Rientro dalle feste con protesta: sit-in al Comune per i lavoratori delle cooperative

Rientro dalle feste con protesta: sit-in al Comune per i lavoratori delle cooperative

Rientro dalle feste con protesta: sit-in al Comune per i lavoratori delle cooperative

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mercoledì 26 Dicembre 2012 - 12:17

La protesta è organizzata segretari generali delle funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil Crocè, Emanuele e Calapai

Sarà un rientro dalle feste con protesta per i lavoratori dei servizi sociali. Giovedì mattina, a scendere in piazza a fianco degli operatori ci saranno anche anziani, disabili , bambini e ragazzi, cioè gli utenti su cui ricadranno i tagli ai servizi .

«E’ inevitabile la protesta che a causa dell’assenza di risposte da parte della politica, hanno perso il posto di lavoro», dichiarano i segretari generali delle funzioni pubbliche di CGIL CISL E UIL , Clara Crocè, Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai .

«E’ necessario –continuano- l’approvazione del bilancio di previsione del 2012 e prevedere nel pluriennale, le risorse necessarie per la pubblicazione dei bandi di gara .Se così non dovesse essere 700 lavoratori perderanno il posto di lavoro e saranno dismessi tutti i servizi sociali, ivi compresa Casa Serena che oltre ai problemi strutturali si troverebbe ad affrontare la mancanza del personale»

Durante i sit-in di domani, sindacati e lavoratori chiederanno il pagamento di un’altra fattura alle cooperative, affinché queste possano erogare gli stipendi ai lavoratori, che sono in arretrato da parecchi mesi , alcuni addirittura da luglio e agosto, mentre i più fortunati hanno ricevuto ottobre .

«Messina ormai è diventata la città della negazione dei diritti . Negare il diritto al lavoro e dei bisogni delle persone di vedere protetta la propria esistenza, significa la negazione dei diritti di cittadinanza» – concludono Crocè Emanuele e Calapai, che ritengono prioritario assegnare le risorse necessarie per i servizi alla persona tutelando i lavoratori e i cittadini-utenti.

3 commenti

  1. Commentando un articolo precedentemente pubblicato ho ritenuto, basandomi sulle mie conoscenze in materia di “finanza pubblica, irrilevante l’approvazione del Bilancio di previsione 2012 per il finanziamento dei “bandi di gara” tranne se le motivazioni non sono differenti. Le motivazioni li ho ampliamente descritte commentando nella mia pagina di “facebbok”, l’articolo pubblicato su “La Gazzetta del Sud” on line titolato “Uno spiraglio
    per Casa Serena”. Nella sostanza il Comune di Messina ha gestito l’esercizio corrente, in mancanza del relativo bilancio di previsione 2012 e del pluriennale 2012/2014, ricorrendo all’esercizio provvisorio dal 01/01/1012 al 31/10/2012 ed alla “gestione provvisoria” dal 01/11/2012 ad oggi, nel senso che, nel primo caso, la gestione doveva farsi riferimento all’ultimo bilancio di previsione approvato, ossia a quello del 2011 e, conseguentemente al pluriennale 2011/2013, entrambi autorizzatori. Durante tale periodo gli impegni andavano contenute ad un dodicesimo, mensilmente, ad esclusione delle spese contrattuali e di quelle non frazionabili (bandi). Le conclusioni sono facilmente intuibili. Certo mi posso sbagliare, ma, sinora, nessuno mi ha smentito. Per essere breve, è corretta gestione che i servizi che vengono affidati, contrattualmente, a partire dal mese di gennaio dell’esercizio successivo a quello in corso, le procedure di affidamento hanno inizio durante l’esercizio in corso impegnando il relativo importo con imputazione al bilancio pluriennale che ha funzione autorizzatorio. Posso sbagliarmi, ma se fosse possibile? .

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  2. Si parla di diritto al lavoro ma non si parla mai del diritto ai servizi che il cittadino paga, ma vi sembra logico che una casa di cura per gli anziani costa 3000 euro a posto letto ? E che a quel costo non e’ manco idonea ? Il diritto al posto di lavoro deve essere giustificato a un servizio erogato in egual misura, in questo caso non chiedete ai cittadini ma a chi ha mal gestito le societa, manifestate sotto casa di questi signori……..

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  3. Eccezionali questi “SINDACALISTI”, quando si tratta dei Servizi Sociali parlano, parlano, e sbagliano pure.Intanto sui numeri: I LAVORATORI IMPEGNATI NEI 9 SERVIZI CHE STANNO SCADENDO TRA IL 31 DICEMBRE(Casa Serena) e il 19 GENNAIO SONO 500( come scritto sui Capitolati di Affidamento del servizio, e in base a Standard Regionali) E NON 700 COME VANNO RIPETENDO CONTINUAMENTE( a meno che non hanno altri 200 persone nascoste che vogliono inserire!!!).E poi come lavoratori che addirittura sono in arretrato da parecchi mesi , alcuni addirittura da luglio e agosto, nel percepire lo stipendio e “LORO” chiedono il pagamento di un’altra fattura? Chissà come mai non usano lo stesso trattamento anche con i Dipendenti Comunali e i Lavoratori di Messinambiente, che già i primi hanno ricevuto o stanno per ricevere lo stipendio di Dicembre mentre i secondi aspettano sono la 13 mensilità visto che già Novembre gli è stato pagato.Questa è l’equità di trattamento economico tra tutti i lavoratori che blaterano sempre ? VERGOGNA SE MESSINA SI TROVA A IN QUESTE CONDIZIONI CREDO CHE ANCHE “LORO” DOVREBBERO FARSI UN BELl’ ESAME DI COSCIENZA

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