La Cisl: "Asp, Papardo e Irccs non rispettano le linee guida regionali sulle piante organiche"

La Cisl: “Asp, Papardo e Irccs non rispettano le linee guida regionali sulle piante organiche”

La Cisl: “Asp, Papardo e Irccs non rispettano le linee guida regionali sulle piante organiche”

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martedì 29 Settembre 2015 - 10:04

Il sindacato esprime forti perplessità sulle piante organiche delle aziende sanitarie messinesi e chiede una presa di posizione dell'assessorato regionale

“Non ci è stato consegnato nessun atto aziendale, non rispettando le linee guida regionali che prevede una armonizzazione tra le previsioni e le nuove esigenze dell’Azienda”. La Cisl Funzione Pubblica rispedisce al mittente anche la proposta di dotazione organica dell’Irccs al termine dell’incontro al quale hanno partecipato il segretario generale della Cisl Medici Gianplacido De Luca, il responsabile del dipartimento Sanità della Cisl Fp, Antonio Costa e il componente Rsu, Nino Morano.

“Non sono stati specificati i posti vacanti e disponibili – chiariscono i sindacalisti – con specifica indicazione di quelli coperti con contratto di lavoro a tempo indeterminato e i posti vacanti e non disponibili. Ma non è stata effettuata nemmeno una previsione rispetto ai posti che presumibilmente si renderanno vacanti per cessazione dal servizio nel triennio 2105-2017 e successivamente dalla data di rideterminazione delle dotazioni organiche”.

La proposta di pianta organica prevedendo una massa finanziaria di quasi 19 milioni, ha evidenziato la Cisl, sfora il tetto di spesa assegnato dalla Regione, che ammonta a circa 12 milioni di euro. “Un azzardo – spiegano i rappresentanti di Cisl Fp e Cisl Medici – in quanto, in caso di mancato accoglimento da parte dell’Assessorato, comporterà una riconduzione al limite massimo consentito e quindi a una rivisitazione delle figure. Ciò si tradurrebbe in una scelta unilaterale dell’azienda senza possibilità di confronto sindacale”.

I rappresentanti dell’Irccs, a seguito del confronto con l’Assessorato Regionale, hanno informato il tavolo di confronto degli errori di calcolo e di assegnazione del relativo tetto di spesa, per cui mancherebbero nelle previsioni circa 2,3 milioni di euro e quindi si è ritenuto di attenersi ai parametri indicati dalle linee guida al fine di determinare il personale sufficiente a garantire prestazioni e funzionalità dei reparti per i previsti 155 posti letto.

“Tale ulteriore assegnazione – sostiene la Cisl – non giustificherebbe l’inevitabile sforamento del tetto di spesa”. Il responsabile del dipartimento Sanità della Cisl Fp, Antonio Costa, ha evidenziato come non “vi sia alcuna distinzione tra assistenza e ricerca, non siano state previste le quattro dirigenze delle professioni sanitarie, vi sia un errato inquadramento dei coordinatori che, come previsto dal contratto nazionale vanno inseriti come categoria D-S. Non sono state condivise, né si giustificano, le figure di tre terapisti dell’età evolutiva psicomotricisti, i profili atipici sanitari tecnici e amministrativi, un ingegnere, un architetto, quattro assistenti sociali, 23 vari profili tecnici, cinque dirigenti amministrativi, un avvocato, due analisti, cinque biologi, cinque tecnici di laboratorio biomedico. Mentre la presenza di figure amministrative è giustificata per l’Asp che deve fronteggiare un territorio vastissimo e una grande quantità di lavoro, non si comprendono le ragioni per l’Irccs”.

“Al di là dell’accoglimento di alcune proposte per la dirigenza medica – dichiara Gianplacido De Luca, segretario della Cisl Medici – rimangono forti perplessità per un giudizio positivo su tutta la proposta”.

“Abbiamo evidenziato delle criticità – dichiara il Segretario Generale della Cisl Funzione Pubblica Calogero Emanuele – che purtroppo ci portano ad esprimere un parere negativo per l’area del comparto per tutte le aziende ospedaliere messinesi: dall’Asp, al Papardo e infine all’IRCCS. Le rispettive dotazioni organiche, infatti, vengono proposte fotografando l’esistente e non guardando ai nuovi bisogni e ai dettati della normativa nazionale e regionale in tema di riconversione e rimodulazione della rete ospedaliera.

“A questo punto – concludono Emanuele e De Luca – ci aspettiamo una presa di posizione netta e ferma dell’Assessorato Regionale per riportare sui giusti binari le scelte operate dai manager delle aziende messinesi”.

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