“Nell’area dei magazzini generali andava salvaguardato l’interesse pubblico”

“Nell’area dei magazzini generali andava salvaguardato l’interesse pubblico”

Marco Ipsale

“Nell’area dei magazzini generali andava salvaguardato l’interesse pubblico”

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venerdì 05 Ottobre 2012 - 09:44

Il presidente della IV circoscrizione, Francesco Palano Quero, critica la vendita dell’edificio dei magazzini generali. Il quartiere già in aprile aveva dato parere negativo e richiesto che l’area, di alto valore strategico, fosse utilizzata per l’interesse della città e non per la costruzione di nuove residenze private

“Quello che immaginavamo si è verificato”. E’ il pensiero del presidente della IV circoscrizione, Francesco Palano Quero, in merito alla vendita da parte del Comune dell’edificio degli ex magazzini generali. Da un importo a base d’asta di 4 milioni e 890mila euro, l’immobile è stato venduto ad appena il 10 % dell’importo, 489mila euro, più il 30 % del nuovo immobile che verrà realizzato.

“Dove sta l’interesse pubblico di questa vendita? – chiede Quero -. Vengono costruite case ovunque quando in un’area come quella, pregiata e di fronte al mare, andrebbe realizzato qualcosa di utile per la città, come ad esempio il terminal crocieristico. Non c’è stata nessuna contrattazione per un’area dal valore importantissimo ed in cambio si ricevono solo altri immobili”.

Il consiglio circoscrizionale aveva paventato il tutto già in una delibera del 2 aprile di quest’anno, in cui esprimeva parere contrario alla variante per la destinazione urbanistica dei magazzini generali e dell’ex mercato ittico.

In quel parere, il Consiglio chiedeva anche all’amministrazione comunale di convocare una conferenza di servizi, aperta agli ordini professionali, alle associazioni di categoria, ai sindacati ecc., per uno studio sull’effettiva destinazione d’uso e valorizzazione degli immobili comunali di pregio architettonico e di quello aree di alto valore strategico e di posizione, come i magazzini generali e l’ex mercato ittico.

Il parere contrario era così motivato: “Il valore strategico dell’area è altamente rilevante e l’alienazione non risolve il problema finanziario. Non si comprende il senso e l’interesse pubblico nell’immettere nuove residenze nell’area”.

“Se non si interrompe l’iter – conclude Quero –, quello che è accaduto per i magazzini generali, accadrà anche per l’ex mercato ittico: verrà svenduto”. (Marco Ipsale)

8 commenti

  1. puzza di bruciato 5 Ottobre 2012 11:10

    Ma cosa si sarebbe dovuto costruire per l’interesse pubblico se dopo inaugurati molti costruiti per “interesse pubblico” sono già vecchi e con le manutenzioni che non vengono mai fatte e se sono fatte costano un’occhio della testa!!!!!

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  2. 'NDDRIA CAMBRIA 5 Ottobre 2012 13:57

    Interesse pubblico come quello della passeggiata a mare della quale il presidente se ne è sempre fregato?

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  3. NESSUNA IDEA…
    ma che tristezza, sento i commenti e non capisco come nessuno abbia in mente che una città non è fatta solo di palazzi e cemento. Avete mai sentito parlare di piazze, aree verdi, parchi per bimbi…acquari ( Genova ha un porto con tutto questo ) ma che assurdità una città strangolata dal caos dall’assenza di parcheggi da strade intasate nessuno ha in mente che basta piantare 4 alberie e mettere 2 panchine per fare felici anziani e bimbi e turisti. Poi i liberisti da 4 soldi diranno che occorre fare cassa…con questo bel dissesto hai visto che bel guadagno abbiamo fatto ?

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  4. IL PROBLEMA CARO FRANCESCO PALANO QUERO E’ CHE SE I PENSIERI RIMANGONO ALL’INTERNO DELLA PROPRIA TESTA NON CAMBIA NULLA, ADESSO HA SCOPERTO L’ACQUA CALDA????

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  5. Salvatore Vernaci 5 Ottobre 2012 16:10

    Su Facebook viene riportata questa considerazione di Gianfranco Scoglio, ex Assessore del Comune. “ Mi auguro che il Commissario Straordinario del Comune non aggiudichi l’ alienazione del complesso degli ex magazzini generali. Al Comune non servono appartamenti in permuta da vendere chi sa quando, ma entrate certe per ripianare il disavanzo di parte corrente derivante dal taglio dei trasferimenti da parte dello Stato e della Regione”.
    Non è il Commissario Straordinario del Comune che aggiudica l’appalto ma, ai sensi dell’art. 6 del Regolamento sull’alienazione dei beni patrimoniali, datato 21 luglio 2009, è il Dirigente, responsabile del procedimento che indice la gara, approva i risultati della medesima e stipula il contratto di vendita. Purtroppo la possibilità della permuta ( figura giuridica inconcepibile per le finanze del Comune, che non ha bisogno di appartamenti ma di liquidità), è stato sancita dall’art, 12 bis (il bis presuppone un’aggiunta postuma) del Regolamento, deliberato dal Consiglio Comunale. Quello che è strano, come si legge da notizie di Stampa, è che “la Commissione edilizia ha espresso parere favorevole di conformità allo strumento urbanistico” quando le Commissioni edilizie in Sicilia sono state abolite con legge regionale n.5 del 5 aprile 2011 e poi, il parere di conformità allo strumento urbanistico, che non è di competenza della ex CEC ma dirigenziale e, precisamente, del Dirigente del SUE (Sportello Unico per l’Edilizia) che, probabilmente, a Messina ancora non è stato istituito. Il dott. Luigi Croce, nella qualità, può unicamente verificare se tutto l’iter che ha portato all’alienazione sia stato scrupolosamente osservato, ricordandosi che, entro 90 giorni, dovrà stipularsi il contratto di vendita.Questi sono gli adempimenti di massima che l’Amministrazione ed il Responsabile del procedimento avrebbero dovuto seguire: Regolamento per l’alienazione degli immobili patrimoniali; delibera consiliare di approvazione del programma triennale delle alienazioni; verifica della regolare registrazione dei beni in alienazione nell’inventario; formale valutazione (stima) di massima dei beni, allegata al programma triennale di dismissione; delibera di Giunta di scelta della procedura di gara per l’alienazione e dei patti e condizioni della permuta, della valutazione individuale definitiva del bene, allegata al bando; della destinazione dei proventi della vendita; del cambio di destinazione d’uso; pubblicazione del bando di gara sulla GURS, su un quotidiano a carattere regionale, sul sito internet del Comune ed all’Albo pretorio.

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  6. mondo.salvatore 5 Ottobre 2012 20:22

    è più giusto dare quell’immobile dei magazzini generali ad uso del terminal crocieristico. dove sono tutte quei grandi uomini che si battevano perchè messina potesse essere un meta turistica, quando cera forse da incassare voti o denari? che vergogna ospitare i crocieristi nelle baracche fatte a bordo banchina, che vergogna farli passeggiare sui rifiuti o fra auto incivilmente parcheggiate col benestare dei nostri non vigili. dov’è la messina vanto della sicilia di un tempo?

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  7. no…magai iamma perchè non c’è arrivato prima…

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  8. Quero……trovi lei una soluzione

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