Operatori alla fame nei servizi della 328, l'affondo della Fp Cgil. E le lavoratrici cantano: "Renato, Renato, Renato..:"

Operatori alla fame nei servizi della 328, l’affondo della Fp Cgil. E le lavoratrici cantano: “Renato, Renato, Renato..:”

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Operatori alla fame nei servizi della 328, l’affondo della Fp Cgil. E le lavoratrici cantano: “Renato, Renato, Renato..:”

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giovedì 22 Ottobre 2015 - 11:27

Il sindacato chiede all'assessore Santisi di accendere i riflettori sulla gestione dei servizi finanziati con la legge 328, dove le coop non pagano e i lavoratori sono ormai alla fame. Ieri invece al Comune la "musicale" protesta delle operatrici del trasporto e assistenza studenti disabili, nei servizi sociali è di nuovo tensione.

“Togliere gli appalti alle cooperative che non pagano gli stipendi ai lavoratori”. Non usa mezzi termini la Segretaria Generale della FPCGIl Clara Crocè e chiede all’Assessore Nina Santisi un immediato intervento. Il sindacato entra a gamba tesa nella gestione dei servizi sociali finanziati dalla legge 328, parla di lavoratori “affamati” da cooperative che non pagano e chiede all’amministrazione Accorinti un cambio di passo netto e deciso.

“E’ impensabile continuare a gestire il Dipartimento servizi sociali in queste condizioni, senza personale e senza controlli sull’operato delle cooperative . Ci rendiamo conto della pesante eredità ricevuta dall’assessore Santisi e del fatto che il Segretario generale, nonché Direttore Generale del Comune di Messina, Antonio Le Donne non ha costruito nulla in merito alla gestione della macchina organizzativa, ma è necessario correre ai ripari”dice Clara Crocè.

“I lavoratori impegnati nei servizi della 328 sono tutti alla fame. Quasi tutte le cooperative hanno iniziato i servizi nel mese di maggio e, tranne qualche eccezione, hanno liquidato una sola mensilità – dichiara Giovanni Andronaco responsabile del settore- quella di maggio, dopo aver incassato la fattura di maggio. I lavoratori devono percepire gli stipendi da giugno a settembre”.

La Fp Cgil ha inviato qualche diffida ad alcuni presidenti di cooperativa, tra cui ad esempio “Sviluppo e solidale” di Palermo che gestisce l’assistenza anziani del distretto D26, ma fanno orecchio da mercante. Alcuni lavoratori, tra l’altro hanno i contratti a 12 ore settimanali, quindi con stipendi già in partenza bassissimi. Per il sindacato tutto questo accade perché non sono attivati i controlli sistematici da parte del Comune, non vengono fornite le adeguate informazioni ai sindacati e gli appalti della legge 328 troppo spesso rimangono zone grigie.

Torna di nuovo in fibrillazione tutto il settore dei servizi sociali. Ieri pomeriggio sempre la Fp Cgil si è presentata a Palazzo Zanca insieme ai lavoratori del servizio di assistenza e trasporto degli studenti disabili nelle scuole messinesi, anche loro senza stipendio e in continuo attrito con la cooperativa. Si sono fatti letteralmente sentire dal sindaco Accorinti intonando anche un coro indirizzato a lui. Sono riusciti a ottenere la promessa di un incontro fissato per sabato pomeriggio alle 16 con la Santisi e con il primo cittadino. Ma il clima resta incandescente.

F.St.

2 commenti

  1. Certo ora i sindacati (i sono accorti che le cooperative messinesi ( che hanno chiuso quasi tutte.. ) non erano colpevoli come loro facevano credere e puntano il fucile verso quelle palermitane. Domanda: ma servono ancora questi sindacati che si accendono come le luci dell’albero di Natale?

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  2. Certo ora i sindacati (i sono accorti che le cooperative messinesi ( che hanno chiuso quasi tutte.. ) non erano colpevoli come loro facevano credere e puntano il fucile verso quelle palermitane. Domanda: ma servono ancora questi sindacati che si accendono come le luci dell’albero di Natale?

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