Policlinico, l'Usb dice no ai trasferimenti di operatori sanitari e ausiliari

Policlinico, l’Usb dice no ai trasferimenti di operatori sanitari e ausiliari

Policlinico, l’Usb dice no ai trasferimenti di operatori sanitari e ausiliari

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martedì 05 Giugno 2018 - 07:23

L'organizzazione sindacale evidenzia i disagi per gli operatori interessati ai provvedimenti

Nuovo comunicato dell’USB sulle condizioni degli operatori sanitari all’interno di alcune strutture ospedaliere con particolare attenzione per il Policlinico.

“ Gli operatori sono sottoposti ad uno stress insopportabile- si legge nella nota firmata per il coordinamento da Rosa Lisitano Esecutivo Nazionale Sanità U.S.B- vuoi per la carenza di personale, vuoi per gli orari senza adeguato riposo tra un turno e l'altro, vuoi per l'età. Adesso ci si è messo anche, come ultimo tassello di puzzle infernale, la disorganizzazione creata dai vertici aziendali dell AOU, con scelte a dir poco discutibili. Gli operatori sanitari del Policlinico Universitario stanno per essere rimescolati all'interno delle strutture in maniera coatta e casuale facendo di fatto ricominciare, in reparti completamente nuovi, personale che è avanti con l età, e che è sfiancata fisicamente e psicologicamente, e per cui affrontare il nuovo incarico,potrebbe causare gravi patologie” L’Usb chiede quindi di annullare il trasferimento di OSS e Ausiliari dell'Azienda perché potrebbe causare disagi. Ulteriore criticità riguarda la riduzione del salario per alcuni OSS (operatori socio sanitari) che usciranno dai turni: “ L'azienda aveva il dovere d'informare preventivamente i lavoratori lasciandogli la possibilità di decidere se accettare o no il trasferimento. Uno ius variandi unilaterale,, non è possibile legalmente. Questi trasferimenti creano un danno al dipendente. Nulla impedisce anche di pensare che l'Azienda, con la improvvisa riduzione della retribuzione ad un proprio lavoratore stia ponendo gradualmente in essere dei comportamenti che potrebbero essere finalizzati all'uscita definitiva dal lavoro del medesimo dipendente. Comportamenti che potrebbero definirsi persino vessatori. Il Dlgs 61/2000 cita che il mutamento dell'orario di lavoro è legittimo solo se c'è un accordo scritto fra le parti, nel quale si evinca il consenso del lavoratore stesso. Invece, si è arrivato all'assurdo di una situazione in cui il lavoratore si è ritrovato stravolta la sua situazione lavorativa, senza nessun preavviso. Pertanto, si invita l'Azienda a desistere dall'adozione dei provvedimenti di trasferimento che sono in evidente violazione della normativa di riferimento e dello Statuto dei Lavoratori, restando come USB pronti a tutelare i diritti dei nostri iscritti in tutte le sedi”

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