Il messinese Angelo La Via confermato alla guida di Aism Sicilia

Il messinese Angelo La Via confermato alla guida di Aism Sicilia

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lunedì 13 Maggio 2013 - 11:18

In Italia sono 65 mila le persone con sclerosi multipla, circa 43 mila sono donne. In Sicilia sono oltre 5 mila. La sclerosi multipla è una malattia grave del sistema nervoso centrale, cronica, imprevedibile e progressivamente invalidante

Angelo La Via, 51 anni, è stato confermato alla guida del Coordinamento Regionale AISM. La Via, messinese, anche per i prossimi tre anni, rappresenterà l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla in Sicilia e coordinerà l’attività delle nove sezioni distribuite in tutto il territorio regionale.

“Il referente degli oltre 5 mila siciliani con sclerosi multipla e delle loro famiglie” preferisce considerarsi La Via, che già in questi anni ha portato avanti un dialogo “serrato” con l’Assessorato regionale alla Sanità e con i centri clinici della Regione per offrire alle persone con sclerosi multipla sempre maggiori e migliori servizi puntando al miglioramento della qualità di vita delle persone e delle loro famiglie.

“L’associazione mette sempre al centro la persona – ha affermato La Via –. In questi anni abbiamo lavorato per offrire a tutti i siciliani le stesse possibilità di cura. Abbiamo aperto un dialogo con la Regione che ha dato i suoi frutti. Un anno fa è nata la “rete” tra l’assessorato della Salute, l’associazione italiana sclerosi multipla, i neurologi specializzati in sclerosi multipla e i pazienti con i loro familiari con la reciproca assunzione di impegni e responsabilità. Un percorso che porta la firma di un dirigente che oggi ricopre il ruolo di assessore. A Lucia Borsellino va il mio grazie personale e quello dell’associazione per la strada che abbiamo fatto e per quella che faremo”.

Angelo La Via è stato confermato nel suo ruolo dal coordinamento regionale che si è riunito a Catania. “Il Sistema Sanitario è posto di fronte a una sfida importante: ricercare soluzioni e strategie che garantiscano da una parte l’inviolabile diritto alla salute dei cittadini e la soddisfazione dei loro bisogni; dall’altra, l’efficace utilizzo delle risorse attraverso adeguati processi organizzativi e gestionali. È evidente che le scelte tradizionali non sono più sufficienti a garantire un sistema di servizi adeguato alle esigenze delle persone con sclerosi multipla. E allora bisogna che tutti ci rimbocchiamo le maniche. Chi lotta può perdere, ma chi non lotta ha già perduto. Ne sono pienamente consapevoli, sulla propria pelle, tutti coloro che hanno la sclerosi multipla. E noi, Associazione delle persone con sclerosi multipla, non possiamo deludere nessuna di queste persone. Per noi la difficoltà può e deve essere, prima di tutto, un’opportunità. Sapendo che ci sono minori risorse pubbliche e private a sostenere la nostra lotta alla sclerosi multipla, dobbiamo riuscire a realizzare strategie e trovare soluzioni efficaci ed efficienti. Diventa sempre più urgente ripensare, riprogrammare, ricostruire la rete della sclerosi multipla, una rete nella quale ogni “anello” (Assessorato, Centri Clinici, Neurologi, Associazione) è consapevole del proprio ruolo e si assume impegni e responsabilità. La sfida non è rappresentata solo dalle problematiche legate all’accesso sostenibile all’innovazione terapeutica nell’ambito di un’area ad alto impatto sociale ed economico quale è la sclerosi multipla. Ma, considerando lo scenario attuale, la sfida importante per il prossimo futuro è rappresentata dall’impegno di “ripensare” all’organizzazione dei Centri Clinici e definire percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali che costituiscano la base di un Sistema Sanitario capace di soddisfare contemporaneamente i bisogni delle persone con sm e le esigenze legate alla sostenibilità, efficacia ed efficienza. Per questo siamo certi che potremo contare sulle Istituzioni e, principalmente, sull’Assessore Regionale alla salute Lucia Borsellino che già in passato ha affrontato con professionalità e competenza numerose problematiche legate alla sclerosi multipla. L’impegno di tutti deve essere quello di creare una rete solida e coesa che mira a un unico obiettivo: garantire a ogni persona con sclerosi multipla una migliore qualità di vita e il diritto di vivere la propria esistenza oltre la malattia. “Un mondo libero dalla Sclerosi Multipla è un mondo in cui, già oggi, la malattia non ha l’ultima parola sulla vita delle persone (…) in cui le persone con sclerosi multipla sono libere di vivere come tutti: senza paure, ombre, in piena autodeterminazione”.

In Italia sono 65 mila le persone con sclerosi multipla, circa 43 mila sono donne. In Sicilia sono oltre 5 mila. La sclerosi multipla è una malattia grave del sistema nervoso centrale, cronica, imprevedibile e progressivamente invalidante. La malattia viene loro diagnosticata tra i 20 e i 30 anni, proprio nell’età più ricca di progetti, quando si investe nella vita familiare e lavorativa, nei sogni, nei progetti, negli affetti. Ogni anno vengono diagnosticati 2000 nuovi casi: uno ogni 4 ore. Di questi nuovi casi, ogni anno, 1.200 persone sono donne.

Un commento

  1. questa associazione sta in piedi da quasi trentanni, ed ancora parlano in burocratese… certo non è giusto dare facili illusioni alle persone colpite da questa malattia…….. ma vi invito a leggere…
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/11/13/metodo-zamboni-nicoletta-mantovani-rinata-dalla-sclerosi-multipla/412488/

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