Scuole chiuse a Messina. Ma ci sarà tempo da allerta rossa?

Scuole chiuse a Messina. Ma ci sarà tempo da allerta rossa?

Daniele Ingemi

Scuole chiuse a Messina. Ma ci sarà tempo da allerta rossa?

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mercoledì 08 Febbraio 2023 - 20:33

Ecco cosa accadrà il 9 febbraio sullo Stretto di Messina

METEO MESSINA – A seguito dell’intensa ondata di maltempo che si prepara ad investire tutta la costa ionica della Sicilia, dal ragusano al messinese ionico, il Dipartimento Regionale della Protezione Civile ha emanato una allerta meteo rossa su tutta la fascia orientale dell’Isola. Anche la città di Messina vi rientra, tanto che è stata disposta, legittimamente per ragioni di sicurezza, la chiusura delle scuole, di ogni ordine e grado, e dell’Università.

Ma sulla città ci sarà un tempo da allerta rossa?

La risposta è no. Come avevamo già preannunciato qualche giorno fa, in questo articolo, “L’area dello Stretto di Messina dovrebbe rimanere ai margini di questo peggioramento, trovandosi al riparo dall’Aspromonte, con qualche pioggia che potrebbe sconfinare nella parte sud dello Stretto giovedì”. In sostanza anche se è stata emanata una allerta rossa, sulla carta, sulla città dello Stretto non avremo condizioni meteo da “allerta rossa”, visto anche che il microclima di Messina e la sua morfologia sono totalmente diverse da località, come Taormina o Fiumefreddo, aperte ad est ed esposte agli umidi flussi orientali e quindi interessate dal maltempo di domani.

Ecco il gioco esercitato dai forti venti di levante che sbattono contro l’Aspromonte

Perché Messina sarà al riparo?

Le grandi nubi cariche di pioggia rimarranno al di fuori dello Stretto, scaricando intense precipitazioni sul versante orientale aspromontano, e sulla zona ionica. Difatti, in ogni configurazione barica che vede l’instaurarsi delle correnti orientali o nord-orientali, che dall’alto Ionio muovono in direzione della Sicilia orientale, il baluardo montuoso eretto dall’Aspromonte mantiene le città di Reggio e Messina sotto una parziale “ombra pluviometrica”, impedendo lo sfondamento di nuclei precipitativi organizzati, capaci di portare eventi precipitativi intensi, a differenza di quanto invece accade sul catanese e il siracusano, dove invece i nuvoloni carichi di pioggia provenienti dallo Ionio, non incontrando alcun ostacolo, raggiungono la fascia costiera, apportando piogge e rovesci, esacerbati dalla presenza di importanti catene montuose, come il massiccio dell’Etna o gli Iblei, che fanno da barriera (il cosiddetto effetto “stau”), contribuendo ad ammassare nubi e precipitazioni nelle zone sopravento.

Anche i modelli a risoluzioni maggiori evidenziano come la zona dello Stretto sarà saltata dal peggioramento

Anche sotto l’aspetto del mare e del vento la città peloritana dovrebbe rimanere schermata, con il vento di levante che aggirando le coste calabresi si affaccerà indebolito sullo Stretto come una componente da Sud nella parte meridionale dello Stretto, e da N-NE nell’imbocco nord. Il mare nello Stretto non subirà sostanziali variazioni, se non un aumento del moto ondoso nella parte più meridionale del bacino, dove entreranno onde rifratte da SE dallo Ionio che si renderà molto agitato (forza 6), fino al pomeriggio di venerdì.

2 commenti

  1. Articolo molto interessante. Quel che resta è l’impressione che nelle strutture regionali che si occupano di allerte meteo vi sia una sostanziale ignoranza delle specificità dell’area dello Stretto, che, in casi come questo, può portare, al massimo, a chiudere scuole senza necessità, ma che, al contrario, in casi opposti, rischia di condurre a sottovalutare situazioni diverse che, invece, possono portare a fenomeni alluvionali estremi, ma non riconosciuti per carenza di conoscenze. Come quasi sempre dalla Regione e dalle sue strutture c’è solo da aspettarsi approssimazione mista ad arroganza.

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  2. Ma il nostro caro sindaco, per forza deve imitare il precedente? Questa chiusura generalizzata delle scuole a tutto discapito della cultura dei nostri figli a che pro? Messina è una città molto ampia che si sviluppa in lunghezza: non ha alcun senso non tenere conto delle differenze territoriali penalizzando ingiustificatamente tutta la città. Forse è una buona parte di chi sta al Comune e alla nostrana protezione civile che dovrebbe tornare a scuola… Forse la chiudono sempre perché, come per Cateno De Luca, gli è sempre stata ostica.

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