Al Castello Gallego, dal 5 al 7 ottobre 2012, il workshop promosso dall’Ente Parco dei Nebrodi, dall’Università degli Studi di Palermo e dall’Associazione Italiana per l’Ingegneria Naturalistica (AIPIN)
Dal 5 al 7 ottobre 2012, al Castello Gallego di Sant’Agata di Militello, tre giorni densi di appuntamenti in occasione del convegno internazionale su ingegneria naturalistica e difesa del territorio promosso dall’Ente Parco dei Nebrodi, dall’Università degli Studi di Palermo – Dipartimento di Biologia ambientale e Biodiversità, dal Centro Interdipartimentale di Ricerche sulla Interazione Tecnologia-Ambiente (CIRITA) e dall’Associazione Italiana per l’Ingegneria Naturalistica (AIPIN) in collaborazione con il Comune di Sant’Agata di Militello e con il sostegno economico di Snam Rete Gas.
Le prime due giornate saranno riservate ai seminari mentre la terza sarà dedicata alla visita dei luoghi del comprensorio del Parco dei Nebrodi in cui sono stati realizzati gli interventi sul territorio con particolare riferimento a quelli compiuti dalla Snam Rete Gas per il potenziamento del metanodotto.
Il workshop costituisce la naturale prosecuzione del primo incontro preparatorio realizzato sei mesi fa a Galati Mamertino, in cui si era attuata un’approfondita analisi dello stato idrogeologico siciliano con particolare attenzione alla necessità di prestare la massima cura del territorio attraverso la manutenzione dello stesso utilizzando le moderne tecniche di ingegneria naturalistica quali la reggimentazione delle acque superficiali, la piantumazione di specie erbacee e legnose autoctone, la realizzazione di opere in legname e muretti a secco, tutti interventi finalizzati alla mitigazione del rischio idrogeologico, al recupero ed alla riqualificazione delle aree degradate.
Il convegno di ottobre costituirà per gli organizzatori la riconferma, dopo oltre un ventennio, dell’impegno tecnico e scientifico per la riduzione del rischio idrogeologico, grazie alle loro competenze professionali riconosciute in ambito nazionale ed internazionale che permetteranno un’accurata disamina dello stato attuale del territorio nebroideo, una realtà idrogeologica particolare e delicata che negli ultimi due anni ha dovuto patire gravi disastri legati soprattutto ad una inadeguata programmazione e ad una carente manutenzione del suolo. (Giuseppe Spano’)
