Addio Sogas, si riapre il dibattito sull’Aeroporto del Mela: da Milazzo c’è già chi dice no

Addio Sogas, si riapre il dibattito sull’Aeroporto del Mela: da Milazzo c’è già chi dice no

E. Rigano

Addio Sogas, si riapre il dibattito sull’Aeroporto del Mela: da Milazzo c’è già chi dice no

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venerdì 26 Agosto 2011 - 13:01

L’ex sindaco Nino Nastasi: «La città del Capo non può diventare piattaforma logistica della provincia di Messina». Il consigliere provinciale Ciccio Italiano: «Chi pensa ad una scelta così dissennata si metta l’anima in pace»

La dismissione della Sogas ha spaccato il fronte politico alla Provincia Regionale di Messina. La frattura tra Udc e maggioranza dovrà inevitabilmente essere risolta prima della discussione del bilancio consuntivo, sul quale si continuano a condensare preoccupanti nubi. La tenuta della coalizione elettorale che ha portato Nanni Ricevuto alla presidenza dell’ente è fortemente a rischio e preoccupa anche per tutte le questioni amministrative e programmatiche che dovranno essere risolte. Tra queste, appunto, il nodo infrastrutturale legato all’aeroporto di riferimento dei messinesi, che viene scelto dal mercato ma può essere “imboccato” da scelte politiche.

L’amministrazione Ricevuto, ha sempre puntato forte sulla Sogas e sul “Tito Minniti”, tenendo come “seconda scelta”, per tutta una serie di ragioni, la realizzazione di un nuovo aeroporto nell’area del Mela. Eppure, la dismissione votata in aula, come prevedibile, ha risvegliato le ambizioni di tutti coloro i quali hanno sempre creduto che una soluzione fortemente percorribile potesse essere la costruzione di nuove piste proprio sul territorio provinciale. Tra questi c’è il consigliere della zona tirrenica, Tonino Calabrò (vedi qui) e tutta una serie di comitati a sostegno dell’opera. Ma c’è anche chi dice no, come l’ex sindaco di Milazzo, Nino Nastasi, che commenta: «La decisione del consiglio spiana la strada al dissennato progetto di costruire un aeroporto nella Piana di Milazzo. Così, dopo la scelta dell’Asi di realizzare l’autoporto, la vendita dell’ex scalo ferroviario, la svendita del Centro Mercantile, si concretizza il disegno di trasformare Milazzo nella piattaforma logistica della provincia di Messina, in barba alle potenzialità turistiche sostenute dalla posizione geografica e da un imponente patrimonio paesaggistico».

Critico anche in consigliere provinciale del Pd, Ciccio Italiano: «La decisione del consiglio provinciale di liberarsi delle azioni della Sogas è una scelta di buon senso e di ottima amministrazione. Va pure detto, però, che ad una scelta saggia non può seguirne una dissennata e quindi chi pensa che il voto dell'aula possa riaprire la strada all'ipotesi di un aeroporto nel territorio di milazzo, si metta l'anima in pace. La città del capo non può e non deve subire ulteriori servitù, non può e non deve diventare una piattaforma logistica per gli interessi particolari dei gruppi di potere e deve, finalmente, puntare ad uno sviluppo alternativo a quello industriale, che sta uccidendo le famiglie». CORRELATI IN BASSO GLI ULTIMI ARTICOLI SULL’ARGOMENTO

7 commenti

  1. La grande ricchezza di Catania è l’aeroporto, mi meravigliano le parole del dott. Nastasi. E’ proprio un’opera come questa che permetterebbe di far sviluppare tutta l’area di Milazzo dal punto di vista turistico. Non capisco… forse per lui è meglio vedere la raffineria..

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  2. …e dopo i NO PONTE…ecco i NO AEREOPORTO….per la serie non abbiamo bisogno di soldi…e di lavoro…l’ex sindaco dice delle potenzialità turistiche di Milazzo…vero peccato che quest’estate volevo visitare il castello ed era chiuso, il problema della spazzatura!?…mah…..

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  3. Bisogna pensare alla grande e in senso di benefici collettivi.
    Il miglior aereoporto che potrebbe servire anche Messina e le Eolie, ma anche il resto dell’Isola è la piana di Torrenova, Un grande aeroporto internazionale ben collegato con piccoli aerei al resto dell’Isola ben dotati di scali locali e intermedi. Trenitalia ci ha abbandonati, le autostrade del mare sono state un bel progetto, ma noi siciliani siamo fermi. Non ci resta che volare.
    Era ora che si abbandonasse la Sogas. Ora via gli altri carrozzoni e speriamo anche che vadano via anche i politici del disastro messinese!

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  4. Qualunque cose possa servire da sviluppo per il nostro territorio viene boicottata….la provincia più turistica della sicilia e la seconda del sud italia senza aereoporto….ma caddamuni a facci

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  5. I milazzesi sono capaci di lamentarsi di tutto. Si lamentano dell’area industriale (che ha portato benefici economici e anche sotto l’aspetto demografico) perchè limita il loro potenziale turistico e ora si lamentano dell’aereoporto. Come vorreste dar slancio al vostro turismo?!Con la spazzatura nelle strade forse…?!

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  6. evidentemente su quell’area hanno già altri interessi in contrasto con il possibile aeroporto

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  7. Senti, senti.
    Vorrei sapere cosa abbia fatto, l’ex sindaco, per proteggere il territorio milazzese dal fenomeno del mattone selvaggio autorizzato soprattutto sul litorale di ponente (palazzoni insulsi)e nella piana (villette camuffate da depositi agricoli).
    Lo stesso poi come ingegnere non mi sembra che si sia caratterizzato molto per ambientalismo . Spulciando le cronache locali di qualche tempo fa mi sembra che egli sia stato il progettista di un’opera che fece parecchio scalpore ossia una diga sotterranea in una fiumara messinese per scopi agricoli . Alla faccia del basso impatto ambientale . Ha perduto un’altra buona occasione per non dire ….amenità .

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