Ai domiciliari habitué dei furti in auto

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martedì 11 Dicembre 2012 - 11:21

Lo scorso 1 dicembre Carlo Lamazza era stato denunciato dai poliziotti per ricettazione e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso. Gli agenti lo avevano riconosciuto mentre si aggirava tra le auto in sosta in una via del centro

Uno scassinatore seriale. Ecco come gli agenti della sezione volanti hanno definito il cinquantatreenne Carlo Lamazza. A lui ieri pomeriggio sono andati a notificare un aggravamento pena dell’obbligo di firma trasformato in arresti domiciliari. Lo scorso 1 dicembre proprio Carlo Lamazza era stato denunciato dai poliziotti per ricettazione e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso. Mentre si aggirava tra le auto in sosta in una via del centro era stato riconosciuto dai poliziotti e conoscendone lo spessore criminale e i numerosi precedenti per furto aggravato, avevano perquisito la sua vettura trovando numerosi arnesi da scasso utilizzati generalmente per forzare portiere di auto, nonché altro materiale, probabile oggetto di furto. La perquisizione era stata poi estesa all’abitazione del cinquantatreenne, a Cataratti, e qui erano stati trovati centinaia di Cd e DVD, decine di paia di occhiali, cinquanta caricabatterie per telefoni cellulari, pendrive, peluches, giocattoli di ogni tipo ed una bicicletta che sono stati sequestrati e trasportati negli uffici della Caserma Calipari dove successivamente diversi cittadini hanno riconosciuto alcuni oggetti come propri.

5 commenti

  1. E’ giusto pubblicare le foto dei ladri, degli assassini… quindi perché tanta delicatezza usata per i dipendenti pubblici che truffano questa città? Vogliamo guardarli e riconoscerli per strada…

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  2. Hai perfettamente ragione.In effetti anche le facce dei dipendenti che hanno rubato vogliamo vedere.perchè qui si tratta di furto a tutti gli effetti.. e vorrei aggiungere pero che il ladro seriale non lo condannerei,alla fine Messina è una città che ti costringe a fare certi pensieri..io ho 26 anni,studente universitario con una famiglia precaria che non puo nemmeno darmi due euro per un panino e non riesco a trovare nessun tipo di lavoro in questa.ma proprio nessun tipo….non ho il coraggio di fare certe cose,ma se ci sono giovani che si danno a fare cose non giuste io ritengo che la responsabilità non vada addebitata tutta alla persona che ha commesso il reato ma anche a coloro che hanno permesso che succedesse tutto cio..Viviamo in una città che ritengo sia la peggiore in italia sotto tutti i punti di vista…non c’è speranza di potere vivere bene e tranquillamente dove sei nato e cresciuto..Io spero vivamente intanto che quelle 81 persone dello iacp vengano prima obbligate a lavorare gratis per il corrispettivo numero di ore rubate e dopo avere pareggiato il conto licenziati in tronco senza alcuna giustificazione. Non so i sindacati cosa posso dire a riguardo..c’è gente che desidera un lavoro piu di ogni altra cosa,poi vedere queste scene non puoi che mangiarti le mani come sto facendo io adesso.

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  3. Le foto dei dipendenti comunali assenteisti e truffatori, le vogliamo vedere tutti per sapere che faccia ha chi ci deruba giorno dopo giorno.

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  4. considerato che vivi in una città che ritieni la peggiore d’Italia, ti consiglierei di andartene fuori dalle balle; è proprio questo il ragionamento tipico del messinese menefreghista pronto comunque a giustificare un delinquente che non è responsabile delle proprie azioni ma quasi vittima di un sistema che lo costringe a fare quello che fa; ma quello che mi fa specie è che a scrivere un commento del genere è un giovane ragazzo universitario!!!! non c’è alcuna speranza che questa città riesca in qualche modo a risollevarsi, più mi guardo intorno e più me ne convinco, che peccato.

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  5. Infatti il tuo consiglio lo prendero alla lettera dopo avere conseguito la laurea..il messaggio che volevo mandare io era di tutt’altra natura che tu molto probabilmente non sei riuscito a cogliere…Non ho giustificato nessuna azione del rapinatore..voglio solamente dire che se questa fosse una città che offrisse alternative al furto,molto probabilmente certe cose non succederebbero…anche io ho pensato a fare cose storte per racimolare qualche soldo visto che alternative ai lavori di call center e porta a porta non ce ne sono…non ho il coraggio per fare certe cose nè è mia intenzione di farla..ma quando una persona arriva a non avere scelte puo anche fare dei pensieri strani… In ogni caso l’intenzione di andare via c’è da tanto tempo,non credo proprio che mi mancherà la mia città..quando posso cerco sempre di andare via…pero questo è un delitto…non dare la possibilità ad una persona di potere vivere nella città in cui è nato.

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