Flop delle Asp in Sicilia, deficit record a Messina

Flop delle Asp in Sicilia, deficit record a Messina

Giuseppe Spano

Flop delle Asp in Sicilia, deficit record a Messina

sabato 27 Agosto 2011 - 08:35

Sforato il budget prefissato dalla Regione Siciliana, quattro manager a rischio licenziamento

Era inevitabile che prima o poi si arrivasse alla resa dei “conti”, dal vertice conclusosi alla presidenza della Regione Sicilia sono scaturiti venti di guerra ed adesso quattro manager delle Asp rischiano il licenziamento per aver sforato il budget determinato da Palazzo dei Normanni, così stabilisce la normativa rigidamente perentoria.
I manager “sotto processo” sono Salvatore Giuffrida (Asp di Messina), Giuseppe Calaciura (Catania), Salvatore Oliveri (Agrigento) e Franco Maniscalco (Siracusa) che non hanno ottenuto i risultati prefissati nel piano di rientro determinato al momento dell’insediamento.
La maglia nera spetta all’Asp di Messina, dove il deficit si aggira sui 18 milioni di euro rispetto al budget prefissato, segue l’Asp di Catania con 16 milioni di euro, Agrigento si attesta sui 4 milioni mentre Siracusa registra un buco di 900mila euro.
In particolar modo la situazione dell’azienda messinese appare critica e nonostante si sia passati da un deficit di oltre 60 milioni del 2009 a quello più ridotto del 2010 la scure del commissariamento potrebbe arrivare anche in riva allo Stretto.
Il presidente Raffaele Lombardo vuol definire la situazione entro una settimana, dopo attenta valutazione delle controdeduzioni dei manager e nonostante lo stesso governatore siciliano riconosca i meriti dei massimi dirigenti delle quattro aziende sanitarie, si mostra deciso sulle soluzioni da adottare per coloro che non hanno ottenuto il pareggio contabile. Naturalmente la soluzione, non certo indolore, sarebbe quella del commissariamento.
“Sebbene i manager abbiano ampiamente motivato e spiegato i motivi del mancato raggiungimento dell’obiettivo” – ha affermato Lombardo – “non potremo che comminare le sanzioni previste dalla legge. Certo, dobbiamo precisare che oggi la sanità siciliana funziona meglio. I manager sono partiti da deficit pesantissimi. Nessuno mette in discussione la loro abnegazione, ma i conti vanno fatti quadrare. Adesso – ha concluso Lombardo – valuteremo la questione insieme a Russo e i suoi dirigenti perché durante il vertice di ieri è stato tutto verbalizzato, dopo di che si arriverà a una conclusione”.
Nel corso dell’incontro svoltosi a Palermo tra i manager, il presidente della Regione Sicilia e l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, gli stessi dirigenti hanno indicato l’eccessivo ricorso alla mobilità dei pazienti, che spesso si affidano a strutture ospedaliere non controllate dalle Asp e che fa lievitare i costi per le stesse aziende, quale causa principale dello sforamento dei bilanci di gestione. (Giuseppe Spanò)

2 commenti

  1. mandateli a zappare la terra arsa dal calda africano ed avranno modo di sudarsi il pane che ora mangiano a tradimento.

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  2. Vedrete che a pagare saranno ancora una volta i cittadini messinesi che si vedranno ridotti ulteriormente i servizi.
    Quello che non funziona è l’intero impianto della riforma Russo-LOmbardo. E hanno la faccia tosta di dire che la Sanità siciliana è migliorata! Ormmai tra cittadini e burocrazia politica la separazione è netta.

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