Muore dopo operazione al pancreas, indagati 7 medici del Policlinico di Messina

Muore dopo operazione al pancreas, indagati 7 medici del Policlinico di Messina

Alessandra Serio

Muore dopo operazione al pancreas, indagati 7 medici del Policlinico di Messina

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lunedì 06 Marzo 2017 - 19:14

Lucia Sigari, 59 anni, è morta qualche ora dopo la rimozione di un tumore al pancreas Una operazione che, a detta dei medici, era riuscita alla perfezione. La famiglia ha chiesto l'intervento della magistratura che ha ordinato l'autopsia sul corpo della donna eseguita al Policlinico.

Un lungo ricovero, accertamenti clinici che hanno evidenziato molte complicanze, le dimissioni poi il ritorno in ospedale per l'operazione chirurgica al pancreas, conclusa nel pomeriggio del 27 febbraio. La stessa sera il cuore di Lucia Sigari, 59 anni, ha smesso di battere. A stroncarla sono state le sue complicate condizioni di salute?

Secondo i familiari no, o almeno non soltanto, visto che subito dopo l'intervento erano stati rassicurati dai medici sull'esito delle manovre chirurgiche. Per questo hanno presentato un esposto ai Carabinieri, assistiti dall'avvocato Giuseppe Romeo, ed hanno chiesto alla magistratura di valutare eventuali responsabilità dei camici bianchi del Policlinico che si sono occupati della loro cara.

La Procura di Messina ha già avviato gli accertamenti, sequestrato la cartella clinica della donna e ordinato l'autopsia per stabilire innanzitutto l'esatta causa della morte. L'esame è stato affidato ai dottori Bulla, Trombatore e Stimoli, che si sono riservati due mesi per depositare l'esito della loro consulenza. I sette sanitari che si sono occupati di lei, compresa l'equipe medica che l'ha operata, sono ora indagati per omicidio colposo.

L'ultimo caso di sospetta malasanità si è sviluppato tra l'inizio e la fine del mese scorso. La donna è stata ricoverata all'ospedale universitario lo scorso 3 febbraio perché in viso le si era acceso un preoccupante colorito giallastro. Ricoverata al reparto di Chirurgia generale, i medici dopo vari accertamenti le diagnosticano un tumore al pancreas e una sofferenza cardiaca.

In attesa che i valori si stabilizzassero pre procedere all'operazione, i medici dimettono la cinquantanovenne, che torna in ospedale il 26 febbraio per sottoposti all'operazione, cominciata di buon mattino, l'indomani, e terminata nel primo pomeriggio.

Usciti dalla sala operatoria, racconta il figlio della paziente, i medici comunicano che tutto è andato per il meglio, e la trasferiscono in terapia intensiva. Poi però il cuore della signora comincia ad accellerare i propri battiti in maniera anomala e, poco prima della mezzanotte, smettono di battere.

Alessandra Serio

4 commenti

  1. MessineseAttenta 7 Marzo 2017 16:45

    Va bene tutto, ma cosa c’è di anormale nella morte di una signora con un tumore al pancreas (tra i più devastanti e mortali dei tumori)?
    Ma non si sta esagerando con tutta questa mania, tendente, in realtà, ad ottenere cospicui risarcimenti?
    Ora basta!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  2. MessineseAttenta 7 Marzo 2017 16:45

    Va bene tutto, ma cosa c’è di anormale nella morte di una signora con un tumore al pancreas (tra i più devastanti e mortali dei tumori)?
    Ma non si sta esagerando con tutta questa mania, tendente, in realtà, ad ottenere cospicui risarcimenti?
    Ora basta!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  3. Sono pienamente d’accordo con lei messineseattenta. E per una volta anche con la redazione che non ha pubblicato i nomi dei medici. Tale sensibilità dovrebbe essere estesa a tutti i casi di presunta malasanità. Lasciamo lavorare tranquilli i medici, se sbagliano è legittimo che la parte lesa pretenda chiarimenti nelle sedi opportune, ma non è giusto che un operatore serio si veda sbattere nella cronaca come un mostro criminale ed incompetente

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  4. Sono pienamente d’accordo con lei messineseattenta. E per una volta anche con la redazione che non ha pubblicato i nomi dei medici. Tale sensibilità dovrebbe essere estesa a tutti i casi di presunta malasanità. Lasciamo lavorare tranquilli i medici, se sbagliano è legittimo che la parte lesa pretenda chiarimenti nelle sedi opportune, ma non è giusto che un operatore serio si veda sbattere nella cronaca come un mostro criminale ed incompetente

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