Un’identità, quella della Calabria e della sua Reggio, che Cogliandro racconta attraverso i suoi piatti, spesso legati a eventi culturali
ROMA – Un prestigioso riconoscimento è stato conferito allo chef Filippo Cogliandro nell’ambito del contest promosso da Julius Plus Italia, organizzato in parallelo al Festival del Cinema di Roma. Un evento che celebra l’incontro tra due arti, la cucina e lo spettacolo, e che quest’anno ha visto protagonista lo chef reggino, accolto con entusiasmo dal pubblico e dagli addetti ai lavori.
Per Cogliandro si tratta dell’ennesimo importante traguardo, accolto con grande soddisfazione e visto come ulteriore conferma del suo ruolo di ambasciatore della cucina calabrese nel mondo. Un riconoscimento che testimonia come il suo percorso professionale proceda nella direzione giusta, portando sempre più in alto la tradizione gastronomica della Calabria e valorizzandola agli occhi del mondo.
Ma la cucina di Cogliandro non è solo eccellenza gastronomica: è anche racconto e identità. Attraverso i suoi piatti, lo chef riesce a diffondere un’immagine rinnovata della Calabria, una terra non solo “buona”, ma anche “bella”, con le sue ricchezze, la sua storia e le sue peculiarità. Negli anni ha saputo costruire eventi culturali capaci di scardinare i luoghi comuni, offrendo una narrazione autentica e positiva di un territorio accogliente e ricco di un patrimonio paesaggistico, artistico e umano che merita di essere scoperto e vissuto.
È stata dunque la Capitale la cornice di questo nuovo premio, che Cogliandro ha voluto dedicare con profondo affetto alla sua terra:
“Dedico questo premio alla mia Calabria, e in particolare alla mia città, Reggio Calabria – ha dichiarato lo chef – perché è da lì che nasce tutto: il coraggio, i sapori, le radici e la speranza di un territorio che vuole raccontarsi per quello che è davvero.”
Un’identità, quella della Calabria e della sua Reggio, che Cogliandro racconta da sempre attraverso i suoi piatti, spesso legati a eventi culturali che ne esprimono l’essenza più profonda. Con le sue celebri “Cene d’Arte”, ad esempio, ha unito gastronomia e genialità, rendendo omaggio a maestri come Dalì, Picasso, Boccioni, Migneco e Verdi, in un dialogo costante tra sapori e bellezza.
Non è un caso che Giorgio Mulè abbia scelto proprio Reggio Calabria come prima tappa della Food Experience di “Panorama d’Italia”, riconoscendo in Cogliandro un simbolo di riscatto e orgoglio calabrese.
Questo recente premio si aggiunge a una lunga serie di riconoscimenti prestigiosi: dal Premio Borsellino (2016) al San Giorgio d’Oro e al Melvin Jones Fellowship Award (2017) dell’Associazione Lions. Oggi Cogliandro è un vero ambasciatore della Calabria nel mondo, protagonista di rubriche televisive e molto seguito sui social per la sua capacità di unire etica, estetica e sapore.
Accanto alla sua attività creativa, lo chef porta avanti progetti di solidarietà internazionale, come la Cucina Solidale in Gambia, e continua a promuovere la legalità attraverso il format educativo delle Cene della Legalità®, presentate in scuole e istituzioni italiane e internazionali.
Un impegno costante che conferma la sua visione della cucina come strumento di cultura, condivisione e speranza. A Roma, tra cinema, arte e gusto, la Calabria di Filippo Cogliandro è tornata protagonista: una Calabria che sa emozionare, che sa raccontarsi con gioia e orgoglio.
