VIDEO - Scommesse illegali, sequestrati 10 milioni di beni all'imprenditore La Valle

VIDEO – Scommesse illegali, sequestrati 10 milioni di beni all’imprenditore La Valle

Redazione

VIDEO – Scommesse illegali, sequestrati 10 milioni di beni all’imprenditore La Valle

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mercoledì 24 Marzo 2021 - 07:59

Operazione "Last bet" della Guardia di finanza. E' considerato uomo di spicco del clan Mangialupi

MESSINA – I finanzieri del Comando provinciale di Messina hanno dato esecuzione ad un decreto di confisca di beni per un valore di oltre 10 milioni di euro nei confronti di Domenico La Valle, 61 anni e della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di ps per 5 anni. La complessa attività investigativa – disposta dalla Direzione distrettuale antimafia peloritana (di cui si è già occupata ieri Tempostretto, leggi qui) trae origine da mirati approfondimenti sviluppati dagli specialisti del Gruppo investigazione criminalità organizzata del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Messina, con specifico riferimento al redditizio settore del gioco e delle scommesse illegali.

In tale ambito, secondo quanto acquisito dalle Fiamme Gialle messinesi La Valle, noto imprenditore locale, risulterebbe tra gli elementi apicali di un’importante quanto strutturata consorteria mafiosa, egemone nella zona sud di Messina, dedita al sistematico ricorso a metodi violenti per imporre, anche con atti estorsivi, la propria posizione di monopolio nello specifico settore, notoriamente di interesse delle mafie.

I finanzieri hanno “riletto” in un’ottica nuova i numerosi procedimenti penali in cui risultava coinvolto sin dalla fine degli anni ’90 (da cui invero usciva assolto), comprese le dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia. Emergerenne come avesse acquisito il ruolo di riferimento del clan Trovato del rione “Mangialupi” di Messina nella gestione delle bische clandestine, nonché nella distribuzione dei videopoker. Dopo la disgregazione dell’originaria compagine associativa per via della carcerazione dei capi e del percorso di collaborazione con la giustizia intrapreso da altri, La Valle – secondo quanto emerso dalle indagini – avrebbe assunto un controllo pressoché esclusivo delle attività illegali della famiglia, costituendone il punto di riferimento “imprenditoriale” e facendo da contraltare al ruolo “operativo” ricoperto dai fratelli Trovato.

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