Da Acqualadrone a Corsari per finire a Calamona. Dal 1 marzo 2011 ancora problemi

Da Acqualadrone a Corsari per finire a Calamona. Dal 1 marzo 2011 ancora problemi

Da Acqualadrone a Corsari per finire a Calamona. Dal 1 marzo 2011 ancora problemi

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sabato 17 Novembre 2012 - 09:19

il consigliere della sesta circoscrizione Mario Biancuzzo ha scritto agli uffici competenti per l'ennesima volta per chiedere che vengano adottati dei provvedimenti per la messa in sicurezza delle zone in questione, tutte colpite da frane pericolose lo scorso marzo 2011

Nella sesta circoscrizione si attendono ancora provvedimenti dopo l’alluvione dello scorso 1 marzo 2011. In prima linea ancora una volta sulla questione Mario Biancuzzo. Il consigliere della sesta circoscrizione ci riprova, e con una nuova lettera agli uffici competenti chiede per l’ennesima volta di sbloccare la situazione di pericolo di alcune zone.

Prima fra tutte la strada comunale che collega il villaggio Acqualadrone con la strada statale 113/dir. Il crollo del muro che ha interessato l’arteria non ha ancora trovato soluzione. Eppure, come spiega Biancuzzo, dello scorso agosto è la notizia dei fondi da 300 mila euro stanziati per la messa in sicurezza della strada. Ad oggi, però, nessun intervento è stato fatto.

Ma i problemi non sono finiti nella sesta circoscrizione. In località Corsari, ci sarebbe il rischio di una nuova frana. Lo smottamento del 2011 ha avuto proporzioni ragguardevoli per dimensioni e difficoltà di contenimento e ha messo in serio pericolo la pubblica circolazione e le abitazioni ubicate sul terreno sovrastante il costone franato. Il pericolo non sarebbe scampato. Biancuzzo ha accertato personalmente che “sta per franare ancora una massa di terriccio, terra e pietrame e con le prossime precipitazioni meteoriche non può che ingenerare un ampliamento del fronte frana con grave pericolo per la stabilità delle case sovrastanti e l’incolumità dei mezzi in transito sulla strada statale ad alta densità di traffico”.

In località Calamona, invece, dove ben due frane avevano letteralmente ostruito il passaggio, ci sono ancora i tre semafori utilizzati per regolare il transito dei mezzi. Ora che le frane sono state finalmente rimosse, i semafori “si potrebbero staccare e custodire in un luogo sicuro, visto che sono stati acquistati con soldi pubblici?”, si chiede il consigliere Biancuzzo.

2 commenti

  1. Risposta del comune di Messina: “I soddi? Quali soddi?..”

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  2. vadano sotto casa del per fortuna ex assessore Isgrò, candidato sindaco

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