Benvenuti sul viale della Libertà: una strada principale, ma dimenticata

Benvenuti sul viale della Libertà: una strada principale, ma dimenticata

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Benvenuti sul viale della Libertà: una strada principale, ma dimenticata

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martedì 10 Aprile 2018 - 05:43

La segnalazione è del consigliere della V circoscrizione Marcello Cannistraci che interpella l'amministrazione Accorinti sullo stato di abbandono in cui versa l'intero viale della Libertà.

E’ la strada principale che unisce il centro alla zona nord della città e viceversa, è l’arteria più trafficata e frequentata ogni giorno dai messinesi che si spostano da e verso il centro, in estate diventa anche tappa obbligata per chi si dirige verso la riviera. Eppure i problemi che affliggono il viale della Libertà sono tanti e nel tempo piuttosto che essere risolti si sono incancreniti. A segnalarli, lanciando un sos al sindaco Accorinti e agli assessori che si occupano di Manutenzioni, Viabilità, Arredo Urbano, De Cola, Cacciola e Ialacqua, ma anche alla Soprintendenza, è il consigliere della V circoscrizione Marcello Cannistraci.

Il viaggio inizia dal primo tratto del viale della Libertà che propone, come evidenza il consigliere, un marciapiede alberato parallelo al muro di cinta del Museo, in cui però la potatura sembra un optional. Ciò comporta che la fioritura degli alberi oscuri totalmente le plafoniere di illuminazione non dando luce giusta e dovuta a quel tratto di strada, creando vari problemi ai cittadini. Proseguendo il percorso troveremo la villetta Belfiore totalmente al buio da un bel po’ di tempo, ma soprattutto dimenticata dalle normali manutenzioni di scerbatura e potatura, per non parlare della pulizia della stessa, depredata dai giochi, unici intrattenimenti per i bambini che la potrebbero frequentare. Per Cannistraci però il pericolo maggiore si trova nel marciapiede lato monte dove si trova l'antica Chiesa del Ringo. Da ben quasi due anni e mezzo proprio accanto alla scalinata della Chiesa, c'è un tratto interdetto che racchiude un pregiato plesso architettonico noto come "Palazzo Formento". Parecchi anni sono trascorsi in attesa di un ripristino del percorso che si snoda all'incirca per 25 metri di tratto inutilizzabile per transito di pedoni, recintato da transenne e reti di sicurezza. Proprio qui accade l'inverosimile, racconta il consigliere, perché accanto alle transenne vengono parcheggiate le macchine in sosta e talvolta anche in sosta vietata cioè "in doppia fila". Lo slalom delle persone che attraversano questo tratto, viene percorso inverosimilmente nella strada dove di normale routine transitano anche ad alta velocità i mezzi. Per questo motivo Cannistraci chiede un percorso alternativo per l'incolumità del cittadino sia abile che differentemente abile, per non parlare di mamme con carrozzelle e i loro bambini.

E poi i due punti finali: i semafori intelligenti per l'attraversamento pedonale da mare verso monte e viceversa, non sono attivi e sono inesistenti soprattutto nel punto strategico dell'attraversamento del Museo/all'Ingresso del Tennis e Vela, in quanto i mezzi da ambedue i lati arrivano ad alta velocità. Le fioriere che delimitano il tram dalla linea tranviaria alla strada sono provviste di impianti idrici che ad orario dovrebbero innaffiare la flora inesistente. Tale impianto ha delle falle nei tubi di conduttura idrica, per questo motivo gli schizzi e zampilli d'acqua arrivano dall'altra parte del marciapiede. Perciò si richiede l'immediato intervento di ripristino e soprattutto un preventivo decoro con l'inserimento di piante.

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