Il sindaco Lombardo vara il piano di risanamento che prevede anche il taglio delle spese. La minoranza contesta e chiede "trasparenza"
ROCCALUMERA – I cittadini di Roccalumera si preparano a un quinquennio di tasse al massimo, conseguenza del dissesto finanziario dichiarato dal Comune. La misura, decisa dal sindaco Giuseppe Lombardo e dalla Giunta, ha innescato l’ira della minoranza consiliare, che accusa l’Amministrazione di gestione scellerata e mancanza di trasparenza.
Un aumento inevitabile, secondo il Sindaco
L’adeguamento delle tariffe, che riguarda tutte le entrate comunali, è stato approvato dal Consiglio comunale durante l’ultima seduta. Una decisione sofferta, ma necessaria secondo il sindaco Lombardo per “mettere ordine nei conti e scongiurare il peggio. Le tasse sono state aumentate a malincuore – ha dichiarato Lombardo – ma era l’unica scelta possibile per salvare i conti del Comune. Il dissesto è una realtà con cui dobbiamo fare i conti e solo con il contributo di tutti potremo uscirne”.
Lombardo ha inoltre annunciato che nei prossimi mesi verranno tagliate tutte le spese non necessarie per accelerare il risanamento finanziario. “Stiamo lavorando con impegno e dedizione per rimettere in sesto i conti del Comune – ha concluso il Sindaco – e sono fiducioso che, con il contributo di tutti, riusciremo a superare questo momento difficile”.
La minoranza contesta e chiede trasparenza
Tuttavia, la minoranza consiliare (Tiziana Maggio, Massimo Bellomo e Maria Rosaria Sparacino) non ci sta e contesta duramente sia il metodo che il merito della scelta. “Ancora una volta – tuonano i consiglieri – a pagare saranno i cittadini, tartassati da tasse sempre più alte, mentre l’Amministrazione si trincera dietro la scusa del dissesto, senza fornire adeguate spiegazioni e senza coinvolgere le forze politiche nella ricerca di soluzioni alternative”.
Al centro delle critiche della minoranza c’è la presunta “mancanza di trasparenza da parte dell’Amministrazione. Nonostante le nostre reiterate richieste – accusano i consiglieri – non abbiamo avuto accesso a tutta la documentazione che giustifica il dissesto. Inoltre, abbiamo appreso con sgomento che il Comune ha incassato un contributo di 115mila 347 euro e 67 centesimi dalla Protezione civile per la mareggiata del febbraio 2023, ma invece di utilizzarlo per ridurre il debito, lo ha inserito nel rendiconto 2023 aumentando la massa passiva”.
Non solo. La minoranza solleva dubbi anche sulla gestione di alcune partite di spesa, come il debito di circa un milione e 100mila euro per le bollette Enel non pagate dal 2022 e la gestione della pubblica illuminazione affidata a una ditta privata in Project Financing. “Il Sindaco – incalzano i consiglieri – afferma di aver trovato una soluzione per il debito con Enel, ma non ha fornito dettagli. Ci chiediamo perché la questione non sia stata affrontata con tempestività e soprattutto perché il debito sia lievitato così tanto negli ultimi anni”.
Le accuse si allargano alla precedente Giunta
Le accuse della minoranza non risparmiano neanche “la precedente Giunta, di cui alcuni esponenti oggi siedono in maggioranza (il vicesindaco Antonio Garufi, l’assessore Natia Basile, i consiglieri comunali Antonella Garufi e Simona Saccà). Riteniamo – affermano i consiglieri di opposizione – che alcuni esponenti della vecchia Amministrazione, oggi al fianco del sindaco Lombardo, siano corresponsabili della situazione attuale, visto che non hanno fatto nulla per evitare il dissesto e anzi hanno contribuito ad aggravarlo con la loro inerzia e la loro inefficienza”.
Un clima di tensione e divisione
Roccalumera si ritrova così divisa e arroccata su due fronti contrapposti. Da una parte il sindaco e la sua Giunta, che chiedono collaborazione e unità per affrontare il dissesto, dall’altra la minoranza consiliare, che denuncia la mancanza di trasparenza e l’inadeguatezza delle misure adottate.