Sbarchi, la Lega: è un "assalto" alla Calabria, oltre 40mila migranti approdati solo quest'anno

Sbarchi, la Lega: è un “assalto” alla Calabria, oltre 40mila migranti approdati solo quest’anno

Redazione

Sbarchi, la Lega: è un “assalto” alla Calabria, oltre 40mila migranti approdati solo quest’anno

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mercoledì 17 Agosto 2022 - 18:15

Saccomanno: Salvini ha solo difeso l'Italia e gli italiani, contro l'ex ministro dell'Interno processi-farsa che non si terrebbero in nessun Paese civile

REGGIO CALABRIA – Gli sbarchi dei migranti? Secondo il coordinatore regionale della Lega Gianfranco Saccomanno, con «oltre 40mila migranti nel 2022» siamo davanti a un vero e proprio «assalto alla Calabria con centinaia di barconi e migliaia di migranti! Un vero esodo che ha invaso il nostro territorio e che ha messo in gravi difficoltà le Istituzioni, che non riescono a programmare e integrare chi proviene da guerre e situazioni d’invivibilità».

Prima ‘parcheggiati’ e poi liberi di creare bidonville? Inconcepibile

Gianfranco Saccomanno, segretario regionale della Lega
Il coordinatore regionale della Lega Gianfranco Saccomanno

«Non è concepibile – rileva tra l’altro l’ex sindaco di Rosarno – che queste persone vengano parcheggiate sotto il sole e poi lasciate libere di trovare delle soluzioni sul territorio, creando poi le bidonville che ci sono a San Ferdinando, a Rosarno, a Crotone, ecc.

La Lega sul punto ha le idee molto chiare e ribadisce che potrà varcare le frontiere solamente chi ha i requisiti di legge e potrà poi correttamente integrarsi e vivere degnamente. Oggi ciò non avviene e le persone vengono trattate in modo disumano e senza alcuna tutela.
È ora di rendersi conto che la politica della Sinistra è completamente fallita e che bisogna ritornare alla difesa strenua dei confini, anche a costo di finire sotto processi farsa».

«Processi-farsa contro Salvini, ha solo difeso gli italiani»

Matteo Salvini, che da ministro dell’Interno nell’opinione di Gianfranco Saccomanno «ha difeso l’Italia e gli italiani», è sottoposto a «processi che in nessun altro Paese civile si sarebbero mai celebrati. Una piccola parte della magistratura utilizza, molto probabilmente, questi strumenti per fare politica. 

Però, con tali condotte si squalifica l’intera categoria e tanti Magistrati, che, invece, spesso rischiano la vita per fare il proprio dovere fino in fondo. Questi comportamenti sono da condannare pesantemente e non possono essere oltre tollerati da chi crede nella democrazia ed in uno Stato civile e giusto».  

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