"Debito non sanato, tasse al massimo e amministratori con indennità piena"

“Debito non sanato, tasse al massimo e amministratori con indennità piena”

“Debito non sanato, tasse al massimo e amministratori con indennità piena”

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lunedì 21 Luglio 2014 - 11:12

Il gruppo di minoranza contesta le misure adottate dall’amministrazione guidata da Gaetano Argiroffi per far fronte al debito economico. In risposta il consigliere di maggioranza Cosimo Cacciola: "Solo chiacchiere da drogheria"

La maggioranza approva un bilancio senza una concreta lotta alle criticità esistenti”. Esordisce con queste parole la nota del gruppo di minoranza di Roccalumera che contesta le misure adottate dall’amministrazione guidata da Gaetano Argiroffi per far fronte al debito economico, come l’aumento al massimo delle tasse, senza alla fine essere riusciti a sanare interamente il debito, ma solo in piccola parte. Sembra invece che sarà il ricavato della vendita dei lotti artigianali a essere utilizzato per ristabilire la situazione economica dell’ente comunale, ma la richiesta di sacrificio è solo per i cittadini, contestano i consiglieri di minoranza, che fanno riferimento alle indennità percepite dagli amministratori, “per intero senza alcun sacrificio o rinuncia, anzi le relative somme sono state impegnate ad inizio semestre”.

Si continua con le slides in consiglio e gli slogan negli articoli, sostenendo di avere scongiurato uno tsunami finanziaro: il dissesto, che avrebbe comportato per legge l’aumento al massimo delle tasse – chiosa la minoranza – Non è così: per scelta politica l’aumento al massimo delle tasse già c’è stato ed il dissesto esiste, non è quello del comune, ma quello delle famiglie di Roccalumera”.

La risposta della maggioranza non tarda ad arrivare, affidata alla voce del consigliere Cosimo Cacciola che definisce “chiacchiere da drogheria” le parole della minoranza, rea, secondo Cacciola, di aver contrapposto a dati e numeri solo ragionamenti invece di presentare emendamenti in consiglio comunale: “Dicono che non si dovevano aumentare le tasse nel bilancio di previsione 2013, ma il bilancio trattato ha riguardato il 2014. Dicono che si poteva fare diversamente, ma non come ed in che modo. Parlano dei debiti e della loro copertura, ma non dicono chi li ha prodotti, per quale motivo e perché in tale imponente misura. Dicono che gli attuali amministratori potevano rinunciare alle loro legittime indennità di carica, ma non dicono che nella ragioneria del comune ancora aspettano che il loro mentore porti le sue indennità pari a € 80.000, percepite ingiustificatamente, visti i risultati prodotti”.

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