Consuntivo 2013, la minoranza: "Non condividiamo la condotta gestionale e politica"

Consuntivo 2013, la minoranza: “Non condividiamo la condotta gestionale e politica”

Consuntivo 2013, la minoranza: “Non condividiamo la condotta gestionale e politica”

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sabato 28 Giugno 2014 - 14:43

Il bilancio è stato approvato con sei voti favoreli e due contrari. Di seguito la dichiarazione di voto del gruppo di minoranza formato dal capogruppo Domenico Cifalà, Claudio Urso e Sonia Basile.

“Le risultanze contabili afferenti il conto consuntivo per l’esercizio 2013, ci danno modo di esprimere le nostre valutazioni e considerazioni in merito alle scelte, di carattere politico e amministrativo, che le hanno generate. Dall’analisi dei dati economici, si evince che la gestione finanziaria di competenza ha maturato un saldo positivo pari ad € 83.903,55, dovuto essenzialmente all’incremento delle entrate (tra cui quelle tributarie come Imu e Tosap elevate al massimo), che ha così rideterminato il disavanzo di amministrazione al 31/12/2013 ad € 442.440,17. Ma l’aspetto che appare maggiormente in controtendenza rispetto alle annualità precedenti, è quello inerente la disponibilità di cassa a fine esercizio pari a € 302.627,53, riconducibile alla riscossione di importanti residui attivi (indennità di esproprio mercato ittico e capannone, trasferimenti regionali per investimenti) realizzatasi nell’arco della seconda metà dell’anno e a fronte della quale, se da un lato si è registrata una maggiore regolarità nel pagamento di forniture di beni e servizi, con effetti sicuramente benefici sulla qualità di erogazione degli stessi, dall’altro si è provveduto all’assunzione di impegni con eccessiva disinvoltura e non sempre nell’ossequioso e scrupoloso rispetto dei principi contabili sanciti dagli art.191 e 163 del Tuel; una pericolosa tendenza che continua a perdurare anche per l’esercizio in corso minacciando il raggiungimento degli obiettivi individuati nel piano di riequilibrio decennale.

Ma è soprattutto la gestione dei servizi indispensabili a suscitare le nostre maggiori perplessità, laddove ad una ormai cronica mancanza di programmazione si è sopperito attraverso l’estemporaneo ricorso a provvedimenti spesso rivolti più in favore di telecamera che ad una effettiva e sostanziale risoluzione delle criticità esistenti. Per quanto riguarda la pulizia del territorio, la raccolta e il conferimento dei rifiuti, continuiamo ad arrancare passivamente tra una proroga e l’altra della gestione commissariale dell’Ato, senza aver creato nessun valido presupposto ai fini di una riorganizzazione futura del sistema, improntata su criteri di efficienza ed economicità e calibrata sulle reali esigenze della cittadinanza; ma è stata la gestione del servizio acquedotto, già deficitaria, è vero, anche in precedenza, a far registrare livelli di approssimazione mai visti finora, con costi di erogazione incrementati a dismisura a causa di un discutibile e caotico utilizzo delle fonti di approvvigionamento (si ricorda a tal proposito che la fornitura dall’Alcantara ha toccato la cifra esorbitante di 232.000 Euro, ben 40 mila in più rispetto all’anno precedente),e della mancanza di una adeguata azione mirata all’efficientamento della rete idrica.

Pertanto, alla luce delle osservazioni sopra esposte, rimarcando, inoltre, la preoccupante propensione all’esternalizzazione di alcuni servizi con le relative ripercussioni a danno del bilancio dell’Ente, nonché la scarsa incisività dimostrata nella partecipazione a bandi regionali e statali principalmente in materia di edilizia scolastica, esprimiamo la nostra intenzione di votare in maniera contraria all’approvazione del conto consuntivo 2013, non potendo asseverare e condividere la condotta gestionale e politica da cui esso discende.

Si precisa, altresì, che quanto fin qui evidenziato, non vuole essere inteso quale mero esercizio retorico nell’ambito della rituale dialettica che intercorre tra maggioranza e opposizione, ma intende rappresentare, ribadendo l’immutata disponibilità al dialogo e al confronto costruttivo, uno sprone ulteriore rivolto all’Amministrazione a cercare di fare di più e meglio, con l’auspicio che la crescente esperienza via via maturata possa essere foriera di iniziative strategiche e decisionali capaci di perseguire l’interesse superiore della collettività”.

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