Nervi tesi tra Messinambiente e Ato3, Di Maria minaccia le dimissioni

Nervi tesi tra Messinambiente e Ato3, Di Maria minaccia le dimissioni

Francesca Stornante

Nervi tesi tra Messinambiente e Ato3, Di Maria minaccia le dimissioni

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mercoledì 14 Novembre 2012 - 16:59

Al centro della querelle i finanziamenti fermi nelle casse dell'Ato3. Il commissario di Messinambiente Di Maria pronto a mollare, quello dell'Ato3 Trimboli spiega perchè non può versare le somme.

Non c’è pace nel settore rifiuti in città. L’incontro di ieri in Prefettura aveva fatto ben sperare che il peggio fosse passato e invece è sempre più caos. Superato lo scoglio stipendi, i dipendenti hanno ricevuto nelle scorse ore la mensilità di settembre, adesso il nodo da sciogliere riguarda le altre somme che Messinambiente dovrebbe ricevere dall’Ato3 che intanto per pagare subito i salari ai lavoratori ha trasferito alla partecipata circa 800.000 euro. Una querelle, quella dei trasferimenti di somme tra Ato e Messinambiente, che va avanti da tempo e che oggi assume connotati preoccupanti. Cerchiamo di ricapitolare quanto accaduto. Dei 18 milioni di euro arrivati dal Governo il commissario Croce ha destinato a Messinambiente 3.100.000 euro che sarebbero serviti per stipendi e servizio di raccolta. Questi soldi sono stati versati nelle casse dell’Ato3 che avrebbe dovuto girarli in quelle di Messinambiente ma al momento è rimasto tutto fermo. In queste condizioni il commissario della partecipata Armando Di Maria non può più continuare a lavorare e sta seriamente pensando alle dimissioni. Questa mattina era andato a Palazzo Zanca per parlare direttamente con il commissario Croce e spiegare i motivi di questa decisione, l’ex procuratore però non era al Comune e dunque tutto rinviato. A rischio c’è come sempre il servizio di raccolta dei rifiuti che dopo l’emergenza dei giorni scorsi è ripreso regolarmente ma che senza ulteriori finanziamenti rischia di bloccarsi di nuovo. I fornitori non fanno più credito alla società, tra circa dieci giorni si riproporrà il problema del gasolio e nel frattempo i lavoratori hanno maturato anche un’altra mensilità. Il commissario Di Maria non comprende i motivi per cui il commissario dell’Ato3 Michele Trimboli si opponga al trasferimento delle somme.

“E’ vero che c’è un problema che riguarda la regolarità del Durc per Messinambiente e che da mesi ormai non vengono versati i contributi ma questo per me non è sufficiente a bloccare il pagamento delle somme. Ieri in Prefettura lo stesso commissario Croce ha chiaramente detto che è pronto a riprendere i soldi versati all’Ato3 e a girarli a Messinambiente assumendosi ogni responsabilità pur di non precipitare in una nuova emergenza” spiega Di Maria.

Abbiamo raggiunto telefonicamente anche il commissario dell’Ato3 Trimboli che invece spiega che esistono motivi ben precisi per cui, in queste condizioni, non può assolutamente trasferire le somme a Messinambiente. “ La partecipata ha un Durc irregolare per 2.482.000 euro, dall’inizio del 2012 non sono più stati versati contributi ad Inps ed Inail. Dal 26 settembre è stato messo in atto il cosiddetto "Intervento sostitutivo" che nei contratti pubblici si concretizza nel pagamento da parte della stazione appaltante (in questo caso l’Ato3), direttamente a Inail e Inps , dell'importo corrispondente all'inadempienza contributiva segnalata nel Durc. Il 22 ottobre l’Inps ci ha dato un ultimatum: entro 30 giorni dovrà essere saldato il debito contributivo in un’unica soluzione. Scaduto quel termine scattano gli estremi di reato penale che ricadrebbe esclusivamente sulla mia persona”, spiega il commissario Trimboli.

Negli uffici dell’Ato3 intanto si lavora per trovare una soluzione alternativa, l’unica speranza però è che arrivino altri finanziamenti altrimenti non si potrà fare diversamente. Al momento non è ipotizzabile che nuove somme giungano da Palazzo Zanca, forse potrebbero esserci circa 7milioni della Regione ma sono tutte ipotesi. La certezza è che se il 21 novembre la situazione sarà esattamente quella di oggi i soldi nelle casse dell’Ato3 serviranno a saldare il debito contributivo all’Inps. (Francesca Stornante)

3 commenti

  1. MAI VISTO NESSUNO CHE PENSA SERIAMENTE ALLE DIMISSIONI…..IN QUESTA CITTA’.

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  2. perchè giocare sempre sulle spalle dei lavoratori.
    non si può sempre fare affidamento al senso di responsabilità degli operai,in quanto,sappiano i signori amministratori e o commissari che la pazienza alla fine.
    non ci si può aggrappare a cavilli, è necessario erogare le somme per gli stipendi ai lavoratori di ogni ente eo partecipate.
    non si scherza con il pane dei nostri figli.

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  3. a tutti l’hannu attaccari.
    non si gioca con le persone

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