Il reddito dei pensionati messinesi è tra i più bassi d'Italia, congresso dello Spi Cgil

Il reddito dei pensionati messinesi è tra i più bassi d’Italia, congresso dello Spi Cgil

Il reddito dei pensionati messinesi è tra i più bassi d’Italia, congresso dello Spi Cgil

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lunedì 03 Marzo 2014 - 18:06

Nell'ambito degli appuntamenti che porteranno al congresso generale del 7 e 8 marzo, si è svolto il congresso di federazione dello Spi Cgil, il comparto che si occupa dei pensionati. Confermato segretario Giuseppe Locorotondo.

49 assemblee di base e 7 congressi di distretto che hanno coinvolto 4.920 pensionati su 27.000 iscritti hanno portato al congresso dello Spi-Cgil, il comparto che si occupa dei pensionati. Ad ospitare l’appuntamento, che ha confermato il segretario Giuseppe Locorotondo alla guida della federazione, sono stati i locali dell’Horcynus Orca di Capo Peloro che hanno accolto anche segretario nazionale Attilio Arseni, del segretario regionale Giorgio Scirpa e del segretario della Camera del Lavoro di Messina Lillo Oceano

La relazione del segretario Locorotondo ha messo al centro della discussione la difficile crisi che sta attraversando il nostro Paese, con la perdita di milioni di posti lavoro negli ultimi anni e una condizione di povertà diffusa, che investe pesantemente la nostra regione dove i poveri sono oltre il 30%. Crisi che stanno pagando soprattutto le nuove generazioni con oltre il 60% di giovani disoccupati costretti ad emigrare all’estero se vogliono trovare opportunità di lavoro.

“Nella nostra Provincia i pensionati sono 275.000 ed il loro reddito è uno fra i più bassi d’Italia dopo la Calabria. Infatti il 74% ha un reddito sotto i 700 euro, ed il 50% vive con una pensione sotto i 500 euro.I dati demografici della provincia di Messina, ci consegnano una situazione di invecchiamento della popolazione con il 21% con più di 65 anni, il 15% con un’età sopra i 70 anni ed il 5,1% che ha superato gli 80 anni”.

La relazione si è poi soffermata sulla necessità di continuare le azioni di lotta intraprese, sia a livello nazionale che regionale, per sostenere ed incrementare il reddito da pensione che negli ultimi anni ha perso oltre il 30% del suo potere d’acquisto.

Infine, nel la sua relazione il segretario Giuseppe Locorotondo ha posto all’attenzione il gravissimo problema dell’ assistenza sanitaria della nostra provincia, chiedendo l’eliminazione delle liste di attesa e dei ticket che sono inconciliabili con il diritto alla salute.

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