, Consiglieri Comunali disinformati. A parte ogni polemica, forte della mia esperienza di amministratore, sento di dover dare un consiglio ai Consiglieri della Minoranza. Operate in autonomia, senza ascoltare alcun suggerimento. Abbandonate i cattivi Maestri. Affrancatevi da Santisi, se no, seguendo i suoi suggerimenti e le sue istruzioni, dopo Roccalumera, anche voi rischiate il default (politico)”.

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