La morte di Daniele Santamaria, annullati i proscioglimenti dei medici del Papardo

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La morte di Daniele Santamaria, annullati i proscioglimenti dei medici del Papardo

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venerdì 26 Dicembre 2014 - 10:55

La Corte di Cassazione ha chiesto una nuova udienza preliminare per la vicenda relativa al decesso della ex guardia giurata quarantenne di Villaggio Matteotti. Tre i medici indagati per falso e favoreggiamento.

E' da rifare l'udienza preliminare per individuare eventuali responsabilità della morte di Daniele Santamaria, l'ex guardia giurata del villaggio Mattotti morto il 21 aprile 2012 al Papardo. La V sezione della Corte di Cassazione ha annullato il proscioglimento dei sanitari Corrado La Manna, Marco Costa e Tindro Impalà, deciso nel 2013 dal Gup di Messina. Le accuse, contestate a vario titolo, sono di falso aggravato in atto pubblico e favoreggiamento. Sostanzialmente avrebbero alterato la documentazione medica, e poi mentito ai carabinieri per salvare i colleghi, sui tempi e le modalità di primo soccorso del quarantenne. Subito dopo la sua morte, infatti, la moglie e la figlia diciottenne hanno presentato un esposto lamentando il fatto che, secondo loro,l l'uomo aveva atteso troppo prima di essere visitato.

Santamaria era al pronto soccorso del Papardo alle 4,20 accompagnato dal padre. Accusava forti dolori al braccio sinistro ed alla spalla e –secondo quanto indicato nella denuncia- ha spiegato ai responsabili del servizio di ricezione che si sentiva male e che i dolori aumentavano e che aveva urgente bisogno di un medico. Per tutta risposta sarebbe stato invitato solo ad attendere. Dopo mezz’ora d’inutile attesa Daniele Santamaria si era accasciato ed era morto. Una ricostruzione contesta dai vertici dell’azienda Papardo: "Il paziente ha atteso solo dieci minuti prima di essere ricevuto.I medici hanno valutato il caso come codice verde, non ritenendolo grave. I sanitari, dopo il malore, hanno provato invano a rianimarlo".

In prima battuta n 2013, sulla scorta dei risultati dell'inchiesta, il giudice per l'udienza preliminare aveva concuso che non c'erano responsabilità a carico dei tre sanitari, ai quali non viene comunque imputata la morte della guardia giurata. Ma la Suprema Corte, su ricorso dei legali della famiglia, gli avvocati Diego Foti ed Enrico Basile, ha chiesto un nuovo vaglio preliminare, che sarà effettuato il prossimo 21 gennaio. (Al.Ser.)

2 commenti

  1. Papardo..?
    come sfondare una porta aperta…
    attenzione al reparto di neurologia….poco efficiente..
    e anche a quello di neurochirurgia..( sono corsi ai ripari..e periodicamente..su un noto quotidiano cittadino..si cantano le lodi dello stesso..ma che lodi non sono..)

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  2. Papardo..?
    come sfondare una porta aperta…
    attenzione al reparto di neurologia….poco efficiente..
    e anche a quello di neurochirurgia..( sono corsi ai ripari..e periodicamente..su un noto quotidiano cittadino..si cantano le lodi dello stesso..ma che lodi non sono..)

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