Le rumene, tra i 24 e i 38 anni, esercitando il meretricio stavano violando lo specifico divieto introdotto dal sindaco del centro tirrenico
REGGIO CALABRIA – Rimane costante l’impegno dell’Arma nell’attività di repressione e contrasto al fenomeno dello sfruttamento della prostituzione, purtroppo sempre attuale e particolarmente e particolarmente diffuso nel territorio della piana di Gioia Tauro. Questo nell’ottica del contrasto ai reati di genere, ancora più significativa in vista del 25 novembre, la Giornata internazionale contro la violenza contro le donne.
In tale ottica, nel corso di servizi svolti in fascia orario notturna, i militari della Compagnia di Gioia Tauro, hanno identificato e sanzionato tra le contrade di San Ferdinando sei donne straniere di origine rumena.
Più nello specifico, nell’espletare controlli mirati tra le contrade più isolate del Comune di San Ferdinando, i militari in ottemperanza al divieto dell’attività di meretricio, lungo le strade comunali, imposto da un’ordinanza adottata dal Comune di San Ferdinando, hanno contestato sanzioni amministrative per un ammontare di 1.200 euro a sei donne di origine rumena di età compresa tra i 24 e i 38 anni.
