Impiegati comunali e dipendenti delle aziende che lavorano per conto dell’Ato 1 per la raccolta dei rifiuti uniti dal mancato pagamento delle retribuzioni
La crisi economica degli enti pubblici e delle società di gestione si è abbattuta non solo sui servizi erogati ma anche sui dipendenti.
A Tortorici gli oltre 100 dipendenti comunali non hanno ancora percepito gli stipendi di settembre, ottobre e novembre, ritardi legati alla carenza di liquidità ed ai mancati trasferimenti della Regione Siciliana che rende problematica anche l’erogazione dei servizi essenziali.
Lo sciopero generale, proclamato dai segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Clara Crocè, Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai, per giovedì 13 dicembre, giunge dopo un lungo periodo di riunioni sindacali e di proteste dei dipendenti giunti allo stremo dopo il fallimento del tentativo di conciliazione avvenuto lo scorso 14 novembre alla Prefettura di Messina.
Sempre il 13 dicembre, ma stavolta a Sant’Agata di Militello, un’altra categoria di lavoratori sarà in piazza per richiedere il pagamento degli stipendi arretrati.
Si tratta dei dipendenti delle aziende che lavorano per conto dell’Ato 1 per la raccolta dei rifiuti che serve ben 33 Comuni, da Capo d’Orlando a Tusa.
Si tratta della vertenza in corso presso le aziende Multiecoplast s.r.l., Consorzio Fasteco e Lo Vano Giuseppe che gestiscono il servizio per conto dell’ATO ME 1 e che a tutt’oggi, così come dichiarato dai rappresentanti sindacali, Carmelo Pino della Fp Cgil, Enzo Testa della Fit-Cisl e Nunzio Musca della Uil, non hanno ottemperato agli obblighi contrattuali ed, in particolare, al pagamento delle retribuzioni dei mesi di luglio, agosto, settembre, ottobre e novembre nonché all’applicazione integrale del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro.
Lo sciopero, precedentemente fissato per oggi, è slittato al 13 dicembre e segue l’esito negativo dell’incontro palermitano tra i responsabili dell’Ato Me 1, i rappresentanti sindacali ed il commissario regionale per l’emergenza rifiuti Maurizio Norrito.
La Regione, nel corso della riunione, ha confermato la mancanza di fondi per far fronte all’emergenza ed ha rimesso tutto ai 33 Comuni, che dovrebbero anticipare le somme dovute alla Società d’Ambito per procedere al pagamento delle mensilità arretrate ed assicurare il servizio di raccolta fino alla definitiva uscita delle Ato prevista per il prossimo 31 dicembre.
(Giuseppe Spano’)
