Tir in città: le richieste del comitato pendolari dello Stretto

Tir in città: le richieste del comitato pendolari dello Stretto

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venerdì 19 Ottobre 2012 - 08:37

Pietro Interdonato, presidente del comitato, ha chiesto il divieto dei tir in città almeno dalle 7 alle 22 e soprattutto sul viale Europa e sul viale Boccetta. Richieste di controlli anche sulla questione Caronte e Bluferries. Come per il comitato "La nostra città", anche per loro la concessione di Rada San Francesco non va rinnovata. Nel pomeriggio altro sit in del comitato "La nostra città" in via La Farina, dove tre settimane fa perse la vita Natale Lembo

Fuori i tir dalla città. Frase sentita e risentita senza risultati. Ora, sulla questione, interviene ancora il presidente del Comitato Pendolari dello Stretto, Pietro Interdonato.

La richiesta del Comitato al commissario straordinario di Messina, Luigi Croce, è sempre la stessa, vietare il transito dei mezzi pesanti in città, “quantomeno nella fascia oraria dalle ore 7 alle ore 22 – si legge nella nota – ed in particolare sul viale Boccetta e sul viale Europa, sollecitando Rfi a predisporre il transito delle merci su rotaia”.

Conseguentemente a ciò, Interdonato ha chiesto al ministro dei trasporti che la concessione per gli approdi di Rada San Francesco e per il terminal Tremestieri, in scadenza rispettivamente nel 2013 e nel 2014, non venga rinnovata.

La richiesta è la stessa di quella avanzata dal comitato “La nostra città” nei giorni scorsi. Comitato che oggi pomeriggio, anche per questo venerdì, sarà in via La Farina, di fronte all’Istituto Nautico, per ricordare Natale Lembo, ultima vittima del traffico pesante cittadino e per protestare poiché a tre settimane dall’evento nulla è cambiato.

Interdonato interviene anche sulla difficile situazione dei 69 lavoratori marittimi della Caronte&Tourist a rischio posto di lavoro, chiedendo al ministro del lavoro di accertare eventuali violazioni di legge per quanto riguarda “il rispetto delle forme contrattuali del lavoro marittimo subordinato, la corresponsione sulle retribuzioni di contributi previdenziali e le ritenute fiscali nelle misure di legge, il rispetto delle normative di sicurezza della salute dei lavoratori in particolare per l’emissione di rumore e di polveri sottili all’interno delle navi”.

Anche per Bluferries il Comitato Pendolari dello Stretto chiede all’Agcm – Autorità garante della concorrenza e del mercato, chiede che venga accertata “la violazione delle regole di mercato e concorrenza e l’abuso di posizione dominate per l’accordo con Bluferries sul costo del biglietto per l’attraversamento dello Stretto, sulla maggiorazione nell’ipotesi in cui il biglietto abbia validità superiore a tre giorni e soprattutto sul nolo di tre navi che risultano di proprietà di Amedeo Matacena tenute ferme nei porti di Messina e Reggio Calabria per evitare la libera concorrenza”.

6 commenti

  1. I TIR ci sono a tutte le ore. La xxxxxxx ai danni dei cittadini dalla famiglia e dalle istituzioni si compie ogni giorno. Eppure sarebbe tanto semplice se ci fosse gente onesta nelle amministrazioni

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  2. Interdonato parla e scrive a sproposito.
    Da un lato chiede che le concessioni di C&T non vengano rinnovate, dall’altro si preoccupa della situazione lavorativa dei 69 lavoratori a rischio licenziamento.
    Ma se le concessioni non vengono rinnovate, che fine faranno TUTTI i lavoratori di C&T che lavorano a Rada S. Francesco e Tremestieri?
    Va bene la proposta di vietare il traffico pesante in certi orari, ma addirittura auspicare che non vengano più rilasciate le concessioni è assolutamente una cosa assurda. Interdonato, fatti da parte che qui le cose sono serie e in gioco c’è il futuro di tantissime famiglie. Quindi, cerchiamo di sparare meno minchiate.

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  3. Chiacchere al vento, da decenni! Che cosa è cambiato, nulla!! Allora si continua a prendere i cittadini per il sedere con comitati che spuntano come i funghi ma che non hanno una minima utilità per Messina. La maggior parte di coloro che protestano sono stati contrari alla costruzione del Ponte sullo Stretto che avrebbe risolto in UN SOL COLPO il problema della schiavitù da attraversamento senza se e senza ma di Messina e Villa San Giovanni!!

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  4. Liberare la rada San Francesco dovrebbe essere un priorità

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  5. E’ bello parlare sulle spalle degli altri…Il sig Interdonato così come il comitato la nostra città,sicuramente non rischia il posto di lavoro….E’ bello dire non rinnoviamo la concessione,mandiamo a casa tutti,tanto ormai a Messina cosa resta?…NIENTE il nulla…Ha ragione Messeion a cosa servono questi comitati? Solo a giocare sulla pelle degli altri…Quello che serve è la strada del mare,solo quella, a mio avviso può risolvere il problemadei TIR ..una soluzione che non c’è la volontà di fare…non interessa a nessuno…Diamo addosso ai Franza e alla C&T che danno lavoro a centinaia di persone…ma tanto a chi interessa? E come dice pino1962 “cerchiamo di sparare meno minchiate”.

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  6. Io prenderei a calci nel sedere qualche cafone e maleducato che lavora alla xxxxxxx e che si fà forte perchè in gruppo o meglio perchè si crede lo sceriffo della rada…ma l’educazione ce l’hanno???

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