L'amministrazione assicura bandi e prorghe per lunedì, Casa Serena ancora nel limbo

L’amministrazione assicura bandi e prorghe per lunedì, Casa Serena ancora nel limbo

Francesca Stornante

L’amministrazione assicura bandi e prorghe per lunedì, Casa Serena ancora nel limbo

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venerdì 28 Marzo 2014 - 18:30

Nuovo vertice tra il Sindaco Accorinti, l’assessore ai servizi sociali Mantineo, il dirigente del Dipartimento Bruno, il segretario/direttore generale Le Donne e i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Orsa per discutere di Casa Serena e servizi sociali.

L’intenzione era chiara già da alcune settimane. Per l’amministrazione Accorinti Casa Serena chiuderà il tempo necessario per effettuare gli interventi di messa a norma della struttura. Dovrebbe dunque essere una chiusura temporanea. Ma i dubbi sono tanti. I lavori appaltati e pronti a partire dureranno 270 giorni, questi interventi però non sono gli unici di cui Casa Serena ha bisogno. E dunque le perplessità sul temporaneo/definitivo sono inevitabili. In queste settimane durissime le reazioni di sindacati, anziani e lavoratori che hanno promesso battaglia, oggi un nuovo vertice ha riunito allo stesso tavolo il Sindaco Accorinti, l’assessore ai servizi sociali Mantineo, il dirigente del Dipartimento Bruno, il segretario/direttore generale Le Donne e i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Orsa. La proroga per Casa Serena, come per tutti i servizi sociali, scade il prossimo lunedì. Naturalmente però la struttura rimarrà aperta almeno per un altro mese. L’intenzione dell’amministrazione è di fare una proroga per trenta giorni per avere il tempo di trovare una sistemazione agli anziani e di trasferirli senza grossi traumi. I 101 lavoratori verrebbero invece riqualificati e ricollocati in altri servizi. Non solo nei servizi sociali canonici, ma anche in quelli che saranno attivati grazie alla legge 328 e poi in nuovi servizi che sono in cantiere e che potrebbero presto vedere la luce. L’assessore Mantineo ha annunciato infatti di voler fortemente istituire i segretariati sociali nei sei quartieri, tre centri sociali diurni per anziani, senza dimenticare anche l’asilo aziendale che a breve sorgerà a Palazzo Zanca. Tutti questi servizi dovrebbero garantire occupazione certa per i 101 operatori di Casa Serena. I sindacati però pretendono ulteriori garanzie.

“Prendiamo atto della scelta dell'amministrazione e chiediamo indicazioni tecniche chiare e precise su come saranno garantiti i livelli occupazionali, che ancora oggi tardano ad arrivare- ha dichiarato al termine della riunione la rappresentante sindacale dell’Orsa Servizi Francesca Fusco. La preoccupazione é che considerata l'imminente scadenza non si abbia il tempo necessario per porre in essere tutte quelle azioni utili a garantire gli operai, come Orsa Servizi non permetteremo che si perda un solo posto di lavoro. Abbiamo la necessità- continua la Fusco- di comprendere come attivare i percorsi di riqualificazione e ricollocazione se non si vuole andare incontro ad una macelleria sociale. Necessita quindi unificare la scadenza dei bandi dei servizi sociali del comune con la proroga prevista per Casa Serena, in modo da avere un tempo ragionevole per trovare soluzioni che non causino ulteriori sofferenze ad anziani e lavoratori.

Perplessità sono espresse da Calogero Emanuele, Bruno Zecchetto, Giuseppe Calapai e Carmelo Catania, rispettivamente segretari generali di Cisl Fp, Fnp Cisl, Uil Fpl e Uilp. “Il fatto che l’Amministrazione investa risorse per mettere a norma la struttura non equivale necessariamente a un impegno di mantenimento della stessa che potrebbe essere riconvertita anche per altri fini. Non ci convince – aggiungono – la generica decisione di chiusura di Casa Serena rassicurando con l'impegno di ricollocare i lavoratori in altri servizi. Non sappiamo ancora quali, non sappiamo dove, non sappiamo quanti e come. Non ci convince perché c'è disallineamento con gli altri servizi”.

C’è però anche un’altra ipotesi: mantenere aperta la struttura, anche durante i lavori, ma riducendo ulteriormente il numero di lavoratori e anziani che passerebbero rispettivamente da 101 (in part-time) a 15 e da 58 a 30. Una proposta messa sul tavolo dalla Cisl e che ha fatto infuriare la segretaria della Fp Cgil Clara Crocè che pretende la tutela di tutti i lavoratori. “Così non è possibile andare avanti, l’Amministrazione deve essere chiara e deve dire cosa intende fare dei lavoratori dei servizi sociali Il sindaco Accorinti – ha affermato Clara Crocé – porta avanti una tesi, l’assessore ai servizi sociali Mantineo un’altra, il risultato è che il caos continua a regnare sovrano. Il prossimo 31 marzo dovrebbero essere pubblicati i nuovi bandi e invece ci troviamo ancora in alto mare. Nessun confronto sui numeri , sulle clausole a garanzia dei livelli occupazionali e sulle risorse stanziate . L’Assessore Mantineo ancora non ha contezza del numero di lavoratori in atto impegnati in tutti i servizi sociali. “I nuovi bandi devono tenere conto anche dei lavoratori che in atto hanno trovato occupazione grazie al sacrificio dei colleghi che hanno donato le ore. I rappresentanti aziendali della FPCGIL delle cooperative Genesi – CESIM- Progetto VITA –ALBA –LILIUM –CAS . – sono pronti alla mobilitazione nel caso in cui l’Amministrazione non dovesse garantire gli attuali livelli occupazionali. Nonostante i vari incontri e le proposte presentate dalla FPCGIL, l’Assessore non è stato in grado di presentare un proposta organica che tenga conto delle esigenze dei lavoratori e degli utenti. Nessun cenno in merito alla richiesta di aumento delle ore ai lavoratori dei CAG e del trasporto e Assistenza degli alunni disabili nelle scuole. L’Assessore non manifesta nessuna sensibilità nei confronti degli operatori che a causa della chiusura delle scuole rimangono senza stipendio per mesi interi. In attesa di sapere in quali servizi verranno collocati i lavoratori di Casa Serena chiediamo di conoscere i numeri e le risorse economiche stanziate”.

Nel corso della riunione è stata richiesta una verifica tecnica con l’aggiudicatario dei lavori e gli organi preposti per accertare se sia possibile, entro i 270 giorni necessari per l’ultimazione dei lavori, compatibilmente con la sicurezza e la qualità del servizio, garantirne la continuità in un’ala della struttura. “Una verifica doverosa – affermano ancora i segretari delle Funzioni Pubbliche e dei Pensionati di Cisl e Uil – anzi, sarebbe stato necessario acquisirla prima per permettere il mantenimento di un nucleo di anziani e di operatori nel limite degli standard consentiti. Tutto ciò nelle more di nuovo affidamento e della riqualificazione del personale. Per i lavoratori che invece saranno sospesi deve essere garantita la richiesta di cassa integrazione in deroga”.

Alla fine la decisione è stata di riaggiornarsi. L’amministrazione ha garantito che lunedì saranno pubblicati i bandi e dunque per tutti i servizi arriverà una proroga tecnica, nessuna interruzione colpirà il mondo dei servizi sociali, ha assicurato Mantineo. Per Casa Serena si resta ancora in bilico. Anche se le intenzioni sono chiarissime.

Francesca Stornante

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