Tagli al 118, gli autisti soccorritori chiedono un incontro alla Regione

Tagli al 118, gli autisti soccorritori chiedono un incontro alla Regione

Tagli al 118, gli autisti soccorritori chiedono un incontro alla Regione

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lunedì 04 Settembre 2017 - 09:55

In vista dei tagli al numero delle ambulanze senza medico a bordo gli autisti soccorritori chiedono chiarezza sulle sorti della categoria e ribadiscono l'importanza del loro ruolo

Gli autisti delle ambulanze sono preoccupati per le sorti della categoria in base al decreto (al momento congelato) dell’assessore Gucciardi sul riordino della rete ospedaliera.

In una nota del segretario regionale dell’AASI, Stefano Casabianca, si chiede un incontro urgente con l’assessore per chiarire i dubbi sulla questione.

“L’associazione autisti soccorritori italiani, attenta alle problematiche inerenti i temi del settore sanitario, giorno dopo giorno, con il fattivo contributo di tutti, cerchiamo, con le continue segnalazioni ad enti ed istituzioni di far capire l’importanza del nostro ruolo. Dipendenti pubblici o privati o ancora volontari, insieme, in collaborazione con le figure sanitarie, cerchiamo di svolgere al meglio i compiti a noi assegnati, mettendoci in gioco in prima persona per fare sempre meglio. Condurre un’ambulanza, a molti sembra una cosa banale, una cosa semplice, priva di rischi, per molti semplici conducenti di un furgone. Tutto questo potrà sembrare vero, ma nel quotidiano, non è così. Vediamo impegnati autisti soccorritori nei servizi di 118, nei trasporti intra ed extraospedalieri, nelle assistenze a manifestazioni sportive, religiose, grandi eventi, nonché attività di protezione civile e formazione”.

Gli autisti soccorritori pertanto ribadiscono l’importanza del ruolo anche in riferimento a quanto dichiarato da Sirna a proposito del taglio delle ambulanze non medicalizzate (cioè senza medico a bordo). Sirna in realtà aveva evidenziato come la presenza di un medico sia sempre indispensabile per il paziente, sia per effettuare immediato soccorso sia per i collegamenti con l’ospedale più adatto al caso. Proprio per questo l’intenzione del direttore generale dell’ASP 5 è quella di aumentare il numero delle medicalizzate, senza incidere sui dati occupazionali relativi al sistema del 118 di Messina, che è un modello per tutta la Regione e non solo.

“Pur conoscendo ed apprezzando le capacità professionali del commissario dell’ASP di Messina- prosegue la nota- chiediamo chiarezza su rischi di tagli per la categoria e chiediamo una convocazione urgente presso il ministero della salute o l’assessorato regionale alla salute della regione Sicilia, nonché presso la VI commissione dell’ARS e presso la XII commissione affari sociali della Camera dei Deputati, per affrontare il tema. Ribadiamo la nostra piena disponibilità ad un incontro con il commissario dell’ASP di Messina, in un clima sereno e collaborativo”

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