L'autismo e l'importanza degli stimoli genitoriali: le coccole, il gioco, le carezze

L’autismo e l’importanza degli stimoli genitoriali: le coccole, il gioco, le carezze

L’autismo e l’importanza degli stimoli genitoriali: le coccole, il gioco, le carezze

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giovedì 19 Febbraio 2015 - 06:55

Il gioco, il movimento, le coccole come opportunità per promuovere la ripresa dello sviluppo fisiologico nei soggetti autistici e con difficoltà di sviluppo. Saranno queste le tematiche affrontate domenica a Palazzo Zanca nel corso di un seminario alla presenza di Nuni Burgio.

Domenica 22 Febbraio si terrà presso il Comune di Messina, Palazzo Zanca, un seminario veramente speciale su una tematica delicata e di non facile comprensione come l’autismo. L’Autismo è in fortissimo aumento in tutti i paesi e, come fenomeno, ha acquisito la fisionomia di una vera e propria pandemia, ancora sottovalutata e di cui si conosce poco. Nuni Burgio è una donna che dopo aver individuato su di sè i tratti dell’autismo, sta dedicando se stessa a scoprirne, attraverso un delicato lavoro di consapevolezza, i contorni più nascosti, per offrire a chi la ascolta e legge, alcune comprensioni di quel mondo che non è affatto un "mondo a parte" ma ci riguarda tutti, e lo fa da una angolazione molto particolare, lo fa dal di dentro, genitorialmente. Chiamando in causa i genitori e familiari dei figli con difficoltà di sviluppo, ma anche tutti coloro che in vario modo subiscono gli effetti di una sviluppo ancora incompleto e in divenire. Si tratta di ritrovare un modo fisiologico e naturale per rimettere in moto energie sopite o bloccate, di farlo nel luogo elettivo: la famiglia nella sua quotidianità. E chi è più adatto a fare tutto ciò se non i genitori ed una famiglia allargata, coloro che madre natura ha deputato essere maggiormente coinvolti emotivamente e fisicamente nella crescita del proprio figlio? Si tratta di scoprire, con grande consapevolezza, l'importanza di coccole, carezze, abbracci, massaggini, solletico, gioco – la lista è lunga e, a causa della sua fisiologica spontaneità affettiva, bellissima per tutti – con l’obiettivo di risvegliare, reimpostare, riorganizzare attività ludiche, affettuose, coccolative, di movimento, bloccate da una genitorialità che, nella storia dell'uomo e fino all'avvento dell'aumento esponenziale dei nostri figli dalla crescita più delicata, non ha mai conosciuto una reale necessità di consapevolizzare le sue pratiche fisiologiche. Tutto questo, lungi dal distogliere dalle terapie, diventa il terreno fertile dove le terapie necessarie potranno veder esprimere il massimo della loro efficacia nel aiutare questi figli nel raggiungimento della loro massima espressione possibile. Il seminario è aperto a tutti previa prenotazione.

Giuseppe Currò

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