Scontro tra agronomi, Giaimi replica a Tignino: "Accuse infondate, lo querelo"

Scontro tra agronomi, Giaimi replica a Tignino: “Accuse infondate, lo querelo”

Redazione

Scontro tra agronomi, Giaimi replica a Tignino: “Accuse infondate, lo querelo”

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giovedì 21 Febbraio 2019 - 11:10

Potatura alberi: durante una seduta di commissione Tignino aveva accusato il predecessore di essere dipendente delle ditte che eseguivano i lavori

Ho appreso da diversi organi di informazione che il dott. Tignino, incaricato dal sindaco della gestione delle alberate cittadine, durante la seduta della I Commissione consiliare del 18 febbraio mi ha accusato di essere stato, nel periodo in cui avevo l’incarico di Esperto a titolo gratuito per il verde pubblico del sindaco Accorinti, un dipendente di ditte che eseguivano i lavori di potatura per il Comune di Messina.
A suo dire, ciò avrebbe portato il sottoscritto a rivestire la duplice figura di “controllore e controllato”.
Ho atteso un paio di giorni nella vana speranza che il dott. Tignino smentisse le frasi riportate, sebbene ho avuto certezza che egli le avesse effettivamente pronunciate in aula.
Non essendo pervenuta alcuna rettifica, mi trovo costretto a smentire personalmente quanto affermato e a tutelare i miei diritti innanzi all’Autorità Giudiziaria.
Non sono mai stato un dipendente di qualsivoglia ditta addetta alle potature nei cinque anni di mandato del sindaco Accorinti, né lo sono mai stato negli anni precedenti e successivi. Basterebbe acquisire un estratto contributivo INPS per verificarlo con estrema agevolezza. Ho, invece, avuto un contratto di collaborazione con la ditta vincitrice dell’appalto pubblico (e non a trattativa privata) inerente il monitoraggio di circa 3.000 alberi, cui hanno partecipato i più prestigiosi professionisti a livello nazionale.
Per di più, faccio notare che il sottoscritto aveva il ruolo di consulente Esperto, per cui non ha mai ricoperto il ruolo di Direttore dei Lavori, né tantomeno di Collaudatore, e non ha mai prodotto alcun documento che certificasse la regolare esecuzione tecnica dei lavori, anche perché mai sollecitato in tal senso dall’Ufficio Tecnico comunale. Di conseguenza, i mandati di pagamento emessi dal Direttore dei lavori, di qualunque tipologia, non sono mai stati subordinati al parere del sottoscritto.
Desta meraviglia, inoltre, che il presidente della Commissione, consigliere Libero Gioveni, ne abbia immediatamente dato notizia sui social («IL CONTROLLORE SAREBBE ANCHE IL CONTROLLATO!!!»), salvo poi dedicare la seduta del 4 marzo all’approfondimento della questione, con la convocazione, oltre che, nuovamente, del dott. Tignino, anche del dirigente del settore tecnico. Ciò non sembra coerente, visto che non si è ritenuto opportuno sentire anche l’accusato, oltre all’accusatore, se l’obiettivo reale è quello di raccogliere tutti gli elementi per una completa valutazione della vicenda.
Alessandro Giaimi

Un commento

  1. Caro Alessandro ,solo chi non conosce la tua lealtà e correttezza poteva esprimere tale parere.giammichele

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