Roccalumera. La bandiera blu negata e le scorie elettorali difficili da smaltire

Roccalumera. La bandiera blu negata e le scorie elettorali difficili da smaltire

Carmelo Caspanello

Roccalumera. La bandiera blu negata e le scorie elettorali difficili da smaltire

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martedì 07 Maggio 2019 - 16:12

L'esperto del sindaco Saitta replica alle accuse della minoranza: "Chi ha governato prima di Argiroffi non ha creato le premesse per ottenere un simile traguardo"

ROCCALUMERA – La mancata assegnazione della bandiera blu a Roccalumera continua a fare discutere. Ad accendere la miccia del dibattito, una nota dei consiglieri di minoranza (LEGGI QUI) in cui si evidenzia che non poteva andare diversamente considerato che mancano i servizi lungo la meravogliosa spiaggia di cui dispone la cittadina jonica e l’intera riviera. L’opposizione ha pertanto stigmatizzato l’operato dell’attuale Amministrazione, mettendola sotto accusa. Per la cronaca la bandiera blu è stata assegnata per il terzo anno consecutivo a S. Teresa di Riva.

La replica è dell’avvocato Carmelo Saitta (nella foto), esperto del sindaco Gaetano Argiroffi. “Senza voler fare dietrologia e polemiche sul passato e rivangare quanto è successo prima che Argiroffi divenisse sindaco – esordisce – non si può sottacere il fatto che il presente è sempre conseguenza di quanto occorso prima. In conseguenza, se la bandiera blu non è stata ottenuta oggi è perché chi ha governato prima di Argiroffi non ha creato le premesse per ottenere un simile traguardo.

Le ricorderanno in molti le estati con le acque reflue che scorrevano sul lungomare. Sicché se colpe sussistono – chiosa Carmelo Saitta – a mio avviso andrebbero ripartite. Ma al di là delle polemiche in sé, mi preme rimarcare, e lo faccio nella mia veste di esperto del sindaco che ha contribuito alla confezione dei relativi procedimenti amministrativi, che a Roccalumera i reflui fognari sono ormai un lontano ricordo e il depuratore, a cui sono state destinate risorse di bilancio ingenti, funziona a pieno regime, con lo smaltimento di ogni refluo e la perfetta depurazione delle acque.

Ricordo e farebbe bene a ricordarlo anche l’opposizione, alquanto immemore, che, su 75 comuni censiti in tutta l’Italia, solo in tre, fra cui Roccalumera, il campione delle acque depurate è risultato in regola con i parametri della Comunità europea. Al punto da scongiurare una procedura di infrazione per danno erariale avviata negli altri Enti locali, a causa dell’inquinamento delle acque marine e dell’ insufficiente depurazione dei reflui fognari.

Roccalumera non ha ottenuto la bandiera blu – sostiene Saitta –  ma ha conseguito un attestato di Comune modello nella depurazione delle acque nere, che è il miglior biglietto da visita per tutti coloro che si apprestano a venire a soggiornare nel nostro paese nell’incipiente stagione estiva, e a godersi le meraviglie del nostro mare pulito e cristallino. Corrini & company raccontano un’ altra storia, ma questo non dipende dalla gestione Argiroffi, né dalla bandiera blu non conseguita, ma da scorie elettorali ancora negli stessi persistenti, difficili da smaltire”.

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